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  • 1 Aprile 2008 alle 12:11 #993

    Salve a tutti, sono una nuova iscritta anche se seguo da tempo questo forum, molto interessante. Ho una casa con giardino a Palermo zona “Cardillo”.Il giardino era già stato piantumato da anni con un agrumento che abbiamo conservato e vari alberi di alto fusto comuni in questa zona, pini e cipressi
    posti al confine . Noi abbiamo cercato di abbellire il tutto senza però stravolgere il preesistente, piantando delle palme, che sono tra le piante che prediligo, siepi, fiori, e realizzando anche un prato di gramignone, in una zona. Bene la notte di pasquetta abbiamo vissuto un film dell’orrore….. A causa del vento fortissimo sono crollati come in un gioco a domino tre pini altissimi, cinque cipressi e altri tre si sono inclinati pericolosamente, per cui sono da abbattere. Il giardino sembra un campo di battaglia, tralasciando i danni enormi anche all’impianto di irrigazione, ecc. Una palma canariensis è stata decapitata della chioma dal pino che è crollato, una caryota piantata da noi che in otto anni è diventata molto alta si è inclinata. Non sappiamo cosa fare prima. la mia domanda è questa: da cosa può dipendere questo cataclisma? Questi pini avevano molti anni, almeno trenta e quindi non capisco come si possono essere sradicati
    così ed a questo punto che alberi converrebbe piantare in sostituzione ? Cosa posso fare per le palme colpite?
    Grazie in anticipo per i vostri consigli…
    😡

    pietropuccio
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      1 Aprile 2008 alle 13:13 - Views: 457 #12736

      Ciao e benvenuta (anche se il motivo contingente non è dei migliori),

      quote:


      Ho una casa con giardino a Palermo zona “Cardillo”.


      Anche io…

      quote:


      Una palma canariensis è stata decapitata della chioma dal pino che è crollato, una caryota piantata da noi che in otto anni è diventata molto alta si è inclinata. Non sappiamo cosa fare prima. la mia domanda è questa: da cosa può dipendere questo cataclisma? Cosa posso fare per le palme colpite?


      A parte l’evento eccezionale, credo che uno dei motivi, se il tuo giardino si trova tra ‘Cardillo’ e ‘ T. Natale’, è l’esiguo strato di suolo vegetale seguito da un banco di calcarenite compatta dello spessore di circa 30 m che non permette la penetrazione delle radici, che quindi rimangono superficiali. Nel mio giardino si va da roccia affiorante a non più di 40 – 60 cm di terra dove c’è stato riporto. Riguardo la canariensis, se la chioma è stata solo schiacciata, a parte il rischio rincoforo, dovrebbe riprendersi. Per la Caryota, se è possibile collegare dei tiranti a qualcosa di solido, si può tentare di raddrizzarla delicatamente e puntellarla per almeno un anno. Per la sostituzione, dipende dal gradimento personale, ma comunque eviterei di ripiantare pini. Se può consolare anni fa il vento ha spezzato alla base una Caryota alta 7 m che aveva iniziato la fruttificazione (quindi comunque destinata a morire), questa volta, a parte ‘spiumare’ le palme, ha sradicato, tra le altre cose, una euphorbia alta 5m che si è abbattuta su una zona di succulente maciullandole, oltre a spargere per il giardino un centinaio di tillandsie.

      Pietro Puccio
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      Pietro
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      CaioPosts: 1336
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        1 Aprile 2008 alle 15:04 - Views: 564 #12737

        Certo la causa è l’eccezionalità della situazione atmosferica.
        Per i pini, se intediamo il Pinus Pinea, la soluzione è di praticare delle potature sistematiche di contenimento della chioma.
        Per la Caryota, non sò il grado di inclinazione, ma e possibile riportarla in posizione verticale, potare (con gli opportuni mezzi) e picchettarla per i prossimi 3-4anni.
        Nella descrizione, c’è un piccolo indizzio da confermare :lavori, ed impianto di irrigazione.
        Per caso sono state eseguite delle opere di scavo nei pressi degli esemplari abbattuti dalle avversità atmosferiche ???
        Ho visto la stessa cosa accadere ad una villa qui nella mia zona, dove a distanza di un anno dalla ristrutturazione dell’immobile, comprese tutte le reti idriche e fognarie, un fortunale ha sradicato 4 pini secolari posti intorno alla villa.
        Si è constatato poi che con i lavori anzidetti avevano intaccate le radici dei pini e con il mix del tempo, si è generata la catastrofe.
        Ma solo solo una delle possibili ipotesi.
        Cmq al dilà del brutto evento, benvenuta nel forum.
        Saluti a tutti, caio. 😎

        quote:


        Salve a tutti, sono una nuova iscritta anche se seguo da tempo questo forum, molto interessante. Ho una casa con giardino a Palermo zona “Cardillo”.Il giardino era già stato piantumato da anni con un agrumento che abbiamo conservato e vari alberi di alto fusto comuni in questa zona, pini e cipressi
        posti al confine . Noi abbiamo cercato di abbellire il tutto senza però stravolgere il preesistente, piantando delle palme, che sono tra le piante che prediligo, siepi, fiori, e realizzando anche un prato di gramignone, in una zona. Bene la notte di pasquetta abbiamo vissuto un film dell’orrore….. A causa del vento fortissimo sono crollati come in un gioco a domino tre pini altissimi, cinque cipressi e altri tre si sono inclinati pericolosamente, per cui sono da abbattere. Il giardino sembra un campo di battaglia, tralasciando i danni enormi anche all’impianto di irrigazione, ecc. Una palma canariensis è stata decapitata della chioma dal pino che è crollato, una caryota piantata da noi che in otto anni è diventata molto alta si è inclinata. Non sappiamo cosa fare prima. la mia domanda è questa: da cosa può dipendere questo cataclisma? Questi pini avevano molti anni, almeno trenta e quindi non capisco come si possono essere sradicati
        così ed a questo punto che alberi converrebbe piantare in sostituzione ? Cosa posso fare per le palme colpite?
        Grazie in anticipo per i vostri consigli…
        😡


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          3 Aprile 2008 alle 12:12 - Views: 695 #12738

          Grazie a Piero Puccio e Caio per il benvenuto e la pronta risposta: La zona è proprio quella. Vorrei mandare un paio di foto, ma ancora non ho capito come fare. La caryota seguendo i Vostri consigli la abbiamo raddrizzata con un argano e per ora è legata alla base di un cipresso non ancora caduto… poi vedremo. Invece mi preoccupa la palma perchè non solo non ha più una foglia, ma mi sembra che l’apice si sia sorto a causa del colpo ricevuto. In questo caso, bisogna tagliarla ulteriormente ? Io comunque ho fatto un trattamento con ossicloruro di rame e insetticidi sperando per il meglio. Purtroppo i lavori di scavo e di impianto di irrigazione li dovremo fare ora, per rimettere a posto il giardino. Credo che la causa sia stata proprio questo vento eccezionale, perchè ho saputo che anche altri in zona hanno subito danni ingenti.Ma le palme che tipo di radici hanno? da quello che ho letto dovrebbero essere capillari estese in superficie più che in profondità
          Un saluto a tutti
          Marina

          Scritto Da – marinab on 03 Aprile 2008 12:13:41

          pietropuccio
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            3 Aprile 2008 alle 19:04 - Views: 456 #12739

            Ciao,
            riguardo la canariensis, l’apice vegetativo si trova molto più all’interno di quanto si creda, quindi è probabile che non sia stato danneggiato; benissimo il trattamento antifungino ed antiparassitario (dovrebbe, si spera, tenere lontano per una quindicina di giorni il rincoforo), ad ogni modo una foto sarebbe utile. Per le foto, occorre prima metterle in rete, utilizzando un qualsiasi fornitore gratuito di spazio, tipo photobucket.com (quello che uso io) basta iscriversi seguendo le istruzioni, caricare le foto e poi fare copia/incolla del codice immagine nel messaggio al forum. Consiglio foto non superiori a 300 kB e non più larghe di 800 px. Per pronto accomodo puoi inviare le immagini al mio indirizzo che si trova nel profilo e le inserisco io. Le radici della palme non sono propriamente dei capillari, ma sono molto resistenti allo “strappo”.

            Pietro Puccio
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              7 Aprile 2008 alle 12:47 - Views: 698 #12740

              quote:


              Ciao,
              riguardo la canariensis, l’apice vegetativo si trova molto più all’interno di quanto si creda, quindi è probabile che non sia stato danneggiato; benissimo il trattamento antifungino ed antiparassitario (dovrebbe, si spera, tenere lontano per una quindicina di giorni il rincoforo), ad ogni modo una foto sarebbe utile. Per le foto, occorre prima metterle in rete, utilizzando un qualsiasi fornitore gratuito di spazio, tipo photobucket.com (quello che uso io) basta iscriversi seguendo le istruzioni, caricare le foto e poi fare copia/incolla del codice immagine nel messaggio al forum. Consiglio foto non superiori a 300 kB e non più larghe di 800 px. Per pronto accomodo puoi inviare le immagini al mio indirizzo che si trova nel profilo e le inserisco io. Le radici della palme non sono propriamente dei capillari, ma sono molto resistenti allo “strappo”.

              Pietro Puccio
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              Ciao, grazie per il consiglio, allora invio una foto al tuo indirizzo e attendo un responso, mentre nel frattempo passo dal giardino ad occhi chiusi ( ora che abbiamo tagliato tutti gli alberi caduti è ancora peggio…)
              Marina

              pietropuccio
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                7 Aprile 2008 alle 15:57 - Views: 458 #12741

                Ciao,
                inserisco le foto della palma di Marina, da quel che si vede (una foto dall’alto sarebbe stata più significativa), non sembra sia stato toccato, dal giardiniere, l’apice vegetativo. Senza minimamente toccare la parte superiore, si potrebbero rifilare, ove possibile, i monconi laterali sfilacciati dei piccioli. Sarebbe forse opportuno un trattamento antifungino ed antiparassitario nella speranza di tenere lontano il rincoforo. Dovresti a breve, se tutto va bene, notare in cima un ‘sollevamento’ dei monconi centrali.

                Pietro Puccio
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                  15 Aprile 2008 alle 15:14 - Views: 695 #12742

                  quote:


                  Ciao,
                  inserisco le foto della palma di Marina, da quel che si vede (una foto dall’alto sarebbe stata più significativa), non sembra sia stato toccato, dal giardiniere, l’apice vegetativo. Senza minimamente toccare la parte superiore, si potrebbero rifilare, ove possibile, i monconi laterali sfilacciati dei piccioli. Sarebbe forse opportuno un trattamento antifungino ed antiparassitario nella speranza di tenere lontano il rincoforo. Dovresti a breve, se tutto va bene, notare in cima un ‘sollevamento’ dei monconi centrali.

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                  Ciao Piero, grazie per i consigli, io un trattamento l’avevo già fatto dopo che eravamo riusciti a liberarla dal pino che le era caduto di sopra. Mi potresti suggerire un prodotto specifico come insetticida per il rincoforo?
                  Vorrei provare anche a piantare nel giardino delle rhapis excelsa che sino ad ora ho tenuto in vaso (un contenitore molto grande) sotto un pergolato anche perchè il vaso è troppo affollato. Pensi che si possano adattare in piena terra, ho letto che sono palme che prediligono ambienti freschi …
                  Marina

                  pietropuccio
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                    15 Aprile 2008 alle 17:40 - Views: 469 #12743

                    Ciao,
                    tra i prodotti consigliati allo scopo, quelli a base di chlorpyrifos, deltametrina, diazionone, fenitrotion…, da usare naturalmente con le dovute precauzioni.
                    Per le Rhapis nessun problema a Palermo, va bene una posizione semiombreggiata, ma col tempo si adattano anche a situazioni non proprio ‘fresche’.

                    Pietro Puccio
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                    marinabPosts: 8
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                      28 Aprile 2008 alle 15:13 - Views: 700 #12744

                      Ciao Pietro, ti ricordi della canariensis decapitata da un pino la notte di Pasquetta?
                      Oggi è venuto finalmente il giardiniere a rifilare i monconi dei piccioli come mi avevi consigliato tu e appena ha cominciato a tagliare ci siamo accorti che purtroppo l’apice è infradicito – il centro della pianta è molle e maleodorante i monconi nella parte interna sono ricoperti da una patina violacea. Adesso stiamo abbassando il taglio per vedere dove arriviamo ma temo che ci siano pochissime speranze…… Io l’avevo anche trattata con un fungicida/insetticida come mi avevi detto tu. Cosa può essere successo, visto che non ha piovuto e anzi il tempo è stato abbastanza ventilato e fresco? Appena finiscono di tagliare provo a inviare una foto di ciò che rimane!
                      Grazie sempre
                      Marina

                      pietropuccio
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                        28 Aprile 2008 alle 20:17 - Views: 457 #12745

                        quote:


                        temo che ci siano pochissime speranze……


                        Ciao,
                        lo temo anch’io. Il colpo a quanto pare ha letteralmente schiacciato i tessuti della zona apicale, con conseguente marciume. La patina rosa è un fungo che generalmente si instaura in piante già debilitate per altre cause.

                        Pietro Puccio
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