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  • 3 Febbraio 2011 alle 22:18 #3836

    Ciao a tutti..
    un’altra pianta, molto particolare che coltivo nel mio giardino è il Citrus medica – Cedro Mano di Buddha.
    Come gli altri agrumi, il cedro ha le sue origini nell’Asia sudorientale, nell’area oggi amministrata dal Bhutan, ma è giunto in Europa in tempi remoti.
    Oggi in Italia il cedro è principalmente coltivato e lavorato in Calabria.
    In Italia la conoscenza del cedro è molto antica. Fu classificato già da Plinio il vecchio nella Naturalis Historia col nome di “mela assira”.
    A quei tempi ancora non si usava il frutto come alimento; il suo utilizzo a tale scopo si sarebbe diffuso solo due secoli dopo. Era invece usato come repellente per gli insetti nocivi come le zanzare, in maniera analoga alla citronella.
    Attualmente è coltivato soprattutto nell’area mediterranea, in Medio Oriente, India ed Indonesia, ma anche in Australia, Brasile e negli USA. In molte località indiane cresce pure spontaneamente.
    Il cedro viene impiegato nell’industria alimentare per la preparazione di bibite analcoliche e frutta candita, ma la maggior parte ne viene consumata nell’industria farmaceutica per la produzione di olio essenziale.

    Fede76Posts: 644
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      4 Febbraio 2011 alle 2:07 - Views: 605 #30753

      Uno spettacolo!

      CaioPosts: 1336
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        4 Febbraio 2011 alle 22:04 - Views: 595 #30754

        Salve Martina, ma hai mai provato a mangiarlo fresco ?
        Se si, come si differenzia dai Cedri comuni ?
        Grazie, caio. 🙂

        MartinaPosts: 627
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          6 Febbraio 2011 alle 19:59 - Views: 796 #30755

          quote:


          Salve Martina, ma hai mai provato a mangiarlo fresco ?
          Se si, come si differenzia dai Cedri comuni ?
          Grazie, caio. 🙂


          Ciao Caio,

          ho aperto un frutto, per curiosità, e ??
          E non c’era assolutamente nulla… era vuoto! 😡
          Magari la prossima volta…booh.
          Marty

          CaioPosts: 1336
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            6 Febbraio 2011 alle 21:12 - Views: 601 #30756

            Comunque del Cedro è tutto edibile buccia compresa.
            l’importante è che essa sia fresca e fragrante.

            quote:


            Salve Martina, ma hai mai provato a mangiarlo fresco ?
            Se si, come si differenzia dai Cedri comuni ?
            Grazie, caio. 🙂


            Ciao Caio,

            ho aperto un frutto, per curiosità, e ??
            E non c’era assolutamente nulla… era vuoto! 😡
            Magari la prossima volta…booh.
            Marty

            [/quote]

            iyaredPosts: 55
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              7 Febbraio 2011 alle 10:54 - Views: 862 #30757

              Il cedro viene coltivato dalle mie parti in una zona nota appunto come Riviera dei Cedri, e due comuni dell’area hanno addirittura ricevuto la denominazione da questo frutto; infatti secondo la tradizione ebraica è da poco dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d. C. che le comunità ebraiche ne importarono la coltivazione in Calabria, da subito rendendosi conto di come le condizioni ambientali e climatiche fossero perfettamente idonee a questo fine. Addirittura alcune fonti del giudaismo altomedievale sostengono, nonostante la nota centralità occupata dalla terra d’Israele nel pensiero giudaico, che l’Etrog (ebraico per cedro) cresca meglio in Calabria che nella terra d’Israele, poiché fu un dono di Dio per questa area. L’importanza del frutto dipende in gran parte dal fatto che esso sia impiegato a scopo rituale nella festa dei Tabernacoli, per il quale occorrono frutti integri da piante non innestate, e dunque una tecnica di coltivazione specializzata. Storicamente l’unico cedro ritenuto comparabile a questo, secondo il pensiero ebraico, era lo etrog ha-kushi, ossia il Cedro d’Etiopia, coltivato nell’antica Kush ossia tra le attuali aree di Yemen e appunto Etiopia. In rete ci sono parecchi link interessanti sul cedro in Calabria, anche video su youtube, appena ho tempo ne cerco un pò e li posto.

              Ma per quel che ne so il Mano di Buddha, anche se osservabile nei giardini tranquillamente, non viene coltivato per la vendita o la trasformazione neanche qui, penso semplicemente per la poca apprezzabilità commerciale che riceve.

              Caio, in tema di agrumi, i tuoi agrumi sono tutti sopravvisuti ai -8 che hai avuto quest’anno, o pensi che sia ancora presto per determinarlo?

              “E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)

              giuseppe delli paoliPosts: 261
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                7 Febbraio 2011 alle 13:25 - Views: 685 #30758

                quote:


                Il cedro viene coltivato dalle mie parti in una zona nota appunto come Riviera dei Cedri, e due comuni dell’area hanno addirittura ricevuto la denominazione da questo frutto; infatti secondo la tradizione ebraica è da poco dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d. C. che le comunità ebraiche ne importarono la coltivazione in Calabria, da subito rendendosi conto di come le condizioni ambientali e climatiche fossero perfettamente idonee a questo fine. Addirittura alcune fonti del giudaismo altomedievale sostengono, nonostante la nota centralità occupata dalla terra d’Israele nel pensiero giudaico, che l’Etrog (ebraico per cedro) cresca meglio in Calabria che nella terra d’Israele, poiché fu un dono di Dio per questa area. L’importanza del frutto dipende in gran parte dal fatto che esso sia impiegato a scopo rituale nella festa dei Tabernacoli, per il quale occorrono frutti integri da piante non innestate, e dunque una tecnica di coltivazione specializzata. Storicamente l’unico cedro ritenuto comparabile a questo, secondo il pensiero ebraico, era lo etrog ha-kushi, ossia il Cedro d’Etiopia, coltivato nell’antica Kush ossia tra le attuali aree di Yemen e appunto Etiopia. In rete ci sono parecchi link interessanti sul cedro in Calabria, anche video su youtube, appena ho tempo ne cerco un pò e li posto.



                mi ha fatto piacere leggere questo !

                giuseppe delli paoliPosts: 261
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                  7 Febbraio 2011 alle 13:28 - Views: 685 #30759

                  quote:


                  Caio, in tema di agrumi, i tuoi agrumi sono tutti sopravvisuti ai -8 che hai avuto quest’anno, o pensi che sia ancora presto per determinarlo?



                  si ,facci sapere qualcosa !

                  giulianaPosts: 616
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                    7 Febbraio 2011 alle 14:51 - Views: 612 #30760

                    Ciao Francesco,
                    sembri saperla lunga sugli agrumi(…..e sulla Bibbia). Dalle tue parti si coltiva anche il
                    Citrus grandis?
                    🙂
                    Giuliana

                    iyaredPosts: 55
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                      7 Febbraio 2011 alle 18:14 - Views: 865 #30761

                      Ciao Giuliana, e grazie, anche se almeno per quanto riguarda gli agrumi non ho una particolare conoscenza: so solo quello che sanno più o meno tutti quanti hanno a che fare con l’agricoltura in una terra come la mia dove, come in molte zone del Sud, gli agrumi sono una coltura fondamentale e una presenza in ogni giardino !

                      Per quanto riguarda il pomelo, so che la pianta cresce tranquillamente anche qui, come in tutte le zone dove gli agrumi più delicati vivono bene, ma è poco conosciuta e quindi ben poco diffusa; sicuramente non ci sono produzioni commerciali, anche perché in Italia la comprano solo gli stranieri.

                      Ciao e grazie

                      “E’ improprio credere che si potrà mai sosituire il lavoro agricolo, un sacro compito graziosamente conferito da Dio all’uomo quale fonte del suo benessere e fondamento della sua prosperità”. (Haile Sellasie I, Re dei Re d’Etiopia)

                      CaioPosts: 1336
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                        7 Febbraio 2011 alle 20:33 - Views: 601 #30762

                        Diciamo che potrei dare già i primi giudizi sulla forte ondata di gelo che si abbattuta a metà Dicembre qui in Italia, ma vorrei farlo per singola varietà e magari con delle foto, se il tempo me lo permetterà.
                        Per il citrus grandis, posso dire già ora che nei confronti del freddo si è comportato meglio dei pompelmi e dei limoni (posti in ordine di resistenza), anche se ne ha risentito comunque.
                        inserisco un link sul tema :
                        http://www.tropicamente.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=3505&FORUM_ID=46&CAT_ID=16&Topic_Title=citrus+grandis&Forum_Title=Fruttiferi