-
Open
-
Sembrerebbe che di questa palma semi o seedling siano quasi introvabili.
Potete smentire 😉 ?
Mi interesserebbe coltivarla per via della sua spiccata esigenza di temperature estive non eccessive e per la moderata resistenza alle basse temperature.
Sembra che il clima irlandese vada bene per questa specie.Gli unici esemplari che,per quanto mi risulta,crescono in Europa,sono coltivati in Irlanda.
I semi sono molto ricercati ed assai raramente disponibili su internet.Tra l’altro la specie è dioica per cui serve un esemplare maschile ed uno femminile per produrre semi validi.
Con Pietro tentammo in passato di far germinare pochissimi semi portati dal Cile da una comune amica.Le piantine morirono purtroppo molto presto. Saluti,
Sergio
forse, prima o poi, qualche impavido vivaista metterà a disposizione nel proprio listino i semi di questa pianta oppure…potremmo fare una bella spedizione in Irlanda 😉
La zona di diffusione di questa specie qual è??
E’ piuttosto ristretta perchè si tratta dell’isola di Juan Fernandez o,per dirla in inglese,l’isola di Robinson Crusoe,nell’Oceano Pacifico molto al largo del Cile,dove la specie è quasi estinta per la presenza delle capre ivi introdotte.Queste ultime mangiano le giovani piantine impedendo la regolare riproduzione di questa specie.Circa 30 anni fa erono rimasti solo pochissimi esemplari adulti che oggi potrebbero anche essere scomparsi. Saluti,
Sergio.
Ci credo che i semi sono introvabili 😡
Si trovano le palme in vendita ma non sopportano temperature oltre i 25-28 C
Un altro clima che pare adatto è quello di S. francisco in california e pare anche alcune zone del Portogallo a clima oceanico
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Nella mia zona, le serate invernali sono sempre abbastanza fresche. Le potrei collocare sotto dei pini molto alti.
Conosci qualche venditore? In caso contattami privatamente 🙂
volevo dire “le serate estive”…
qui puoi leggere alcune esperienze (in inglese eventualmente puoi usare il traduttore di google)
http://www.palmtalk.org/forum/index.php?showtopic=24474
si trovano di solito in vivai inglesi e irlandesi (oltre che cileni), costano parecchio
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
se ricordo bene ,anche quando il clima dovrebbe essere ideale come a san francisco non sempre è possibile coltivarla , Darold Petty una volta mi ha detto che a lui era morta.un sito inglese fino a poco tempo fà vendeva questa specie
giuseppe
Credo di aver contattato il sito inglese a cui ti riferisci….non sono più disponibili!!
Trovare semi fertili è difficile quindi forse per l’anno prossimo saranno disponibili nuovi seedling…
Il clima dell’irlanda è troppo diverso da quello di Ragusa, prova invece la dypsis decipiens, palma montana che resiste a qualche grado sotto zero, molto bella, va messa subito in terra
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Sì certo, lo so che diverso e infatti non ho intenzione di disperarmi per trovare qualche seme di juania!! Intanto mi informo, poi se i costi non sono proibitivi un pensierino lo faccio 🙂
quote:
prova invece la dypsis decipiens, palma montana che resiste a qualche grado sotto zero, molto bella, va messa subito in terra
FedericoRavenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
provata molte volte sia con semi che con piante ,sempre morta.
ho deciso di non provarla mai più
giuseppe
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
da quello che so anche dypsis baronii e ravenea glauca non reagiscono male al freddo…
quote:
da quello che so anche dypsis baronii e ravenea glauca non reagiscono male al freddo…
ravenea glauca ok anche se super lentissima,dypsis baronii un altro fallimento
giuseppe
Rafa,ho dimenticato di inserire la Ravenea glauca tra le palme che hanno resistito a -7°C.
Sergio
Ok. Ti ho mandato un messaggio privato chidednoti invece come si sono comportati: phoenix rupicola, pusilla (ce l’avevi vero?!), chambeyronia, parajubaea…
Grazie 😀
Per ciò che riguarda la coltivazione di Dypsis decipiens,le delusioni sono state parecchie anche per me.In estate dopo un certo numero di innaffiature la palma diventa sempre più giallastra e muore.Il comportamento è simile a quello dei Ceroxylon o,se vogliamo, a quello delle camelie quando il terriccio diventa sempre meno acido.Saluti,
Sergio.
Rafa,nella tua e-mail purtroppo non c’è il testo.Ti rispondo comunque nel Forum perchè l’informazione potrebbe interessare anche a qulcun altro. A -7°C:
– Phoenix rupicola – leggere bruciature solo sulle foglie esterne.
– Phoenix pusilla – bruciature molto pesanti,è rimasta solo con le due foglie verdi che stavano uscendo.Durante l’estate si è ripresa molto bene ed ora ha una chioma normale.
– Chambeyronia macrocarpa – defunta,anche questa l’avevo dimenticata.
– Parajubaea cocoides – pesanti bruciature,ripresa faticosa durante l’estate.
– Parajubaea torallyi – intatta.
– Parajubaea sunkha – leggere bruciature.
– Parajubaea torallyi var. microcarpa – bruciature più evidenti di quelle della sunkha.
Saluti,
Sergio
Grazie come sempre di queste preziose informazioni 😀
quote:
In estate dopo un certo numero di innaffiature la palma diventa sempre più giallastra e muore.
Sergio.
Sergio a me quest’estate ne sono morte 4 di Dypsis decipiens ,ne avevo data anche una a un amico di questo forum e mi sembra che anche a lui è morta
per la Parajubaea cocoides anche da me è al limite, anche questa non voglio più riprovarla
giuseppe
Io provo con dypsis decipiens perchè avrei una bella zona in semi-ombra dove metterla, sotto dei pini (quindi il terreno sarebbe leggermente acidificato, infatti è ricoperto da uno strato consistente di aghi).
Sergio oltre ai -7 hai avuto anche neve? La mia p. Torallyi microcarpa era protetta da neve e pioggia e non ha avuto nessun segno con -7 di notte e -3 di giorno e -5 la notte dopo e 0 di giorno (all’aeroporto ha fatto -11)
Non ho ancora provato se la neve la danneggia
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Anch`io avrei da chiedere un`informazione a Sergio: che età e che dimensioni hanno le tue parajubaea?
Ciao
Enrico
Federico,c’è stata anche un po’ di neve.Per ciò che riguarda il genere Parajubaea,la cocoides è risultata la più delicata al freddo mentre la torallyi la più resistente,non ha avuto neanche una piccola bruciatura. Sunkha e microcarpa stanno nel mezzo.Ovviamente la mia è solo un’esperienza personale e non una legge di comportamento. Nell’ambito di una stessa specie possono esistere esemplari un po’ più resistenti ed altri un po’ meno.
Enrico,la cocoides è la più vecchia,ha tra 16 e 20 anni ed ha un bulbo di base di una certa dimensione.Credo che abbia resistito per questo.La torallyi è più giovane, avrà una decina d’anni, mentre sunkha e microcarpa non più di 7/8.
Sergio
quote:
Il clima dell’irlanda è troppo diverso da quello di Ragusa, prova invece la dypsis decipiens, palma montana che resiste a qualche grado sotto zero, molto bella, va messa subito in terraFederico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Ma poi la decipens”scoppia”in estate!!!
Devi essere connesso per rispondere a questo argomento