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Nel 2002, insieme ai semi da me richiesti, mi vennero inviati semi della P. suberosa in omaggio; conoscevo poco la specie e, quindi, ho messo da parte la bustina e ne ho dimenticato l’esistenza sino ai primi mesi di quest’anno, in occasione di un inventario dei miei semi residuati. Solo per ridurre l’archivio, li ho messi in acqua tiepida per due giorni e, dopo, li ho seminati, convinto che non avrei ricavato alcunchè ! Qualche tempo dopo, invece, un seme è germogliato ; in breve tempo la piantina è cresciuta
Il risultato insperato ha destato il mio interesse per una specie che non avrei mai immaginato potesse fare parte della mia piccola collezione! Ho quindi fatto ricerche per capire che cosa avessi per le mani e ho cominciato ad apprezzare questa particolare specie , che, pur non essendo particolarmente appariscente, ha delle caratteristiche che la rendono interessante.
La suberosa appartiene al sottogenere Decaloba, supersection Cieca. E’ originaria dell’America meridionale e centrale e della Nuova Caledonia.
Il fusto, esile, alla base assume un aspetto simile al sughero (da cui il nome ).
La pianta ha avuto assegnato numerosissimi sinonimi a causa della estrema variabilità delle foglie (forma e taglia) anche sullo stesso esemplare , che la fanno ritenere, erroneamente, un’ altra varietà! Alcuni studiosi ipotizzano che questo variare sia una specie di difesa naturale contro gli insetti, tendente a non fare riconoscere la pianta .
Il fiore, modesto, molto piccolo (da 1 a 3 cm. ), è privo di petali , cosi’ come in tutte le specie appartenenti alla suprsection Cieca (coriacea, xiikzodz, viridiflora,….); i sepali sono di colore giallo verde.
Il frutto, globoso, ha le dimensioni di un pisello ; a maturazione assume un colore porpora scuro.
La temperatura minima: 4.5°C.
Inserisco, ora, altre foto dalle cui date potete rilevare la rapida crescita e, ancor di più la pronta fioritura della piantina, germinata ai primi di maggio.
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