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Come prendersi cura di questa palma (terreno, concimazione, esposizione, clima, ecc…)??
grazie a tutti )
quote:
Ciao Pietro, Perchè dici sino a due anni fà
Perchè non ho notizie più recenti.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao Pietro, metto due foto di 3 anni fa, sono pessime. Mi è stata venduta come Cunnighamiana e per me lo è, sarebbe morta altrimenti …grazie
Cerveteri Rm
Zona climatica 8b-9a (USDA)
Temperato caldo (Koppen)
…felice di vivere
Scritto Da – Viandante on 14 Settembre 2012 23:25:50
Ciao Pietro, a Sabaudia ancora ci sono e fruttificano anche se, dopo -7°C di due anni fa,da 9 si sono ridotte a 6.Ciao,
Sergio.
Grazie Sergio,
considerato che erano piante adulte e che la temperatura a questo livello si è mantenuta solo per poche ore si potrebbe pensare che in generale valori inferiori a -4/-5 °C sono già ad alto rischio.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Pietro, i valori da te indicati sono effettivamente a rischio, bruciano comunque le foglie e la ripresa, se c’è, è lunga e lenta. Per quello che ho potuto sperimentare, fino a -4°C i danni non sono irreversibili. Al di sotto di questa temperatura può succedere di tutto perchè entra anche in gioco la diversa naturale resistenza al freddo dei singoli individui, anche se la variabilità è minima ( potrebbe tuttavia essere pari anche ad 1°C). Nel mio caso i tre esemplari adulti morti facevano parte di un gruppo di quattro che erano maggiormente esposti ai freddi venti marini. Il quarto, con tronco più sottile e all’apparenza più delicato, è sopravvissuto probabilmente per quanto ho appena detto ma, dopo due anni, ancora non si è ripreso bene anche perchè nell’ultimo inverno ha subito una notte con -4°C. Ciao,
Sergio
Sergio come registri la temperatura? possiedi una strumentazione meteo o ti rifai ai dati che trovi su internet?
Questo perchè avendo una stazione meteo schermata a dovere ho notato che i valori che registro sono sempre diversi da quelli che si trovano su internet, inoltre un termometro classico da esterno segna sempre 1-2 gradi in più di uno posto in una capannina schermata e ventilata (che segna minime e massime esatte al decimo di grado).
Se le tue archontophoenix hanno davvero resistito a quelle temperature è davvero una gran cosa.
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
Peppesicilia,utilizzo termometri di massima e minima in varii punti del giardino e verifico periodicamente anche su internet. Quando c’è discrepanza (il che capita spesso) considero i valori dei termometri.Ciao,
Sergio.
Bene allora è confermato anche con buona precisione che le tue archontophoenix hanno superato quelle temperature. E’ una buona notizia.
Sicilia Orientale
367 metri sul mare
quote:
3 anni e 8 mesi le Alexandrae , 3 anni e mezzo le cunnimghamiana e le beatriceae
C’e da fare una piccola premessa essendo nate in pieno inverno fino a fine Aprile sono cresciute nelle mia growing room artigianale quindi è come se nel primo anno avessero subito un ciclo stagionale “estate – primavera – estate.Questo le avrà sicuramente aiutate un pochino….
foto inverno 2007 delle stesse Archontophoenix :Giuseppe gli do solamente quello che gli americani chiamano “tea” e cioè riempo un cassone d’acqua da 400 litri (con chiusura ermetica per non impestare il vicinato) e ci aggiungo dello stallatico e lo lascio sciogliere per alcuni giorni quindi invece di annaffiare con il tubo del pozzo una volta a settimana immergo una pompa collegata a un tubo nel cassone e annaffio tutte le palmette.
L’unico inconveniente sono i vicini che potrebbero lamentarsi…sembra di stare in una stalla…quindi spesso lo faccio di notte o quando piove…
Insomma una concimazione a basso costo e naturale che almeno secondo me sembra molto ben gradita da tutte le mie palme.
Ciao, scusa, ma per l’uso all’americana quanto stallatico versi in 400 litri di acqua? E la growing room come l’hai costruita? io ho 10 piantine di roystonea regia che si sono appassite per il freddo e mi sono appena arrivate 3 archontophoenix myolensis di 1 metro e non so’ come portarle avanti. Abito nel bosco di capodimonte a Napoli. La zona è umida e un po’ fredda.
Ciao e grazie mille per il suggerimento. Giovanni
quote:
3 anni e 8 mesi le Alexandrae , 3 anni e mezzo le cunnimghamiana e le beatriceae
C’e da fare una piccola premessa essendo nate in pieno inverno fino a fine Aprile sono cresciute nelle mia growing room artigianale quindi è come se nel primo anno avessero subito un ciclo stagionale “estate – primavera – estate.Questo le avrà sicuramente aiutate un pochino….
foto inverno 2007 delle stesse Archontophoenix :Giuseppe gli do solamente quello che gli americani chiamano “tea” e cioè riempo un cassone d’acqua da 400 litri (con chiusura ermetica per non impestare il vicinato) e ci aggiungo dello stallatico e lo lascio sciogliere per alcuni giorni quindi invece di annaffiare con il tubo del pozzo una volta a settimana immergo una pompa collegata a un tubo nel cassone e annaffio tutte le palmette.
L’unico inconveniente sono i vicini che potrebbero lamentarsi…sembra di stare in una stalla…quindi spesso lo faccio di notte o quando piove…
Insomma una concimazione a basso costo e naturale che almeno secondo me sembra molto ben gradita da tutte le mie palme.
🙂
quote:
roystonea regia
archontophoenix myolensis
Ciao Giovanni
mi dispiace dirlo ma queste specie non vanno bene per il tuo clima
prova L’archontophoenix cunninghamiana
giuseppe
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