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  • 25 Luglio 2007 alle 21:17 #794

    Ciao a tutti,
    ho notato che molti partecipanti al Forum hanno in signature, la zona climatica di appartenenza.
    Mi spieghereste come si fa a ricavarla?
    Ho fatto delle ricerche in rete ma senza successo.

    Grazie a tutti,

    Nicola

    Nicola Prisco

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    pieraPosts: 604
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      25 Luglio 2007 alle 21:40 - Views: 682 #11232

      Ciao,

      bravo Nicola! bella domanda 🙂 mi aggrego alla tua richiesta 😉

      ciaociao…… piera.
      provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

      NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
      AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.

      lulu
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        28 Luglio 2007 alle 5:54 - Views: 678 #11233

        Ciao,
        questo grafico riporta le zone vlimatiche relative alla miniuma invernale. e’ sempre approssimativo perchè bisogna poi vedere le condizioni di umidità o meno. Ad ogni modo può dare una idea approssimativa:

        Zone Fahrenheit Celsius
        1 Minore di -50 F Minore di -45,6 C
        2a da -50 a -45 F da -42,8 a -45,5 C
        2b da -45 a -40 F da -40,0 a -42,7 C
        3a da -40 a -35 F da -37,3 a -39,9 C
        3b da -35 a -30 F da -34,5 a -37,2 C
        4a da -30 a -25 F da -31,7 a -34,4 C
        4b da -25 a -20 F da -28,9 a -31,6 C
        5a da -20 a -15 F da -26,2 a -28,8 C
        5b da -15 a -10 F da -23,4 a -26,1 C
        6a da -10 a -5 F da -20,6 a -23,3 C
        6b da -5 a 0 F da -17,8 a -20,5 C
        7a da 0 a 5 F da -15,0 a -17,7 C
        7b da 5 a 10 F da -12,3 a -14,9 C
        8a da 10 a 15 F da -9,5 a-12,2 C
        8b da 15 a 20 F da -6,7 a -9,4 C
        9a da 20 a 25 F da -3,9 a -6,6 C
        9b da 25 a 30 F da -1,2 a -3,8 C
        10a da 30 a 35 F da 1,6 a -1,1 C
        10b da 35 a 40 F da 4,4 a 1,7 C
        11 Maggiore di 40 F Maggiore di 4,5 C

        Lulù

        pietropuccio
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          28 Luglio 2007 alle 10:02 - Views: 614 #11234

          Ciao,
          se fai una ricerca nel forum di “zone climatiche” troverai alcune discussioni in merito.

          Pietro Puccio
          Palermo
          Zona climatica 9b/10a (USDA)
          Temperato subtropicale (Koppen)

          Pietro
          Palermo
          Zona (USDA) 9b
          https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

          Nicola_PPosts: 98
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            28 Luglio 2007 alle 13:08 - Views: 883 #11235

            quote:


            Ciao,
            se fai una ricerca nel forum di “zone climatiche” troverai alcune discussioni in merito.

            Pietro Puccio
            Palermo
            Zona climatica 9b/10a (USDA)
            Temperato subtropicale (Koppen)



            Grazie Pietro,
            credo, con sufficiente precisione, che il dato da assegnare alla zona climatica in cui vivo sia verosimilmente quello di Lampedusa e cioè 11.
            In 30 anni che ci vivo, saranno state 2 o tre le occasioni in cui, e solo in particolari zone esposte alla Tramontana, la temperatura si è avvicinata allo 0.

            Nicola

            Nicola Prisco

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            pietropuccio
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              30 Luglio 2007 alle 11:44 - Views: 606 #11236

              Ciao Nicola,
              se ho ben compreso hai visto la mia tabella, ma non hai letto il testo 🙂 .
              La penultima colonna dimostra come l’applicazione acritica del metodo dell’USDA può condurre ad errori madornali. La Zona 11 è la più tropicale, ad es. nemmeno l’estremo sud della Florida è zona 11, ma zona 10b. Lampedusa, Palermo e la tua nicchia climatica dovrebbero essere 9b. Io ho “inventato” per Palermo la dizione 9b/10a per indicare che alcune specie marginali della 10a riescono a sopravvivere a Palermo per la particolare situazione orografica che mantiene le minime invernali a valori superiori di quelle di località a livello del mare, alla stessa latitudine.

              Pietro Puccio
              Palermo
              Zona climatica 9b/10a (USDA)
              Temperato subtropicale (Koppen)

              Scritto Da – pietropuccio on 30 Luglio 2007 11:46:36

              Pietro
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              Zona (USDA) 9b
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              Nicola_PPosts: 98
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                30 Luglio 2007 alle 17:06 - Views: 853 #11237

                quote:


                Ciao Nicola,
                se ho ben compreso hai visto la mia tabella, ma non hai letto il testo 🙂 .
                La penultima colonna dimostra come l’applicazione acritica del metodo dell’USDA può condurre ad errori madornali. La Zona 11 è la più tropicale, ad es. nemmeno l’estremo sud della Florida è zona 11, ma zona 10b. Lampedusa, Palermo e la tua nicchia climatica dovrebbero essere 9b. Io ho “inventato” per Palermo la dizione 9b/10a per indicare che alcune specie marginali della 10a riescono a sopravvivere a Palermo per la particolare situazione orografica che mantiene le minime invernali a valori superiori di quelle di località a livello del mare, alla stessa latitudine.

                Pietro Puccio



                Ciao Pietro,
                grazie delle informazioni e della precisazione.
                Per quanto riguarda la mia zona climatica posso dirti che c’è una fascia che inizia un tre Km. prima di Positano venendo da Napoli e termina una quindicina di Km. dopo ad Amalfi che, rispetto a tutta la costiera Amalfitana, ha una temperatura media annuale più alta tanto da permettere la crescita,in alcuni canyon, della Pteris cretica della Pteris vittata nonchè della Woodwardia radicans, tutte felci da clima tropicale (la W.radicans è endemica anche a Java.
                Per questi motivi, credo che adotterò il parametro di Lampedusa se non addirittura quello che hai utilizzato tu, ovviamente con il tuo permesso :-).

                Nicola

                Nicola Prisco

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                Temperato Subtropicale 11

                pietropuccio
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                  1 Agosto 2007 alle 12:40 - Views: 609 #11238

                  Ciao Nicola,
                  credo che la dizione “Zona (USDA) 9b/10a” caratterizzi bene il clima della tua zona, sicuramente molto fortunata anche da questo punto di vista.

                  Pietro Puccio
                  Palermo
                  Zona climatica 9b/10a (USDA)
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                  Pietro
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                    1 Agosto 2007 alle 19:51 - Views: 860 #11239

                    quote:


                    Ciao Nicola,
                    credo che la dizione “Zona (USDA) 9b/10a” caratterizzi bene il clima della tua zona, sicuramente molto fortunata anche da questo punto di vista.

                    Pietro Puccio
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                    Temperato subtropicale (Koppen)


                    Grazie Pietro,
                    sarò felice di adottarla.

                    Nicola

                    Nicola Prisco
                    m. 70 s.l.m.
                    40° 37′ N
                    14° 29′ E
                    Zona climatica
                    USDA 9b-10a

                    MaurizioPosts: 97
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                      2 Agosto 2007 alle 15:41 - Views: 957 #11240

                      Ho più volte considerato di adattare le zone climatiche USDA al territorio italiano, e mi sono sentito spiazzato. Mi sembra che questa suddivisione sia stata predisposta da un eschimese che abita ad Ancorage… (e che non si è mai mosso dal suo igloo) dove i -50°C sono una vera primavera.
                      Infatti mentre vi è un’attenta analisi del profondo e profondissimo sottozero, non vi è più nessuna scala del nostro da zero in su che si ferma alla zona 11 (4,5 °C e maggiori… i maggiori sono davvero tanti sul pianeta).
                      Perciò per me è da buttare nel cestino. Inoltre la traduzione tra °F e °C introduce inutili decimali e assurdi numeri che nella nostra cultura non hanno senso.
                      Sto pubblicando sul mio sito un elenco della resistenza al freddo di numerose passiflore (http://www.passiflora.it/temperatureminime.htm ) e potete vedere che le zone climatiche USDA sono assolutamente inservibili.
                      Ho detto il mio parere e personalmente spero che qualche nostro valido scienziato raccolga il mio invito e pubblichi una suddivisione delle zone climatiche italiane con un criterio più pratico ed oggettivo.
                      Le varie resistenze al freddo invernale delle numerose piante che ci appassionano sono molto più sottili e variabili, vi sono situazioni microclimatiche ecc… e non è così semplice stabilire se possiamo coltivarle nel nostro giardino semplicemente prendendo per oro colato la tabella USDA.
                      Maurizio

                      pietropuccio
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                        3 Agosto 2007 alle 11:10 - Views: 609 #11241

                        quote:


                        Infatti mentre vi è un’attenta analisi del profondo e profondissimo sottozero, non vi è più nessuna scala del nostro da zero in su che si ferma alla zona 11 (4,5 °C e maggiori… i maggiori sono davvero tanti sul pianeta).
                        Perciò per me è da buttare nel cestino.


                        Come ho avuto modo di dire più volte la clasificazione delle zone secondo il metodo USDA è la più imprecisa, ma anche la più facile da determinare ed applicare e se tale applicazione viene fatta con criterio, anche utilissima. Questa classificazione è ampiamente utilizzata nel mondo, inclusi tutti i paesi anglofoni, dall’UK all’Australia, paesi che in fatto di giardinaggio non mi sembrano i primi arrivati. E’ ovvio che il metodo va applicato calandolo nella propria realtà, ma la prima cosa da fare è conoscerlo. Le temperature nella tabella riportata da Lucia hanno un significato ben preciso che non può essere ignorato se la si vuole applicare a situazioni diverse da quelle per cui il metodo è stato inizialmente messo a punto e quelle fasce di temperature, anche se a prima vista non sembra, coprono sia pur grossolanamente tutti i climi della terra. Un metodo semplicissimo, suggerito dalla stesso USDA, per stabilire la propria zona, quando le condizioni climatiche locali sono particolari e non si conoscono le temperature che servono a determinarla, è di utilizzare piante indicatrici di cui è universalmente accettato il tipo di zona in cui sono coltivabili.

                        Pietro Puccio
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                        Pietro
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                        MaurizioPosts: 97
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                          3 Agosto 2007 alle 16:50 - Views: 957 #11242

                          Grazie per le precisazioni, ma rimango del mio parere: non hanno previsto zone climatiche differenziate oltre i 4,5 °C, come se si fossero dimenticati di finire il lavoro…
                          Quindi per chi coltiva piante esotiche, tropicali ecc., come è nello spirito di questo sito, non serve a nulla o quasi.
                          Nemmeno condivido che la tabella copre (grossolanamente) tutti i climi della terra. Vi sono zone climatiche come anche recentemenmte visitata della Guiana francese, in cui la temperatura minima si aggira attorno ai 25 °C, e già fa freddo.
                          Quanto alle piante indicatrici, ricordo che le zone climatiche italiane erano definite proprio in base a questo criterio… zona dell’ulivo, zona degli agrumi, Lauretum, Fagetum ecc…

                          paolob44Posts: 768
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                            3 Agosto 2007 alle 23:07 - Views: 808 #11243

                            Ottima suddivisione quella per piante, la trovo più realistica…

                            Io sarei della zona del carrubo 😎 😎 e del lentisco, pur essendo sul 44° parallelo.

                            Coltivando le piante tropicali mi sono reso conto che ho anche il vantaggio che le temperature massime estive non sono troppo alte, quest’anno poi le temperature minime estive non superano i 22° e le mie tropicali crescono a vista d’occhio.

                            I mango hanno già vegetato 4 volte e sono più del triplo di quando sono arrivati, idem per la Casimiroa che sta’ vegetando per la seconda volta da quando è in piena terra.

                            Paolo

                            un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                            http://caprettetibetane.splinder.com

                            pietropuccio
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                              5 Agosto 2007 alle 9:00 - Views: 614 #11244

                              quote:


                              Grazie per le precisazioni, ma rimango del mio parere: non hanno previsto zone climatiche differenziate oltre i 4,5 °C, come se si fossero dimenticati di finire il lavoro…
                              Quindi per chi coltiva piante esotiche, tropicali ecc., come è nello spirito di questo sito, non serve a nulla o quasi.
                              Nemmeno condivido che la tabella copre (grossolanamente) tutti i climi della terra. Vi sono zone climatiche come anche recentemenmte visitata della Guiana francese, in cui la temperatura minima si aggira attorno ai 25 °C, e già fa freddo.
                              Quanto alle piante indicatrici, ricordo che le zone climatiche italiane erano definite proprio in base a questo criterio… zona dell’ulivo, zona degli agrumi, Lauretum, Fagetum ecc…


                              Ciao Maurizio,
                              scusa la brutalità 🙂 di questo intervento, ma continuiamo a fare il classico discorso tra sordi. Il punto focale del metodo dell’USDA è la temperatura presa come riferimento per la suddivisione delle zone. Ora è perfettamente noto a tutti che in climatologia esistono decine di ‘temperatura’ (massime, minime, medie, giornaliere, decadiche, stagionali, annuali, medie annuali, decennali, trentennali ecc. ecc.), non ho idea di quale temperatura hai in mente, ma non è assolutamente quella dell’USDA, perchè questo metodo, ripeto, tiene conto di tutte le situazioni climatiche di interesse, il fatto che non esistono suddivisioni oltre gli 11+ è perchè non ce ne sono e questo in base alla ben precisa temperatura presa come parametro base, non si può discutere di nulla se non si parte da questa. Se hai la bontà (e l’interesse) di leggere i fondamenti del metodo qui:
                              http://www.usna.usda.gov/Hardzone/index.html
                              mi darai sicuramente ragione. Aggiungo un esempio per indicare come il metodo non si è dimenticato delle zone tropicali, anzi! Tutti noi conosciamo direttamente o indirettamente da film e telefilm Miami (FL) e sappiamo che vi crescono palme da cocco, croton, heliconie, ravenala, in pratica quasi tutte le piante tropicali della terra eppure è classificata 10b, non 11 o 11+.
                              Riguardo la classificazione in lauretum ecc, questa è sicuramente più grossolana di quella che ne deriverebbe da una applicazione corretta delle zone USDA ed in più è proprio quella che serve poco a noi tropicalisti, perchè non tiene conto di ciò che ci interessa.

                              Pietro Puccio
                              Palermo
                              Zona climatica 9b/10a (USDA)
                              Temperato subtropicale (Koppen)

                              Pietro
                              Palermo
                              Zona (USDA) 9b
                              https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

                              MaurizioPosts: 97
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                                5 Agosto 2007 alle 23:38 - Views: 960 #11245

                                Caro Pietro,
                                Certamente è un discorso da sordi per la semplice ragione che le Zone USDA mi sembrano pura accademia e sono prive di risvolti pratici nella coltivazione all’aperto delle piante di nostro interesse. E’ infatti questo il punto: una classificazione delle nostre zone fitoclimatiche ITALIANE, utili a fini pratici.
                                Comunque classificazione da te criticata usa come parametri climatici le temperature medie dell’anno, del mese più caldo, del mese più freddo e le medie di minimi. Ogni zona si suddivide in 5 tipi (Lauretum, Castanetum, Fagetum Picetum, Alpinetum)e 3 sottozone (Calda, Media, Fredda) in base alla temperatura e, per alcune zone, alla piovosità.
                                Ad esempio il Lauretum:
                                In base al regime pluviometrico, questa zona è suddivisa in tre tipi:
                                Lauretum del 1° tipo con piogge uniformi;
                                Lauretum del 2° tipo con siccità estiva;
                                Lauretum del 3° tipo senza siccità estiva.
                                In base al regime termico si suddivide in tre zottozone:
                                Sottozona Calda.
                                Sottozona Media.
                                Sottozona Fredda.
                                E’ possibile trovare numerose tabelle e mappe su Internet scrivendo semplicemente ‘zone fitoclimatiche italiane’ sul motore di ricerca.
                                Questa classificazione, migliorata rispetto a quella del 1937 del De Filippis è adottata anche dal Prof. Pignatti.
                                Credo in questo modo, per quanto di mio interesse, di aver concluso il discorso.
                                Tanti saluti
                                Maurizio

                                pietropuccio
                                Partecipante
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                                  7 Agosto 2007 alle 13:11 - Views: 606 #11246

                                  p.p.v.

                                  Pietro Puccio
                                  Palermo
                                  Zona climatica 9b/10a (USDA)
                                  Temperato subtropicale (Koppen)

                                  Pietro
                                  Palermo
                                  Zona (USDA) 9b
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