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  • 8 Novembre 2006 alle 18:21 #647

    ciao a tutti, sono nuovo…e vi dico già che sono sull orlo di una crisi di nervi…
    Faticamente raccolto piante e talee di plumeria da tutte le parti del mondo malesia,messico,stati uniti,australia,thailandia,belgio,germania e posso dire che sostanzialmente e stato un grande insuccesso, le talee, ne sono morte la metà e quelle che si sono salvate secondo me incominciano a marcire ( il tronco nn è bello duro). le piantine stanno perdendo le foglie e poi marciscono in punta, l apocalisse .
    di recente le ho messe in casa perchè arrivato il freddo, da allora hanno poca luce e secondo me in quella stanza di casa mia nn ci sono piu di 12 gradi, secondo voi devo costuire un serra con lampade adeguate e dopare le piante di luce????
    Sono frustrato e se nn trovo una soluzione ….impazzisco
    quindi sono qui pronto ad ascoltare ogni parere.
    Poi ho sentito dire che la plumeria puo essere ricoverata in inverno una volta perse le foglie in un stanza senza luce fino ad aprile.
    alle talee ho cambiato il vaso 2 settimane fa e posso dire che solo una quella australiana ha delle radici degne di essere chiamte tali, le altre sono praticamente inesitenti, gli ormoni radicantio quindi sono un pacco , come possso fare a farle radicare?
    pensate che in una talea ho trovato un lombrico rosa che si era scavto la tana nel tronco, quel verme mi è costato un infarto.lol….
    alla fine ho un sacco di belle piante che mi stanno lasciando.
    ditemi…….

    pietropuccio
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      8 Novembre 2006 alle 18:43 - Views: 659 #9945

      Ciao e benvenuto,
      dovresti specificare la località in cui vivi, per avere una idea del clima. Per quanto riguarda il tuo problema, ti indico genericamente alcuni punti che ritengo importanti, per poi approfondire, con l’aiuto degli altri plumeriofili del forum 🙂 . Con riferimento alle varietà di plumeria rubra:
      1) il periodo migliore per prelevare talee è verso la fine del periodo di riposo, quando ancora non hanno emesso le foglie;
      2) la talea va fatta asciugare per qualche giorno (6-10);
      3) usare substrati estremamente porosi, qundi con una consistente porzione di inerti, quali agriperlite;
      4) la talea va inserita nel substrato per due-tre cm e quindi va tenuta ben ferma con un tutore;
      5) mantenere il substrato appena umido;
      6) le talee a radicare vanno esposte alla massima luce solare;
      7) evitare di tirarle fuori, e comunque strattonarle, le prime radici dopo il “callo” sono estremamente delicate, disturbandole si ferma il processo di radicazione.

      Questo per cominciare, in attesa di altri pareri.
      PS: il lombrico è innocente, ha semplicemente occupato un posto libero 😉

      Pietro Puccio
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      Pietro
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        8 Novembre 2006 alle 18:51 - Views: 748 #9946

        Grazie delle informazioni, non so cosa sia il “callo” al punto 7. Io vivo a milano.
        e sto pensando seriamente di metterle sotto delle luci adeguate visto che nn posso costruire una serra.

        pietropuccio
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          8 Novembre 2006 alle 23:13 - Views: 657 #9947

          quote:


          non so cosa sia il “callo” al punto 7


          Ciao,
          il callo è quel tessuto…. calloso che si forma alla base della talea lungo il taglio. E’ da questo tessuto, e solo da questo, che si formano le radici. In sintesi la radicazione di una talea di plumeria avviene in più fasi. Inizialmente (salvo marciumi) si forma questo tessuto calloso, processo che può durare anche 10-15 settimane; raggiunte le dimensioni finali da questo si sviluppano delle radici sottili, tipo capillari, sono le radici che assorbono i nutrienti dal terreno e iniziano a nutrire la talea che comincia a muovere le foglioline apicali. Susseguentemente vengono emesse radici di calibro più grosso che oltre al normale compito di nutrire stabilizzano la talea nel terreno, contemporaneamente la crescita delle foglie inizia ad assumere il ritmo della pianta adulta. Tutto ciò se la talea è stata messa a radicare intorno ad aprile e quindi (nel nostro emisfero) nelle condizioni climatiche ideali.
          Ribadisco che superato il pericolo di marciumi iniziali, il periodo più delicato è quello dell’emissione delle radici capillari, il loro danneggiamento provoca un arresto del processo e se ciò avviene verso il finire dell’estate può essere in certi casi fatale.
          In sintesi, per quel che è la mia esperienza, le cause di insuccesso sono dovute, a pari merito, a marciume per ristagno d’acqua o comunque per terriccio poco areato, ad eccesso di profondità nel terriccio della talea, il che ci riporta alla situazione precedente, e al danneggiamento dei capillari, da ciò l’importanza, spesso sottovalutata, di tenere ben ferma la talea.
          Quindi regola d’oro, trattare le talee con studiata noncuranza e tenere le mani quanto più lontano possibile (almeno finchè non si è fatta esperienza).

          Per l’immediato futuro, puoi fare delle foto delle talee superstiti? Il fatto che la talea non è dura di per sé non è brutto indice, l’importante è che la base non sia marcia ed accertarsene non è difficile (se è marcia, il colore del fusto sotto la ‘pellicola’ esterna è nero). Infine attualmente come sono sistemate (vasi singoli o altro, loro dimensione, composizione del terreno…).

          Pietro Puccio
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          pietropuccio
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            9 Novembre 2006 alle 7:14 - Views: 661 #9948

            quote:


            Io ti ho già risposto “dall’altra parte”…
            In effetti Pietro ti ha ribadito quanto ti è già stato detto….


            Se non è un segreto, dove? Sono sempre interessato ai ‘luoghi’ dove si parla di plumerie. 🙂

            Pietro Puccio
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            lulu
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              11 Novembre 2006 alle 8:10 - Views: 626 #9949

              Ciao Alarico,
              penso che Pietro, ‘esperto di Plumerie, ti abbia già detto l’essenziale, adesso sei tu che devi raccontarci dall’inizio cosa fai una volta chehai in mano una talea di Plumeria. Come in tutte le cose a lieto fine è l’inizio che è importante.
              Io non so se sei passato dal mio sito o se sei arrivato direttamente nel Forum, ma inserisco lo stesso il link con le foto dei vari passaggi, che poi è quello che ti ha scritto Pietro Puccio.
              http://www.tropicamente.it/home/catalogo/cata/o-p-q/Moltiplicazione_Plumeria_da_talea.zip.

              Non so se così si riesce a vederlo. Devo provare, altrimenti lo rifarò.
              Ciao

              Lulù

              pietropuccio
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                11 Novembre 2006 alle 8:41 - Views: 663 #9950

                Scusami Lucia e scusate tutti, mi ero dimenticato (imperdonabile!) di questa utilissima presentazione di Lucia sul taleaggio delle plumerie.
                Per il link occorre togliere il punto finale dopo zip, ad ogni modo è questo:

                http://www.tropicamente.it/home/catalogo/cata/o-p-q/Moltiplicazione_Plumeria_da_talea.zip

                Pietro Puccio
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                Scritto Da – pietropuccio on 11 Novembre 2006 08:42:15

                Pietro
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                paolob44Posts: 768
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                  11 Novembre 2006 alle 19:49 - Views: 935 #9951

                  Mi interesserebbe avere alcune notizie sulle plumerie; a dire il vero sono più interessato alle piante dai frutti commestibili (da buon ligure…) ma anche una pianta che faccia bei fiori profumati da mettere davanti al mio chalet non dispiacerebbe…

                  Le domande: durata e periodo della fioritura, perdita o meno delle foglie in inverno, dimensioni della pianta.

                  Premetto che il clima è temperato, le minime difficilmente scendono sotto lo zero, aloe e cactus vivono tranquillamente all’aperto (sempre che non si ripeta l’inverno 1985 👿 👿 )

                  Paolo

                  un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
                  http://caprettetibetane.splinder.com

                  pietropuccio
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                    11 Novembre 2006 alle 20:25 - Views: 654 #9952

                    Ciao Paolo,
                    benvenuto (e complimenti per il blog). Le risposte alle notizie che chiedi le puoi già trovare nel sito di Lucia, e precisamente qui:
                    http://www.tropicamente.it/home/catalogo/cata/o-p-q/Plumeria_coltivazione.zip

                    naturalmente riguardo alla possibilità di coltivazione all’aperto sarebbe auspicabile l’intervento di tuoi conterranei che hanno fatto prove in tal senso. Posso dirti che in Sicilia, lungo le coste è coltivabile in piena terra, ma è pur sempre una pianta ai limiti, climaticamente parlando. Può sopportare rare puntate appena sotto lo zero per brevissimo tempo e completamente asciutta (e con possibile daneggiamento apicale). Occorrerebbe quindi conoscere meglio le condizioni climatiche ed eventualmente individuare un posto riparato, rigorosamente esposto a sud, protetto dall’alto dalla pioggia e dall’umidità in cui tentare. Ad ogni modo le plumerie si possono coltivare benissimo in vaso, riparandole in inverno in un locale asciutto dove le temperature non scendano mai (orientativamente) sotto i +10 / +12°C (ma più è certamente meglio). Tieni presente che forse la collezione più ricca di plumerie in Italia è sulle colline bolognesi, in inverno in serra riscaldata ed in estate all’aperto con fioriture spettacolari.

                    Pietro Puccio
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                    paolob44Posts: 768
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                      11 Novembre 2006 alle 21:34 - Views: 930 #9953

                      Grazie delle info, caro Pietro.

                      Come avrai visto dal blog non ci dovrebbero essere problemi a coltivare la plumeria, peccato però che perda le foglie in inverno, io pensavo ad un fogliame decorativo anche in inverno. Ora ho una pianta di cui non conosco il nome, ma viene coltivata come pianta da appartamento, ha belle foglie ma niente fiori… 😡 😡

                      Ho letto il link, eventualmente consigliami tu una varietà più resistente, tieni presente che da qualche anno di gelo non se ne parla, da quando ho fatto il laghetto per i pesci rossi non ho mai visto ghiaccio se non un velo lo scorso inverno.

                      Sperando che questo magnifico autunno, con una fioritura di rose mai vista, non ci venga fatto pagare da un inverno da Siberia!

                      Questa è la mia preferita, Black Baccarà, è la prima che vedo al mattino, l’ho piantata proprio fuori della porta.

                      Paolo

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                        12 Novembre 2006 alle 9:59 - Views: 616 #9954

                        Per il link occorre togliere il punto finale dopo zip, ad ogni modo è questo:
                        Grazie Pietro. Ah, dovevo togliere il punto, allora perchè facendo copia sul collegamento lo mette!!! Birichino!!
                        http://www.tropicamente.it/home/catalogo/cata/o-p-q/Moltiplicazione_Plumeria_da_talea.zip

                        Lulù

                        pietropuccio
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                          12 Novembre 2006 alle 10:03 - Views: 660 #9955

                          Ciao Paolo,
                          con piante marginali, climaticamente parlando, le previsioni sono molto difficili dato che entrano in gioco diversi parametri, non soltanto le minime assolute, la risposta definitiva in questo caso la da la prova sul campo. Io proverei con una pianta in vaso, nella posizione più riparata, in modo da poterla ritirare in caso di necessità. Tra le varietà di Plumeria rubra (le altre specie, obtusa e pudica sono difficili o impossibili da mantenere fuori anche a Palermo) quella che fino ad ora è risultata insuperabile per resistenza e produzione di fiori è la ‘Aztec gold’.

                          Pietro Puccio
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                          Temperato subtropicale (Koppen)

                          Pietro
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