-
Open
-
Dato che a Dicembre sarò molto impegnato lavorativamente, mi sto già portando avanti in merito alla protezione delle palme piantumate da poco (la scorsa primavera). Ho acquistato diversi cavetti riscaldanti da 30 W con termostato incorporato (vd foto) che in Germania vengono utilizzati principalmente per non far ghiacciare le tubature d’acqua esterne. Mi sono arrivati forniti della classica spina spina schuko lunga 1 m.
Il mio elettricista di fiducia mi ha fatto un lavorone tagliando la suddetta spina e collegando ad ogni cavetto molti metri di cavo elettrico extraforte tramite un collegamento elettrico a prova d’acqua (il prodotto si chiama “The Shark”), dato che all’interno è riempito di uno speciale gel avvolgente ed impermeabile (funziona per benino, infatti nonostante le abbondanti piogge degli ultimi giorni non mi è mai scattato il salvavita).
Sto anche circondando ogni palma giovane(tranne le T. fortunei) con speciali capanne di bambù, che avvolgerò di tessuto-non-tessuto a Dicembre (le palme in oggetto si trovano in Pianura Padana).
In questo modo potrà arrivare anche un inverno terribile come l’ultimo, ma non avrò di che preoccuparmi. Devo solo ricordarmi di far fare almeno un giro di cavetto anche sul terreno in modo da proteggere anche le radici.
Ora il mio giardino con tutti quei fili sembra quello di uno scienziato pazzo, ma cosa non si fa per amore delle palmeScritto Da – Seba il 19 Novembre 2010alle ore 23:37:39
Scritto Da – Seba il 24 Novembre 2010alle ore 15:41:00
non pensare certo di avere la sicurezza di passare l’inverno indenne…..
la butia è comunque una palma resistente, in un inverno non eccessivamente freddo lo passa indenne senza protezioni.
raccontaci a marzo com’è andata.
quote:
non pensare certo di avere la sicurezza di passare l’inverno indenne…..
la butia è comunque una palma resistente, in un inverno non eccessivamente freddo lo passa indenne senza protezioni.
raccontaci a marzo com’è andata.http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Perchè sei così negativo?!? Certo che i cavetti sono una sicurezza, li utilizzano persino in zone del Nord o Centro Europa (ma anche in Canada) dove non hanno la mia zona 8, bensì la 7 o addirittura la 6 !!! E poi sono certo meglio del non far niente…
So che la Butia capitata è di per sè resistente, ma è stata messa in piena terra solo l’anno scorso e non è ancora di taglia adeguata, oltretutto se arriva un inverno come lo scorso è un vero rischio.
Esperimento interessante, c’è anche chi USA i cavi con le lucine di Natale per lo stesso motivo.
Io farei intorno alle tre canne una capannina di plastica trasparente che eviti il contatto con la neve, non sigillata ma aperta un po’ in alto
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
sicuramente aiutano, purtroppo non è bello vederle così chiuse per il periodo invernale….questo il motivo per cui ora tengo solo palme che resistono senza alcun riparo.
ritengo comunque interessante il tutto, io in passato ho utilizzato per il solo periodo natalizio le “luminere” di natale; troppo poco tempo e quindi non ho potuto riscontrare apprezzamenti rilevabili.
http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Scritto Da – ice on 20 Novembre 2010 11:51:30
L’idea non è per niente male e pensare che li ho usati negl’impianti antincendio.Sicuramente nei primi tre anni dalla piantumazione con piante giovani e non, aiutare queste piante ad acclimatarsi a climi “limite” è una cosa positiva e forse neanche molto dispendiosa.Poi però passato questo periodo l’inverno lo devono vivere senza accorgimenti (riscaldamento),sè vogliamo parlare di acclimatazione.Sennò è qualcos ‘altro che comunque và bene lo stesso(colture protette).
ciao
feruglio alberto
In questo sito ci sono le foto di come proteggono le palme in nord-europa, costruiscono dei piccoli campanili:
http://www.barteljo.nl/index.php?action=extra&extra=A_winterbescherming_palmbomen&lang=NL
Ma quando saranno alte (se ci arriveranno) 10 metri come verranno protette?
Vedendo quelle foto olandesi sento un po’ di pena per le palme… Sarò io un po’ limitato di pensiero… ma non capisco perchè far vivere una pianta che tende a crescere molto in altezza in un ambiente così difficile, dandole tutte quelle protezioni che costano grande fatica e denaro (addirittura costruire delle impalcature edili per creare delle serre mobili…), quando in quell’ambiente è destinata a soccombere prima o poi (e vedere una palma farcela per 40anni e poi vederla morire di freddo perché è diventata troppo grande per poter essere protetta per me è un po’ triste)…
la penso esattamente come limbo, l’aiuto deve essere limitato, e piantumare solo palme che possono farcela 🙂
Ciao Stefano,attenzione al cavetto riscaldante vicino alla pianta,sicuramente si verificheranno bruciature.
quote:
Quote:Ciao Stefano,attenzione al cavetto riscaldante vicino alla pianta,sicuramente si verificheranno bruciature.
Ciao, si tratta di cavetti di soli 30 Watt che si attivano solo in prossimità dei 4-5 °C, verificherò il grado di calore di persona, ma ho avuto a maggior ragione cavetti di 30 Watt anche per serpenti in stanze riscaldate e non ho mai avuto bruciature di meteriali etc. Nel Nord Europa li utilizzano senza problemi.
quote:
la penso esattamente come limbo, l’aiuto deve essere limitato, e piantumare solo palme che possono farcela 🙂http://picasaweb.google.com/flaviofrr
Limitato sì, ma quasi indispensabile. Credo che se molti coltivatori della zona 8 utilizzassero protezioni elettriche per palme giovani o da poco piantumate, in primavera leggerei meno discussioni sul forum con l’elenco dei decessi 🙂
Le palme ci costano amore, tempo e anche denaro. Per chi coltiva bulbose la primavera è una stagione di gioia, mentre per i coltivatori di palme del Nord spesso questo periodo coincide con alcune delusioni. Bene, per quanto mi riguarda voglio affrontare la primavera con la sicurezza che le palme ce la faranno e che cresceranno di anno in anno sempre di più fino a a fare a meno un giorno del mio aiutino.
Consiglio vivamente le protezioni elettriche a chi ha giovani palme in zona 8!!! I cavetti sono una “scoperta” recente, ma bisogna pur cominciare!!! 😉
I “puristi” li bocciano come “forzatura”, ma allora è anche “innaturale” coltivare piante non autoctone nel nostro giardino, mangiare i pomodori a Gennaio, coltivare piante d’appartamento… Perfino molti animali da reddito (suini, avicoli, etc) quando sono giovani beneficiano di lampade a infrarossi o di altri sistemi di riscaldamento… Esistono pure le cucce riscaldate per i cani 😀
Scritto Da – Seba on 23 Novembre 2010 17:56:46
io non sono purista, ma penso che sia meglio mettere nella propria zona piante che possano farcela, per il loro benessere!
E’ molto bello vedere Jubaea crescere vicino al Lago Maggiore, Phoenix canariensis nella zona del Lago di Garda ecc… e infatti ce la fanno benissimo e senza protezioni vivono da decenni. Poi si, è possibile che un giorno venga un’ondata di gelo artico e tutte quelle piante possano morire, chissà, speriamo di no! Si tratta comunque di zone piuttosto riparate, anche se le piante sono spesso sottoposte a stress termici, ma non sono state piantate in previsione di ripararle tutta la vita. Non ho nulla contro la protezione delle giovani piante, ma è sempre meglio considerare dove vengono piantate, perché un giorno presumibilmente dovranno farcela anche senza protezioni (una palma vive probabilmente più di un uomo). Quella foto di palme in nord-europa completamente coperte da serre mobili mi ha fatto riflettere un po’… non erano manco piante giovani. Presumo che con tutto quel freddo senza protezioni anche una Phoenix canariensis adulta perderebbe le foglie in inverno: perdile una volta, perdile due, tre… alla fine secondo me se un giorno le mancheranno le protezioni sarà destinata a soccombere dopo tutto questo stress e vederla morire dopo che ce l’ha fatta per 40 anni secondo me è triste.
quote:
io non sono purista, ma penso che sia meglio mettere nella propria zona piante che possano farcela, per il loro benessere!
In un altro forum hai scritto che abiti vicino a Milano e che coltivi in terrazzo Jacaranda, Bougainvillea, Kumquat, Stephanotis e Stevia rebaudiana, senza offesa non mi sembra sia così differente dal coltivare palme con protezioni in Olanda 😀 Non credo che le tue piante in vaso, durante il gelo invernale misto a smog milanese si trovino come nel proprio ambiente naturale 🙂
Scritto Da – Seba on 24 Novembre 2010 15:49:59
siccome vorrei usare un tappeto o cavi riscaldanti termostatai per un uso diverso, la germinazione dei semi, vorrei sapere il costo dei tuoi cavi termostatati e dove li hai acquistati. Grazie
quote:
siccome vorrei usare un tappeto o cavi riscaldanti termostatai per un uso diverso, la germinazione dei semi, vorrei sapere il costo dei tuoi cavi termostatati e dove li hai acquistati. Grazie
Ti ho risposto in privato
ed intanto sta già arrivando la neve mista pioggia……..
Moris
Com’è finito l’esperimento?? La butia è sopravvissuta? Ne ho una anch’io ma piccola e non so se rischiare di piantarla in piena terra l’anno prossimo, la pianterei vicino ad una chamaerops anche lei al suo primo inverno nelle nebbie padane…
quote:
Quote:Buon giorno Seba anche io vorrei usare un tappeto o cavi riscaldanti termostatati per un uso diverso, la germinazione dei semi, vorrei sapere il costo dei tuoi cavi termostatati e dove li hai acquistati. Grazie ciao Nico
Ciao Nico,
ti rispondo in privato.
Stefano
Salve Seba, allora quali sono i tuoi dati? la butia a superato bene l’inverno con il tuo metodo?
quote:
Salve Seba, allora quali sono i tuoi dati? la butia a superato bene l’inverno con il tuo metodo?
Buonasera, le butia (e non solo) hanno superato splendidamente l’inverno e sono raddoppiate durante questa estate. Ho formulato una discussione dettagliata in merito nel forum della EPS al seguente link http://www.palmsociety.org.uk/forum/topic.asp?boardid=1&show=31&page=0&topicid=3999
Appena trovo un pò di tempo traduco tutto e lo posto anche qui
quote:
quote:
Salve Seba, allora quali sono i tuoi dati? la butia a superato bene l’inverno con il tuo metodo?Buonasera, le butia (e non solo) hanno superato splendidamente l’inverno e sono raddoppiate durante questa estate. Ho formulato una discussione dettagliata in merito nel forum della EPS al seguente link http://www.palmsociety.org.uk/forum/topic.asp?boardid=1&show=31&page=0&topicid=3999
Appena trovo un pò di tempo traduco tutto e lo posto anche qui
Grazie per l’informazione, io sono molto restio a provare la mia butia in piena terra, sia perchè è piccola e sia perchè se la perdo farei molta fatica a trovarne un’altra nella mia zona!! Aspetto con ansia la traduzione del tuo articolo qui, anche perchè non riesco a vederlo nel link!!
Ecco una foto della mia butia (è dell’anno scorso ma non è cresciuta di molto):
Devi essere connesso per rispondere a questo argomento