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  • 14 Marzo 2012 alle 18:49 #5427

    Durante il gelo di Gennaio 2012 ho registrato una minima assoluta di – 14.6 °C, eppure su un centinaio di palme in piena terra solo tre specie hanno subito dei danni nella mia casa cremasca (una pianta piccolissima alta 20 cm di Trithrinax acanthocoma è letteralmente bruciata così come una Livistona australis alta 40 cm – ma si sapeva; molte Chamaerops humilis comuni hanno diverse foglie bruciate ma stanno già emettendo nuove foglie alla base e forse presto anche dal fusto principale). In ogni caso sono più che felice perchè il resto delle palme è illeso (ormai registro diversi pomeriggi con temperature superiori ai 20°C sotto il sole), vi posto alcune foto dei miei esemplari preferiti, ma potrei scattarne molte altre (Palme protette mediante capanne in tnt con due fori opposti per la circolazione dell’aria; cavetti riscaldanti utilizzati solo per le Butia odorata, arrololati su tronco e foglie centrali).

    Jubaea chilensis:

    Butia odorata:

    Altra Butia odorata:

    Brahea armata:

    Brahea armata var. Clara:

    C. humilis var. cerifera:

    Brahea armata più piccola:

    Una delle tre Jubaea più piccole:

    T. campestris (mai vista una palma con le foglie più spesse e coriacee, indizio di eccezionale resistenza)

    Scritto Da – Stefano Barone il 14 Marzo 2012alle ore 18:59:28

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      14 Marzo 2012 alle 19:16 - Views: 735 #49781

      considerate le tue temperature sei stato “graziato” e fortunato.
      complimeti 😉

      Stefano BaronePosts: 53
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        14 Marzo 2012 alle 19:36 - Views: 762 #49782

        quote:


        considerate le tue temperature sei stato “graziato” e fortunato.
        complimeti 😉

        Mille grazie!
        In effetti… In ogni caso ritengo che le palme abbiano reagito bene grazie alle coperture, alla pacciamatura e soprattutto alle frequenti irrigazioni e regolari concimazioni effettuate durante il periodo estivo. E’ noto come palme curate poco crescano meno velocemente e siano meno robuste di altre seguite amorevolmente.


        Scritto Da – Stefano Barone on 14 Marzo 2012 19:38:02

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          14 Marzo 2012 alle 20:24 - Views: 735 #49783

          confermo! 😉

          juglans
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            15 Marzo 2012 alle 7:46 - Views: 764 #49784

            Complimenti hanno proprio superato bene il freddo. Una domanda: la cerifera é forse in una zona piú riparata rispetto alle chamaerops comuni?

            Ciao

            Enrico

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              15 Marzo 2012 alle 8:03 - Views: 793 #49785

              quote:


              Complimenti hanno proprio superato bene il freddo. Una domanda: la cerifera é forse in una zona piú riparata rispetto alle chamaerops comuni?

              Ciao

              Enrico


              Ciao Enrico, la cerifera nella foto è in zona super-riparata accanto ad un muro a Sud, tuttavia ne ho almeno altre cinque in piena terra in mezzo al giardino e di diverse provenienze, che sono state protette con capanna in tnt e non hanno nemmeno un briciolo di bruciatura. Confermo la straordinaria resistenza delle cerifera rispetto alla più delicata forma comune.

              ffeeddee
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                16 Marzo 2012 alle 14:32 - Views: 526 #49786

                Mi piacciono soprattutto la t. Campestris, la c.h. Cerifera e la b. Clara, sabal non ne hai?
                Ps
                Certo coprire e scoprire 100 palme è un bel lavoro!

                Federico

                Ravenna
                Zona climatica 8a/8b (USDA)
                Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)

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                  16 Marzo 2012 alle 15:24 - Views: 792 #49787

                  quote:


                  Mi piacciono soprattutto la t. Campestris, la c.h. Cerifera e la b. Clara, sabal non ne hai?
                  Ps
                  Certo coprire e scoprire 100 palme è un bel lavoro!

                  Federico

                  Ravenna
                  Zona climatica 8a/8b (USDA)
                  Csa: Clima temperato umido con estate asciutta molto calda (Köppen)


                  Ciao Federico, si ho diversi Sabal, ma sono tutti piccoli ad accezione di un Sabal sp. (minor?) che ho già postato lo scorso anno in questo forum e che ha le foglie molto grandi e coriacee. Sì, coprire e scoprire tutte le palme è un gran lavoro, ma sono un tipo abbastanza attivo (palestra, yoga, bici, nuoto) e insieme alla cura delle bestiacce questa attività fa parte della mia vita movimentata, certo che è un pò noioso creare un campo di indiani nel giardino. In ogni caso le specie più resistenti non verranno più coperte non appena cresceranno ancora un pò.