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Buongiorno
le foto terribili dei fiori, martoriati a causa di una brutta caduta, di Angraecum eburneum: i fiori sono piuttosto grossi e duri come l’acciaio, da quanto sono spessi. Il profumo, notturno, non fortissimo, è qualcosa di sublime… sembra il sapore del mangostano, ma più floreale. I fiori sono lungamente speronati, pieni di nettare: di Angraecum sesquipedale, “congenere” della pianta qui ritratta, così come molte altre orchidee, del resto, si occupò Charles Darwin.
Pianta di non facile coltivazione, reclama la serra calda e molta umidità e luce diffusa. Produce radici aeree molto possenti, che si attaccano e travolgono tutto.
La pianta sembra la gigantografia di una Vanda e, col tempo, diventa molto pesante. Da me non si trova molto bene: dovrò raddrizzare un po’ il tiro… 😀Ciao
Tasha
Monza
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