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  • 15 Febbraio 2011 alle 0:26 #5207

    Ciao sono nuovo del forum,leggo spesso le vostre discussioni e sono molto interessanti,è bello vedere che finalmente c’è qualcuno che coltiva specie diverse dalle solite.ma facendo un giro nel web trovo veramente poco su queste due palme in particolare,la clinostigma sembra sia molto rustica,e molto cocco-similar cresce ad una certa altitudine nelle isole tropicali ogasawara,a sud est del giappone,non come la satakentia(forse molto meno rustica)che cresce nelle isole okinawa a sud del giappone,poi la corypha la danno a -6,7 gradi chi a -5,ho visto un po di tabelle ma non vorrei sembrare precipitoso,ho dei dubbi,qualcuno coltiva almeno una delle due?ricordo un post dove il signor pietro puccio diceva di tenere in serra la corypha,non vorrei sbagliarmi.aggiungo:ho messo queste due specie in particolare anche se sono molto differenti tra di loro perche sono tra le poche di cui trovo dati e tra l’altro incoraggianti per i nostri climi,ma cosi ce ne sarebbero anche altre(vedi:attalea cohune,oenocarpus mapora,marojeijya darianii,hyphaene petersiana,ravanea glauca,latania lontaroides e tantissime altre date reisistenti ameno qualche grado sottozero)da testare la reale rusticita.mille grazie 😀 😀

    SergioPosts: 671
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      15 Febbraio 2011 alle 9:02 - Views: 536 #47089

      Pieronisi61,ho provato fuori la umbraculifera a Sabaudia ma è morta subito il primo inverno a -3°C.Ho provato anche alcune delle specie che tu nomini ma con lo stesso risultato.L’unica che ancora resiste abbastanza bene in giardino é la Ravenea glauca che il 17 dicembre scorso ha anche superato la minima assoluta di -7°C con danni limitati.Tuttavia queste esperienze hanno un valore limitato per te perchè a Porto Empedocle hai ben altre possibilità di coltivazione.Saluti,
      Sergio

      pietropuccio
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        15 Febbraio 2011 alle 9:45 - Views: 374 #47090

        Ciao Piero e benvenuto (tra noi palmofili è meglio evitare le formalità),

        la sopravvivenza, come già avrai letto, non dipende solo dalle temperature minime, ma anche dalla durata delle basse temperature, a questo si aggiunge per molte tropicali il tipo di terreno e l’umidità (scarsa da noi)ambientale. Ho provato la Clinostigma harlandii, è durata credo tre anni ed è morta in estate; ritengo sia una di quelle palme che non gradisce suoli ed acqua calcarei e la scarsa umidità estiva. Ho da alcuni anni una Attalea sp. in piena terra, cresce poco, ma cresce. Ho altre due Attalea di cui mi sono stati portati i semi, diversi, ma non identificabili, hanno un anno e sono fuori in balcone esposto a sud, senza alcuna traccia di danno, ma fino ad ora non c’è stato inverno. Hyphaene petersiana in vaso sta passando il terzo inverno fuori in giardino. Latania lontaroides, in vaso esposto a sud resiste, tentativi in piena terra (il giardino non è in posizione molto favorevole) sono falliti, al momento ne è in corso un altro.

        Pietro Puccio
        Palermo
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        Pietro
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          15 Febbraio 2011 alle 18:18 - Views: 538 #47091

          Vi ringrazio siete stati impeccabili,da quanto ho capito per la maggior parte delle palme è anche un fattore di terreno(ph,drenaggio ecc),ma vorrei tentare lo stesso,la latania magari è solo una questione di drenaggio,si potrebbe tentare di piantarla in una leggera pendenza oppure riparandola con una tettoia mobile e del tnt durante le piogge e le giornate umide invernali,a me interessava sopratutto averla da piccola per il bel colore rossiccio che poi tende a perdere mammano che cresce,bella da affiancare ad una bismarckia,poi per la ravenea ci vorrebbe un terreno leggermente acido,il mio non lo è,e dovrei apportare le dovute modifiche(è una palma che muore da un giorno all altro senza motivo)per la corypha e molte altre i dati a quanto pare sono tutti fasulli o comunque testati in altre situazioni,tentar non nuoce 🙂 vi faccio un esempio,un signore tanti anni fa aveva nel giardino in piena terra (dalle parti di licata)diverse copernicia macroglossa,3 woydetia,normanbya normanby e un euterpe edulis (oltre a molte altre specie tra cui lytocaryum,calamus roystonea,chuniophoenix,licuala ecc,oltre ad innumerevoli altri tipi di piante)tutte in ottima salute,tutti i tentativi che ho fatto io sono andati male,io credo che se si prendono i giusti accorgimenti sono tantissime le specie coltivabili mai tentate sino ad ora!spero di non avervi annoiato.ps:le estati qua sono molto meno calde di palermo,potrei fare dei tentativi! 😉 mille grazie 😎

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            15 Febbraio 2011 alle 19:46 - Views: 561 #47092

            Ciao Piero e benvenuto anche da parte mia,
            se giri (tanto) nelle varie discussioni troverai molte cose che possono esserti utile, come hai capito i fattori determinanti sono tanti.
            Tra le più delicate che coltivo ci sono la Bismarckia, D.Decaryi, Ravenea R, Pritchardia, Roystonea, Wodyetia, ed altre.
            Non ho problemi di temperature sotto zero, credo nemmeno tu. Per tutte le sopracitate non avevo idea poichè in Calabria non c’è ne sono in terra e tra l’altro le mie erano tutte piantine che hanno dovuto superare all’aperto 3 o 4 inverni senza protezioni varie, e da giovanissime, si sa, sono molto più delicate.
            Saluti

            Enzo
            Calabria tirrenica meridionale (sul mare) zona 9b

            pietropuccio
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              16 Febbraio 2011 alle 12:18 - Views: 378 #47093

              quote:


              vi faccio un esempio,un signore tanti anni fa aveva nel giardino in piena terra (dalle parti di licata)diverse copernicia macroglossa,3 woydetia,normanbya normanby e un euterpe edulis (oltre a molte altre specie tra cui lytocaryum,calamus roystonea,chuniophoenix,licuala ecc,oltre ad innumerevoli altri tipi di piante)tutte in ottima salute,


              Sarebbe interessante sapere da quanto tempo erano in piena terra e che fine hanno fatto.

              quote:


              tutti i tentativi che ho fatto io sono andati male


              I tentativi sono stati fatti sulla costa o all’interno?

              La costa agrigentina e quella di Gela sono contigue, ma una piccola differenza climatica c’è, Gela (e Licata) hanno il record di insolazione annua, ma questa differenza può influire su piante climaticamente al limite, ma non su quelle ben oltre, tipo la Licuala grandis (se di questa si trattava).

              Visto che anche tu hai fatto numerosi tentativi, perchè non li condividi nel forum?

              PS: ho dimenticato di dirti che la Corypha è stata trasferita in piena terra, con la speranza che la natura faccia il suo corso (in senso negativo), una sopravvivenza comporterebbe, per un piccolo giardino, gravissimi problemi.

              Pietro Puccio
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              Pietro
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                16 Febbraio 2011 alle 13:27 - Views: 536 #47094

                ciao,si,erano esemplari gia grandicelli,in modo particolare le copernicia e le woydetia(circa 2 metri e più)la licuala se non erro era la peltata,non so che fine abbiano fatto adesso ma credo sopravvivono(ti sto parlando del 1999),poi questo era un esperto e anche di una certa età non credo fosse un semplice amatore,penso fosse coscente di quello che facesse,quanto ai miei insuccessi credo si trattasse solo ed esclusivamente della mia inesperienza a livello pratico più che teorico,non di certo per il freddo o per il caldo,poi ho voluto iniziare con le specie più delicate e difficili quindi il risultato è stato un fallimento e ora vorrei ricominciare partendo dalle specie più semplici e che richiedono poca manutenzione(non ho molto tempo libero purtroppo e l’abbandono deve aver influito sulla vita delle piante).l’unica che non riesco a capirne la morte è stata una dypsis decipiens di 60 cm di tronco che mi ha lasciato nel giro di 3 giorni senza motivo apparente nel mese di gennaio del 2006 dall ora ho mollato un po tutto visto il lavoro e gli impegni,ma mi piaccerebbe farmi un piccolo angolo di verde(non neccessariamente partendo da seme).riguardo alla corypha credo che resista abbastanza bene al clima palermitano e nel giro di poco tempo diventa enorme,non bellissima a mio parere ma pur sempre una specie da avere in una collezione 🙂

                pietropuccio
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                  16 Febbraio 2011 alle 18:26 - Views: 380 #47095

                  Se si trattava della peltata il discorso è diverso, il problema principale è il vento, che riduce a brandelli le foglie, e secondariamente la scarsa umidità. Se si riesce a trovare un posto riparato dal vento può crescere in quasi tutte le aree costiere della Sicilia. La Licuala ramsayi si comporta meglio, ti consiglio di provarla.

                  Pietro Puccio
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                  Pietro
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                  pieronisi61Posts: 3
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                    16 Febbraio 2011 alle 19:07 - Views: 537 #47096

                    non credo che avesse problemi di vento,visto i 20 metri di leylandii alti 10-12 metri e gli eucaliptus ai lati e la casa a ferro di cavallo,piu che altro un giardino molto umido e ombroso,l’ho visitato volentieri in occasione di un matrimonio,sono stato attratto da delle specie insolite e non comuni oltre alle palme, ma quella che mi ha incuriosito più di tutte era un amorphophallus alta piu di me che emanava un odore sgradevolissimo.grazie per il consiglio,ma avevo intenzione di provare a far crescere in un angolo(dispongo di un terreno di 3000 mq molto riparato dal vento)delle archontophoenix(ho dei semi di illawarra presi in germania)poi mi ordinero delle woydetia,roystonea,hypophorbe(non credo passi l’inverno magari la proteggero in serra)delle phoenix robeleeni,howea,ed alcune altre che ho in mente!si in effetti sto esagerando non avro un clima tropicale ma vorrei tentare.credo di essere ot(spero di no) 🙂

                    rafa_nadaPosts: 745
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                      29 Settembre 2012 alle 12:34 - Views: 528 #47097

                      Pietro, aggiornamenti sui tentativi fatti con latania lontaroides ed hyphaene petersiana?

                      pietropuccio
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                        29 Settembre 2012 alle 20:13 - Views: 404 #47098

                        quote:


                        Pietro, aggiornamenti sui tentativi fatti con latania lontaroides ed hyphaene petersiana?


                        Latania defunta (come le volte precedenti) e Hyphaene viva, ora in piena terra, ma in posizione meno favorevole di quando era in vaso.

                        Pietro Puccio
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                        Pietro
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                          29 Settembre 2012 alle 21:17 - Views: 527 #47099

                          Puntualissimo. Grazie 😀