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Ho recuperato dal supermercato una noce di cocco che stava germinando (dovevano essere freschissime…).
L’ho messa in un vaso con terriccio molto sciolto (sabbia pomice e lapillo unite a terriccio universale vigorplant). Ho interrato leggermente l’occhio forato dal germoglio. Al momento sto cercando di tenere il vaso più al caldo possibile in questa disgraziatissimo luglio toscano. Suppongo, nella migliore delle ipotesi, di poter tenere la pianta all’aperto per un altro paio di mesi, poi di doverla ricoverare. So bene che al più posso aspettarmi di tenere la pianta per un paio di anni e poi fatalmente morrà, però nel frattempo mi piacerebbe vederla crescere il più possibile. In merito ho un paio di domande, e sarebbero:
1) Quale è il regime termico “minimo” per non danneggiare la pianta? (ovvero, che minime notturne devo vedere al meteo per cominciare a pensare di ritirare la pianta il casa?)
2) Una volta che la pianta è in casa, a parte le solite buone norme di posizione luminosa e lontana dai radiatori, ci sono altre accortezze che possano aiutare il cocco a svernare?
Suggerimenti e storie di successi sono quantomai gradite!
pancrazio, cerca in archivio che nelle discussioni passate se n’e’ parlato ampiamente.ciao.
Si,si, ho cercato e letto.
Speravo in qualche nuova esperienza; ad ogni modo suppongo che la principale informazione che mi sarebbe stata necessaria non fosse scritta da nessuna parte e l’ho imparata io da solo oggi: non lasciare la noce di cocco al sole se priva di eso/mesocarpo, il ritirarsi dell’endocarpo a causa della perdita di umidità del legno asciugato dal sole spacca la noce. Insomma, tutto da buttare e da rifare eventualmente la prossima estate.
Grazie, ciao.
Se hai letto il forum avrai visto che ci sono altre specie di palme che somigliano al cocos, una signkra che ha visto la mia parajubaea ha detto : “bella la noce di cocco”. 😀
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Si, è vero. Però qui da me fa troppo freddo per qualsiasi cosa che gli assomigli DECISAMENTE. Ero interessato a Beccariophoenix, ma regge solo gelate leggere, pare, e quindi ogni tanto decide di fare una puntata a -10 (una notte ogni 10 anni, in larga massima, ma alle piante questo purtroppo non importa). Pensa che hanno problemi pure le phoenix canariensis, dopo l’inverno scorso son tutte malconce…
Potresti provare il butiagrus. Costa un po` caro ma dovrebbe essere piú resistente al freddo.
Ciao
Enrico
quote:
Si, è vero. Però qui da me fa troppo freddo per qualsiasi cosa che gli assomigli DECISAMENTE. Ero interessato a Beccariophoenix, ma regge solo gelate leggere, pare, e quindi ogni tanto decide di fare una puntata a -10 (una notte ogni 10 anni, in larga massima, ma alle piante questo purtroppo non importa). Pensa che hanno problemi pure le phoenix canariensis, dopo l’inverno scorso son tutte malconce…
Il cocco pensavi di tenerlo fuori? Se vuoi una palma da esterno che resiste ogni tanto a -10 puoi provare la Jubaea, è parente del cocos ma è lenta.
Anche la beccariophoenix alfredii è lenta e va riparata d’inverno
Il cocco è difficile da coltivare anche riparandolo d’inverno
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
valutando rusticita’ ed estetica tropicale direi che la kentia e’ un buon soggetto.
quote:
valutando rusticita’ ed estetica tropicale direi che la kentia e’ un buon soggetto.
La chamaedorea radicalis è una kentia in miniatura e resitste anche a -10, meglio ripararla però dalla neve per salvare le foglie dell’anno precedente
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Scusate, ma secondo voi la Howea fosteriana resisterebbe mai all’aperto nel clima di Firenze? Penso decisamente di no!
Si infatti hai pensato bene!non resisterebbe.
penso che anche la parajubaea andrebbe incontro a difficoltà se non adeguatamente riparata, la radicalis invece dovrebbe avere meno problemi anche se di stazza più esigua. Chissà invece esemplari adulti di Syagrus Litoralis che resistenza possono avere….
Moris
a firenze la puoi interrare in estate, metti il vaso in una buca. lo vedo fare con successo qui a rimini.col tempo kentia fa un breve tronco anche in vaso adeguato, se tenuta all aperto nella bella stagione. a proposito, qui a rimini la gelata ha dimezzato il numero delle washintonie robuste…..e molte canariensis sono in vistosa difficolta’….
Uhm, mi sa che per un bel look tropicale mi devo comprare una casa al sud!
Vi ringrazio tutti per le informazioni, ma no, pensavo solo di dilettarmi con la cocos (che detto per inciso come pianta mi piace moltissimo) non avevo intenzione di piantare altro al momento (anche per mancanza di spazio). Purtroppo trovare noci chiaramente in germinazione non è semplice, e questo fatto che non sia possibile far seccare l’endocarpo lo rende ancora più complicato.
vai su facebook alla voce COCO BONSAI ….
dai 40 ai 200 dollari a secondo dello sviluppo..leggo su facebook alla voce FOTO…. non ne conoscevo l’esistenza..
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scusate se faccio pubblicita’ ma credo interessi a molti, per me e’ una bella novita’….
molto interessante e bella l’idea ….
sarei curioso di provare ad acquistarne uno , ma chissà in che stato mi arriva …
vedo anche che c’e’ una ditta di shangai che produce palme da cocco artificiali. devo dire che qui a rimini c’e’ un centro commerciale che si fregia di falme washintonia artificiali, ma e’ davvero difficile capire che lo sono per quanto sono ben fatte.i tronchi in resina sono coperti da stipole secche di vere palme cosi’ la parte artificiale si trova in alto a 7-8 metri di altezza e sembra proprio vera. ben fatte, ma tristi….
Scritto Da – costiero on 16 Agosto 2011 19:22:54
mi aspettavo tanti messaggi sul cocco bonsai, ma sembra che non interessi…sara’ che la gente e’ al mare….
Uhm, sembra una idea graziosa per poter avere un vero cocco in vaso, anche se mi chiedo se poi alla fine la coltivazione non divenga ancora più difficile di quanto non sia di solito; di certo la possibilità di controllare le dimensioni tramite potatura radicale per le monocotiledoni non me l’aspettavo. D’altronde però, a ben pensarci, i bonsai di bamboo sono abbastanza noti e diffusi e in fondo non ci deve essere troppa differenza. Sicuramente è comodo sa spostare; che poi possa essere adatto come pianta da interni mi lascia piuttosto dubbioso.
Ad ogni buon conto ho acquistato un’altra noce da cocco abbastanza promettente; vediamo se stavolta va meglio. Ho ragionato che se riesco a far cominciare la germinazione ora per tutto l’inverno dovrebbe poter sfruttare la noce e quindi non soffrire eccessivamente degli ambienti bui delle nostre case in inverno. Staremo a vedere, nel peggio caso ho buttato via un euro…
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