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  • 16 Marzo 2007 alle 21:00 #694

    Ciao a tuttissimi! 🙂

    per favore mi sapreste spiegare come funzionano e a che servono questi macro elementi?

    Vedo che ogni concime per piante fiorite ha il Potassio alto….
    Nelle orchidee, per farle fiorire, leggo che ci vuole il Fosforo alto….
    Per gli Hibiscus, meglio usare meno Fosforo…
    Inoltre, ho provato a documentarmi, per quel che mi riesce in rete, ma, come al solito, le cose sono moooolto discordanti.

    Veramente, non ci capisco un H 😳

    Sareste così gentili d’aiutarmi a capire meglio a che servono?

    grazie infinite 🙂

    ciaociao…… piera.
    provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

    NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
    AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.

    Scritto Da – piera il 16 Marzo 2007alle ore 21:03:04

    pietropuccio
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      19 Marzo 2007 alle 14:00 - Views: 683 #10653

      Ciao Piera,
      sono certo che conosci benissimo il ruolo rivestito dai singoli elementi, ciò che forse ti chiedi è come mai, se il fosforo è noto intervenire nella formazione dei fiori (oltre a tante altre cose), per alcune specie “da fiore”, ad es. l’Hibiscus rosa-sinensis, si consiglia un contenuto nei fertilizzanti nettamente inferiore ad azoto e potassio. Per quel che so, il consiglio nasce dalla lunga esperienza sul campo dei coltivatori di questa pianta, che hanno constatato che certi livelli di fosforo nel suolo, positivi per le piante da fiore in genere, sono deleteri per i rosa-sinensis; esisterà sicuramente una spiegazione che coinvolge reazioni chimiche, anioni, cationi ed elettroni che sconosco. Ritengo che questi scostamenti dalla ‘norma’ nascano dalla storia genetica delle singole specie, come è ad esempio per la specie umana, dove esistono individui che presentano intolleranze per alcune sostanze, o che non le metabolizzano, o addirittura le producono autonomamente a livelli tali da diventare fattori di rischio (ad es. il colesterolo).
      Riguardo la confusione che esiste, o può esistere, in rete, bisogna tenere sempre ben presente che internet è un grandissimo mezzo di informazione, ma anche di disinformazione. Non esiste infatti alcun filtro a monte, chiunque può scrivere ciò che vuole, siamo noi che dobbiamo filtrare l’enorme massa di informazioni, non accontentandoci mai della prima cosa che vediamo scritta ed imparando a scegliere tra le fonti quelle più attendibili, quindi per cominciare, verifica attentamente quanto ho scritto sopra 🙂 .

      Pietro Puccio
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      Zona climatica 9b/10a (USDA)
      Temperato subtropicale (Koppen)

      Pietro
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      lulu
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        21 Marzo 2007 alle 20:08 - Views: 700 #10654

        Bellissimo sapere queste nozioni che come hai scritto, Pietro, non si leggono da nessuna parte, ma solo una mente come la tua, pronta a percepire e ad attingere da più fonti, può sapere queste cose. Grazie!
        Lulù

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          21 Marzo 2007 alle 20:43 - Views: 716 #10655

          Ciao Pietro 🙂

          grazie per avermi risposto 🙂 a dire il vero non ci speravo più

          quote:


          sono certo che conosci benissimo il ruolo rivestito dai singoli elementi,



          mi vergogno un pochetto a dirlo….. ma vedi è proprio questo che non so. 😳
          Fino a poco tempo fa ho sempre pensato e ne ero certa, probabilmente dettato da varie letture cartacee fatte durante gli anni, che fosse il potassio l'”aiutante” dei fiori.
          Ti sarei veramente grata se per cortesia mi spiegassi proprio la funzione dei due elementi, anche in modo sommario perchè capisco che possa essere un’argomento molto vasto.

          E’ bellissima, chiara e mooolto esauriente la spiegazione degli elementi intolleranti e per questo ti ringrazio moooooooolto! non ho mai lontanamente pensato che anche i vegetali potessero avere “allergie” 😳 succede solo quando le andiamo a coltivare vero? nei loro luoghi di origine invece tutto prosegue per il meglio?

          quote:


          Riguardo la confusione che esiste, o può esistere, in rete, bisogna tenere sempre ben presente che internet è un grandissimo mezzo di informazione, ma anche di disinformazione. Non esiste infatti alcun filtro a monte, chiunque può scrivere ciò che vuole, siamo noi che dobbiamo filtrare l’enorme massa di informazioni, non accontentandoci mai della prima cosa che vediamo scritta ed imparando a scegliere tra le fonti quelle più attendibili, quindi per cominciare, verifica attentamente quanto ho scritto sopra


          no! 😉 non vado a verificare quanto da te detto, mi fido ciecamente! 🙂 😳 😉
          Per il resto penso proprio che tu abbia pienamente ragione 😮 Credo che per te sia molto più semplice sapere cosa leggere e non leggere, cosa prendere in considerazione e cosa eliminare… ma alla sottoscritta, con conoscenze moooolto sommarie, serve molto tempo per capire quando fidarsi e quando no: ho solo certezze dettate solo dalla mia esperienza personale, che molti non prendono nemmeno in considerazione.

          Una domanda posso permettermi? succede questo anche nei forum stranieri? non conoscendo lingue non posso permettermi di frequenarli e devo ammettere che mi piacerebbe assai: ho idea che sia tutta un’altra cosa.

          scusami se mi sono dilungata…. ma è difficile incontrare e poter discorrere con persone disponibili e preparati come te 😉 😳

          ciaociao…… piera.
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          Scritto Da – piera on 21 Marzo 2007 21:04:42

          pietropuccio
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            23 Marzo 2007 alle 20:18 - Views: 695 #10656

            quote:


            ……capisco che possa essere un’argomento molto vasto….


            Ciao Piera,
            anche se naturalmente la tua domanda è rivolta a tutti, essendo già intervenuto mi sono sentito in dovere di dare un seguito, nella speranza di altri interventi ben più chiarificatori del mio. Ho scopiazzato notizie qua e là, cercando di fare un discorso appena più ampio, con un risultato così deludente, perchè assolutamente generico e, a mio avviso, di nessuna pratica utilità, che sono stato indeciso fino ad ora sulla opportunità di riportarle qui, ad ogni modo, se vuoi, dai una scorsa a questo “mattone”.

            Dire che è un argomento molto vasto è certamente riduttivo, sulla nutrizione delle piante esistono interi trattati e migliaia di articoli scientifici e continuamente se ne scrivono (anche se, come sempre, molti non dicono nulla di nuovo) e continuamente vengono messi in luce nuovi aspetti. Tanto per fare un esempio solo di recente si è aggiunto ai noti elementi nutritivi essenziali alla vita delle piante il nichel.
            E’ fondamentale tenere presente che quando si parla di potassio, fosforo ecc, sia nei suoli, nei fertilizzanti che nelle piante, lo si fa per semplificare il discorso, in realtà il potassio, il fosforo ecc contenuto nei fertilizzanti o nelle piante non lo è come elemento chimico “singolo”, ma come composto che lo contiene. Ad es. l’azoto nei concimi può essere contenuto come urea oppure nitrato o solfato ammonico, il potassio come solfato, il magnesio come ossido ecc. Gli stessi elementi che forniamo con i concimi, oltre quelli che sono naturalmente presenti nel suolo e nell’atmosfera, li ritroviamo nelle piante facenti parti di composti diversi da quelli di partenza, cioè molecole e composti organici anche complessi alcuni dei quali hanno nomi a cui siamo abituati (clorofilla, glucosio, cellulosa, amido, DNA ecc).
            Altra cosa da tenere ben presente è che sia i composti naturalmente presenti nei terreni, che quelli che aggiungiamo, non sono assorbiti dalle piante tal quali (ad es. il nitrato ammonico come nitrato ammonico NH4NO3), perchè non potrebbero. Questi composti perchè possano contribuire al nutrimento devono essere solubili in acqua, perchè è l’acqua che li trasporta; quando una parte di loro si “scioglie” nell’acqua si divide in composti più semplici non più elettricamente neutri, ma carichi (ioni), ad es. il nitrato ammonico NH4NO3 si scinde in NH4+ e NO3-, sono proprio questi ioni che le radici delle piante “vedono” e singolarmente e indipendentemente assorbono. Da questo momento iniziano nella pianta tutti quei processi elettrochimici che utilizzeranno l’elemento contenuto in questi ioni, per formare composti complessi utili alla pianta, e tutto ciò avviene in massima parte grazie alla carica elettrica che posseggono. Per altri composti le radici assorbono solo uno degli ioni in cui si è diviso, lasciando l’altro nel suolo.
            Da ricordare che il pH del suolo può influenzare notevolmente la disponibilità e l’assorbimento di questi ioni, come pure la presenza “anomala” di uno può influenzare l’assorbimento di altri.
            Possiamo quindi immaginare una pianta come un laboratorio elettrochimico che trasforma sostanze prive di “vita”, presenti nell’ambiente, in sostanze (molto complesse) che insieme formano un organismo capace di crescere e riprodursi.

            Perchè tutto ciò avvenga è necessario non solo avere a disposizione gli elementi nutritivi (nel senso dei composti che li contengono), ma anche energia (anche in natura non si fa nulla per nulla), energia che come è ben noto è data dal sole, ma anche da alcune reazioni chimiche capaci di fornirla. Oltre alla luce è indispensabile la presenza di acqua (tanta), che è l’unica sostanza assorbita dalle radici tal quale, ed una temperatura ambiente all’interno di un intervallo di vivibilità al di sotto ed al di sopra del quale il “laboratorio” pianta cessa di funzionare.
            Anche la quantità di elementi nutritivi nell’ambiente non può essere qualsiasi, al di sotto di un certo valore (anche di uno solo di quelli ritenuti essenziali) la crescita della pianta è più o meno compromessa, ma anche al di sopra, quando si iniziano a presentare fenomeni di fitotossicità o interferenza con l’assorbimento di altri nutrienti. Questi valori variano da pianta a pianta e di ciò bisogna tenere presente quando si concima per evitare inutili o addirittura dannosi apporti per la pianta (e per l’ambiente).

            Le piante sono costituite per larga parte di acqua, che come detto non può mancare, per conoscere gli elementi nutritivi (oltre l’acqua) necessari per la crescita e la riproduzione, un metodo semplice (avendo le conoscenze e le attrezzature) è essiccare un campione e fare l’analisi dei suoi componenti. Naturalmente vi sono variazioni da pianta a pianta, da piante erbacee a legnose, ma in linea generale si può dire che oltre il 90% (in peso) è costituito da carbonio (C), idrogeno (H) ed ossigeno (O), che sono gli elementi più presenti nei composti organici; azoto (N) e potassio (K) sono dell’ordine del %, fosforo (P), calcio (Ca) e magnesio (Mg) intorno allo 0,2%. A seguire tutti gli altri con percentuali nettamente inferiori.

            Di seguito l’elenco degli elementi essenziali, con in parentesi la forma con cui vengono assorbiti dalla pianta (solo per curiosità, non avendo alcuna utilità pratica per noi non addetti ai lavori) e, grossolanamente, il ruolo assolto ed i sintomi di carenza e di eccesso.

            Carbonio C (CO2)
            Fissato attraverso la fotosintesi dall’ossido di carbonio presente nell’atmosfera.
            Ruolo: elemento base di moltissime molecole e composti organici (amidi, zuccheri, cellulosa ecc.).

            Idrogeno H (H2O)
            Dall’acqua nel terreno e nell’atmosfera.
            Ruolo: come il carbonio.

            Ossigeno O (O2)
            Dall’aria.
            Ruolo: elemento base di moltissime molecole e composti, riveste un ruolo fondamentale nella “respirazione” delle piante.

            Azoto N (NO3-, NH4+)
            Ruolo: l’azoto entra come componente in clorofilla, proteine, enzimi e vitamine. Accelera la crescita delle piante e ne intensifica la colorazione verde.
            Carenza: crescita stentata, ingiallimento e necrosi dei margini delle foglie ad iniziare da quelle più vecchie*
            Eccesso: ritardo e diminuzione di fioritura e fruttificazione
            *Gli elementi nutritivi all’interno della pianta possono essere mobili, nel senso che sono facilmente trasportabili da una parte all’altra della pianta, o più o meno immobili. Quando la carenza riguarda un elemento “mobile”, poichè nella crescita della pianta vengono favorite le foglie più giovani e gli apici vegetativi, la carenza si manifesta inizialmente nelle foglie più vecchie, perchè è da lì che vengono sottratti quegli elementi non più disponibili nel suolo. Nel caso invece di elementi poco mobili, quindi intrasportabili dalla vecchia alla nuova vegetazione, la carenza si manifesta nelle foglie più giovani. La parte dove inizia a manifestarsi la carenza può quindi darci un primo indizio sui possibili elementi carenti.

            Fosforo P (H2PO4-, HP04–)
            Ruolo: interviene nella germinazione dei semi e nella fotosintesi; stimola l’emissione di radici, la ripresa vegetativa, la fioritura e fruttificazione; in quanto contenuto in una particolare sostanza (ATP*), è coinvolto in larga parte delle razioni chimiche che avvengono nella pianta che necessitano di energia, quindi in quasi tutte le fasi della sua crescita.
            Carenza: ritardo in tutte le fasi della crescita, insufficiente apparato radicale, scarsa fioritura e fruttificazione, caduta prematura di fiori e frutti.
            Eccesso: può interferire sull’assorbimento di ferro e zinco.
            *L’ATP (adenosina-trifosfato) è una sostanza che può benissimo essere paragonata ad una batteria ricaricabile. L’energia solare è disponibile solo sulla superficie delle piante e solo per una parte del giorno, mentre il “laboratorio pianta” lavora giorno e notte (pur assolvendo a compiti diversi) ed ha quindi bisogno costantemente di energia. Tale energia è in parte fornita da questo composto chimico instabile che, all’occorrenza, si divide in due tronconi con rilascio di energia, in parte utilizzata per favorire una reazione chimica che ne ha bisogno, in parte trasformata in calore. La luce solare(ma non solo) poi “ricarica” questa biobatteria facendo in modo di ricostituire i due tronconi. L’ATP non è solo prerogativa delle piante, ma è presente anche negli animali (uomo in testa) ed ha il ruolo di fornire energia ad es. ai muscoli, la differenza riguarda la “ricarica” che negli animali avviene tramite il cibo ingerito.

            Potassio K (K+)
            Ruolo: coinvolto nella produzione di carboidrati e proteine e nel patrimonio enzimatico*, interviene nella divisione cellulare e nell’equilibrio idrico della pianta (apertura e chiusura degli stomi) migliora la resistenza alla siccità, al freddo ed alle malattie; intensifica la colorazione dei fiori e le caratteristiche organolettiche dei frutti ed il loro contenuto di oli.
            Carenza: crescita stentata, fusti deboli con accorciamento degli internodi, “bruciatura” dei bordi delle foglie più vecchie (elemento mobile).
            *Gli enzimi sono sostanze proteiche capaci di accelerare notevolmente, con la loro presenza, alcune specifiche reazioni chimiche, quindi in ultima analisi favoriscono lo sviluppo della pianta.

            Calcio Ca (Ca++)
            Ruolo: fa parte della struttura delle pareti cellulari*, interviene nella crescita e divisione delle cellule.
            Carenza: è un elemento immobile, quindi una eventuale carenza si manifesta nella nuova vegetazione, con crescita stentata, macchie nere su foglie e frutti ed eventuale ingiallimento dei margini delle foglie (nuove).
            Eccesso: interferisce con l’assorbimento del magnesio; solitamente alti livelli innalzano il pH rendendo non disponibili all’assorbimento molti microelementi.
            *La parete cellulare non assolve al semplice compito di “contentore” della singola cellula e di protezione da eventuali agenti patogeni, perchè ci sia “vita” le cellule devono potere scambiare informazioni e sostanze con le altre cellule ed il mondo circostante, la parete della cellula ha quindi questa importantissima funzione di filtro e di raccordo e comunicazione.

            Magnesio Mg (Mg++)
            Ruolo: componente essenziale della clorofilla, interviene negli enzimi per la produzione di grassi, zuccheri e carboidrati e nello sviluppo di frutti e semi.
            Carenza: ingiallimento o arrossamento delle foglie più vecchie (elemento mobile) tra le venature e loro prematura caduta, foglie più sottili del normale e con i bordi che tendono a diventare ondulati.
            Eccesso: interferenza con l’assorbimento del calcio, piccole macchie necrotiche nelle foglie (più vecchie).

            Zolfo S (SO4++)
            Ruolo: è presente negli aminoacidi, enzimi, proteine e vitamine ed ha un ruolo fondamentale nella formazione della clorofilla.
            Carenza: colorazione verde pallido dell’intera pianta con le venature più pallide del resto della lamina fogliare ed ingiallimento delle foglie più vecchie. Rachitismo

            FerroFe (Fe++)
            Ruolo: essenziale per la sintesi della clorofilla, interviene nella crescita della nuova vegetazione.
            Carenza: impallidimento e successivo ingiallimento delle foglie nuove, tranne le venature. In suoli alcalini non è assorbibile dalle piante anche se presente in grandi quantità e bisogna ricorrere a chelati.

            Cloro Cl (Cl-)
            Ruolo: interviene a mantenere l’equilibrio idrico e nella fotosintesi.
            Carenza: appassimento precoce, clorosi.
            Eccesso: fitotossico se supera certi livelli (differenti da specie a specie).

            Manganese Mn (Mn++)
            Ruolo: coinvolto nella respirazione delle piante, nella fotosintesi e nel metabolismo dell’azoto.
            Carenza: stessi sintomi di carenza di ferro nelle foglie giovani, in caso di grave carenza le zone tra le venature possono diventare bianche. In prossimità delle venature possono comparire macchie brune o nere. In suoli neutri o alcalini, vale quanto detto per il ferro.
            Eccesso: in suoli acidi può diventare fitotossico.

            Boro B (BO3—)
            Ruolo: interviene nella formazione delle pareti cellulari, delle membrane e del trasporto degli zuccheri. Influenza tra l’altro la divisione cellulare, la fioritura e fruttificazione.
            Carenza: necrosi degli apici vegetativi (elemento immobile), le foglie si ispessiscono e diventano fragili, i frutti, pallidi, presentano spaccature e punteggiature brune.
            Eccesso: bordi delle foglie (vecchie) con macchie necrotiche, l’eccesso presenta gravi rischi di fitotossicità.

            Zinco Zn (Zn++)
            Ruolo: ha un ruolo attivo nella formazione di carboidrati, proteine e della clorofilla e nell’allungamento dei fusti; componente di molti enzimi.
            Carenza: maculature clorotiche sulle foglie, foglie giovani più piccole, internodi più ravvicinati, bordi fogliari distorti od ondulati; la sua carenza interferisce con l’assorbimento del ferro.
            Eccesso: in suoli acidi la sua presenza può diventare fitotossica.

            Rame Cu (Cu+, Cu++)
            Ruolo: concentrato principalmente nelle radici, interviene nel metabolismo dell’azoto e nella formazione della vitamina A. E’ un componente di molti enzimi.
            Carenza: macchie brune sulle nuove foglie e necrosi degli apici vegetativi.
            Eccesso: fitotossico.

            Molibdeno Mo (MoO4–)
            Ruolo: componente di enzimi che favoriscono l’assorbimento dell’azoto è utilizzato anche dai batteri presenti nei noduli delle radici di alcune piante che fissano l’azoto dell’aria rendendolo disponibile per l’assorbimento.
            Carenza: la sintesi delle proteine è compromessa e la crescita della pianta si blocca. Le foglie impallidiscono, come per la carenza dell’azoto ed i margini fogliari tendono ad incurvarsi.

            Recentemente ai microelementi “essenziali” è stato aggiunto il nichel (Ni+) che ha un ruolo nell’assorbimento dell’azoto e del ferro e nella germinazione dei semi.

            Tutto oscuro? 😉

            Pietro Puccio
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            Temperato subtropicale (Koppen)

            Scritto Da – pietropuccio on 23 Marzo 2007 20:40:43

            Pietro
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            Zona (USDA) 9b
            https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

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              24 Marzo 2007 alle 7:29 - Views: 832 #10657

              caspita Pietro che spiegazione!
              questa è da stampare e rileggere attentamente, grazie 🙂

              pieraPosts: 604
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                24 Marzo 2007 alle 11:29 - Views: 717 #10658

                Ciao Pietro! 🙂

                solo tu potevi darmi molti spunti di riflessione 🙂
                Ora devo leggere, rileggere, interiorizzare, ragionare e poi se ci fosse qualcosa, (sicuramente) posso richiedere a te e anche, come giusto hai fatto notare, a tutta la comunità? 😳

                infinitamente grata, ti ringrazio di cuore per avermi dedicato il tuo tempo e le tue conoscenze! 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

                ciaociao…… piera.
                provincia Bergamo 350 mt.s.l.m.

                NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
                AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.

                lulu
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                  25 Marzo 2007 alle 11:16 - Views: 715 #10659

                  Quando è l’esame??? Io ho poco tempo! Sig!!! 😡
                  Thank!
                  Lulù

                  paolob44Posts: 768
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                    26 Marzo 2007 alle 0:04 - Views: 912 #10660

                    Io sono dell’idea che le piante sappiano perfettamente cosa serve a loro nei vari periodi di vegetazione, basta mettere a loro disposizione il necessario.

                    Io prendo il concime delle caprette nella stalla, lo metto in recipienti con acqua a fermentare alcuni giorni, aggiungo cenere di legna presa da un cumulo esposto alle intemperie dove è ammucchiata da anni.

                    Questa miscela ha tutti gli elementi necessari e nella forma più adatta ad essere assorbiti dalle radici, più una bella palata di composto e il pranzo (per la pianta) è servito!

                    un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                    http://caprettetibetane.splinder.com

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                      23 Febbraio 2008 alle 15:03 - Views: 873 #10661

                      Questa è un argomento molto interessante che si è fermato a metà e che vorrei riprendere, perchè vorrei che si passasse alla fase applicativa.
                      A tal proposito vorrei fare delle domande:
                      – si trovano in commercio concimi organici ed altri di sintesi, quale conviene usare nelle varie circostanze e perchè?
                      – esistono dei concimi che hanno dei correttori acidi per contrastare la durezza dell’acqua da irrigazione; che ne pensate?

                      domy
                      litorale nord roma

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                        21 Marzo 2008 alle 16:04 - Views: 930 #10662

                        ciao
                        non so se puo’ interessare,ma il miglior metodo che usano le piante per assorbire i microelementi e in particolare il fosforo,e’ tramite i specifici funghi simbionti grazie al loro vasto micelio,ed infatti in alcune zone dove viene fatto rimboschimento si usano piante micorizzate,in via sperimentale,pero’ per le piante tropicali si fa veramente complicata trovere il fungo simbionte e fare acclimatare lui e la pianta,troppo fantascientifico forse!

                        saluti

                        41°52′N 13°27′E,443 m.s.l.m
                        precipitazioni intorno ai 800 mm annui

                        record assoluto temperatura minima 1985
                        -19,ma in genere mai sotto i -8

                        giulianaPosts: 616
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                          29 Marzo 2008 alle 8:30 - Views: 951 #10663

                          quote:


                          .. che anche i vegetali potessero avere “allergie”



                          buongiorno Piera, c’è qualcuno che pensa che le piante siano sensibili alle sofferenze fisiche esattamente come gli animali (noi). Leggiti dei racconti di R. Dahl “la macchina dei suoni” è divertentissimo e fa comunque riflettere.
                          ciao
                          giuliana

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                            30 Marzo 2008 alle 9:24 - Views: 953 #10664

                            Sono dell’idea di paolob44, meglio farselo da noi il concime costa meno e da tanto alla salute.
                            Quando piove io raccolgo l’acqua che e ricca d’azoto. Faccio il composto da anni utilizzando tutti gli scarti vegetali foglie scorze. Ecc che poi utilizzo come rinnovo del terriccio.
                            Ci sono nitrati che usano per le culture, che provocano tumori.
                            Avvolte e inevitabile usare i concimi per chi coltiva piante. Tutte le vogliono belle e in salute io sono il primo. Ci sono in commercio fertilizzante che usati, non anno un effetto immediato, ma solo quando serve.
                            Una piccola nota.
                            L’azoto serve per far crescere la pianta.
                            Lo uso prima della semina, aiuta il seme a germogliare prima e crescere velocemente, anche sulle fragole rende i frutti molto grossi. ecc
                            Il fosforo la rinforza e la rende forte contro le malattie.
                            Il potassio migliora la pianta rendendo buoni i frutti.
                            Usando in percentuale in base all’esigenza.
                            peresempio; NPK 20(azoto)10(fosfoto)10(potassio)per una pianta da far cresere. 10-17-20 quando e crescita per migliorala.
                            il rame e lo zolfo, lo uso per fortificare la pianta da molte malattie. Parassiti vegetali, verose, muffa bianca ecc.
                            Il ferro per far fruttificare la pianta prima e abbondante.

                            Scritto Da – mikrotone on 30 Marzo 2008 09:39:43