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Archontophoenix cunninghamiana [fruttificazione]
Nella prima foto tre infiorescenze in fasi diverse di sviluppo, in particolare quella al centro è appena uscita dalla spata e sta iniziando a distendersi; nella seconda e terza è in piena fioritura, mentre le altre sono in fase iniziale di fruttificazione:
Fruttificazione in fase avanzata (parte dei frutti sono già caduti), la dimensione è leggermente più piccola di una ciliegia:
Come si vede infiorescenza ed infruttescenza della cunninghamiana sono tra le più ornamentali di tutte le palme.
Ed alla fine si ricomincia….:
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao Daniele,
grazie per il benvenuto!Se non sbaglio stai a Cagliari e quindi non hai praticamente problemi per temperature sotto zero. Il problema con le Archontophoenix sta tutto nelle temperature anche di poco sotto lo zero se il clima non è secco. In questo caso l’acqua depositata sulle foglie gela bruciandole.L’estetica viene un pò rovinata e bisogna aspettare l’estate successiva per tornare a vedere una palma piacevole nell’aspetto.A Cagliari puoi coltivare anche altre specie interessanti. Saluti,
Sergio
Ciao Sergio…
Si di “non comuni” ho circa una venticinquina di specie differenti…ma devono farne di strada ancora…(le comuni invece hanno tra i 20 e 30 anni)…quando le metterò a dimora saranno anche loro a un “quercellini” l’una dall’altra…(purtroppo le devo far nascere da seme visto che trovarle sembra un impresa…)
insomma ci vuole pazienza…
Comunque mi diverto…ieri ho trovato germinate 2 licuala peltata sumawongii(non datemi dell’assassino!) e una dypsis oropendiosis questi sono gli ultimi arrivi..(e conto di aumentarle!)
Chissà che qualcuna ce la farà!!!
Complimenti Ale, vedo che sei intenzionato a fare le cose serie. Con le palme bisogna sempre provarci, qualcuna ce la farà sicuramente.
ale vedo che quest’anno hai fatto le cose alla grande 🙂
giuseppe
Ciao
Quello che mi piacerebbe fare è sperimentare più palme possibili con rusticità limite di -3°C.(anche se sicuramente non avrò più posto)
Sono sicuro che Sergio potrà darmi (darci) molti consigli…
Pietro tu hai solo problemi di caldo…(beato te!)
noi di freddo! 😉
Ciao Ale,
siamo posizionati a breve distanza con i nostri giardini e quindi abbiamo problemi simili.Posso provare a darti qualche suggerimento relativamente a qualche specie che ho già provato positivamente all’aperto a Sabaudia:
– Caryota urens
– Caryota ochlandra
– Caryota obtusa
– Caryota sp. solitaire
– Wallichia disticha
– Phoenix pusilla
– Phoenix rupicola
– Chambeyronia macrocarpa
– Livistona mariae rigida
– Livistona saribus
– Livistona muelleri
Ci sone anche alcune specie di Syagrus per le quali però forse è più opportuno aprire un nuovo capitolo.
Scusate l’intrusione, io sono casanova un nuovo iscritto, salve a tutti,mi chiedevo se di questa bellissima palma sarebbe possibile averi dei semi visto che ne produce un mare grazie
una domanda, secondo voi che temperatura minima può sopportare protetta da un tessuto non tessuto? più precisamente può resistere in pianura padana posta a sud riparata da un muro e da tessuto non tessuto?
Moris
quote:
una domanda, secondo voi che temperatura minima può sopportare protetta da un tessuto non tessuto? più precisamente può resistere in pianura padana posta a sud riparata da un muro e da tessuto non tessuto?Moris
Ciao Moris,
Gli esemplari “adulti” vengono dati resistenti fino a -4°C per “brevi” periodi per quanto puoi ripararla in pianura padana la vedo dura….ma non conosco le minime della tua zona…
diciamo che le temperature degli ultimi due anni sono state abbastanza clementi, la minima credo sia arrivata a -2°, ma forse il problema è la persistenza del freddo. Sono sorpreso comunque perchè senza protezioni hanno resistito all’aperto (riparate da un muro comunque) Washingtonia Filifera e Phoneix Canariensis di 2 anni, Brachychiton e anche piante di Limone. il clima sta decisamente cambiando.
Moris
Non sottovalutare la rusticità di Washingtonia Filifera e Phoneix Canariensis…sono abbastanza rustiche…
Tieni presente che l’Archontophoenix cunninghamiana resiste a brevi picchi a -3 -4°C ma già a 0°C la subisce danni…
ok so che dovrò tenerla come pianta d’appartamento in vaso però presumo che ci sia il problema che sviluppa un forte apparato radicale vero?
Moris
quote:
ok so che dovrò tenerla come pianta d’appartamento in vaso però presumo che ci sia il problema che sviluppa un forte apparato radicale vero?
Ciao
Io ne ho fatte diverse da seme…
Un paio le ho lasciate in casa per vedere se si adattano alla vita d’appartamento e ho constatato che se c’è abbastanza luce non hanno problemi…ma stanno crescendo molto più lentamente di quelle all’esterno e quindi direi che nonostante sia una palma a crescita rapida in appartamento rallentano (e non poco)la crescita dandoti sicuramente un margine di tempo maggiore tra un rinvaso e l’altro…
Insomma se parti con un seedling qualche anno in casa la tieni tranquillamente…
ok grazie mille. Ora inizio anch’io a farmi un pò di esperienza con queste specie. Purtroppo nelle mie zone non c’è proprio passione per le palme, esistono solo trachycarpus fortunei di vecchia data mentre nei nuovi giardini che nascono non vengono piantate le solite banali piante. Solamente negli ultimi due anni il lungo mare di Jesolo per esempio è stato abbellito con delle phoenix canariensis e butia capitata, e non credo che il clima sia così sfavorevole visto che visitando il lago di Garda sembra di essere in un altro mondo e decisamente più mediterraneo. Ciao grazie dei consigli.
Moris
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