-
Open
-
Salve a tutti,
vorrei proporvi alcune immagini delle mie wodyetia bifurcata. La più grande è in giardino da 3 anni, le altre due rispettivamente da 2 e 1 anno. Fatto curioso è che quella che era la più piccola di tutte (nella coppia, quella a destra) ha praticamente superato la compagna nel giro di pochi mesi.
Resistenti al vento, sono state “testate” fino a temperature minime di 2-3 gradi, raggiunti sporadicamente durante le notti più fredde.
Una specie che a mio avviso potrebbe essere maggiormente diffusa nelle zone costiere della Sicilia.
Saluti,
Giuseppe
Zona (USDA)
Sicilia costiera occidentale
Attachments:
You must be logged in to view attached files.
- Questa risposta è stata modificata 2 anni, 8 mesi fa da southern sicily.
Ciao e benvenuto,
complimenti per le piante e per la scelta, concordo che dovrebbero essere più diffuse, ma la difficoltà è trovarle, molti vivaisti non hanno investito più in palme, sia per la crisi economica, che dura ormai da molti anni, che per la minore richiesta dovuta al punteruolo rosso. Ho una pianta in piena terra da 9 anni ch si comporta altrettanto bene. Non è strano che la più piccola sia quella cresciuta di più, in genere più sono grandi più hanno bisogno di tempo per adattarsi, per le specie che hanno gli “anelli”, si dovrebbe evitare di acquistare piante adulte in cui questi sono visibili, ma quelle in cui il fusto non ha iniziato ad allungarsi.
Se non sono indiscreto, in che zona hai il giardino e se stai sperimentando altre specie.
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Grazie per il suo gentile commento e per il consiglio.
Il giardino si trova nelle vicinanze dell’aeroporto di Birgi, a 2 km in linea d’aria dal mare. La zona a mio avviso si presta molto alla coltivazione di specie tropicali, a patto però di trovare dei punti non troppo esposti ai venti, soprattutto quelli invernali, essendo qui infatti un’area particolarmente ventosa tutto l’anno.
In giardino ho anche altre specie, come Roystonea regia, Bismarckia nobilis, diverse archontophoenix ed altre specie molto più comuni, per quanto riguarda le palme. Nel complesso sono tutti esemplari abbastanza giovani ma che comunque sembrano essersi discretamente adattati. L’ultima arrivata è una Hyophorbe verschaffeltii ma è al suo primo inverno, per cui la sua resistenza è ancora da valutare.
Cambiando genere ho un esemplare di papaya ormai alto 4 metri e da un paio di anni sto provando anche con una Delonix regia.
Sicuramente in futuro creerò delle discussioni ad hoc per ciascuna di queste specie.
Saluti,
Giuseppe
Zona 9b (USDA)
Sicilia costiera occidentale
Ciao Pino,
Belle piante! Devo dire che alla Wodyetia preferisco la cugina Normanbya (con cui ancora non ho avuto successo), ma nulla toglie che diano un tocco tropicale non indifferente.
non so come potrebbe comportarsi la Hyophorbe, io quest’anno sto provando due H. Indica Red in esterno e se sopravvivono farò un thread apposito.
Pietro un paio d’anni fa credo ne abbia lasciata una grandicella in esterno in piena terra ma non ricordo se poi è sopravvissuta…
p.s. Riguardo il fare un thread, cerca prima se non ci sia un’altra discussione sulla pianta che vorresti postare, così è più comodo per chi vuole informarsi…
Salve a tutti, vorrei proporvi alcune immagini delle mie wodyetia bifurcata. La più grande è in giardino da 3 anni, le altre due rispettivamente da 2 e 1 anno. Fatto curioso è che quella che era la più piccola di tutte (nella coppia, quella a destra) ha praticamente superato la compagna nel giro di pochi mesi. Resistenti al vento, sono state “testate” fino a temperature minime di 2-3 gradi, raggiunti sporadicamente durante le notti più fredde. Una specie che a mio avviso potrebbe essere maggiormente diffusa nelle zone costiere della Sicilia. Saluti, Giuseppe Zona (USDA) Sicilia costiera occidentale
Ciao Pino e benvenuto.
Intanto ti faccio i complimenti anch’io per le tue Wodyetia bifurcata.
Mi sono innamorato di questa specie anni fa quando, per scherzo, acquistai dei semi su internet e nacquero le prime piantine.
Confermo la discreta facilità di coltivazione. Le mie, pur essendo piccole (20-30 cm), non hanno mai avuto problemi durante gli inverni rigidi degli ultimi anni tenute all’esterno seppur al riparo. Io vivo a Pozzallo (RG), sempre nei pressi del mare. 🙂
Se spulci il forum troverai un thread sulla Germinazione dei semi e un altro proprio dedicato a questa specie in cui dovrebbero ancora apparire alcune mie foto. 😉
Grazie per il suo gentile commento e per il consiglio. Il giardino si trova nelle vicinanze dell’aeroporto di Birgi, a 2 km in linea d’aria dal mare. La zona a mio avviso si presta molto alla coltivazione di specie tropicali, a patto però di trovare dei punti non troppo esposti ai venti, soprattutto quelli invernali, essendo qui infatti un’area particolarmente ventosa tutto l’anno. In giardino ho anche altre specie, come Roystonea regia, Bismarckia nobilis, diverse archontophoenix ed altre specie molto più comuni, per quanto riguarda le palme. Nel complesso sono tutti esemplari abbastanza giovani ma che comunque sembrano essersi discretamente adattati. L’ultima arrivata è una Hyophorbe verschaffeltii ma è al suo primo inverno, per cui la sua resistenza è ancora da valutare. Cambiando genere ho un esemplare di papaya ormai alto 4 metri e da un paio di anni sto provando anche con una Delonix regia. Sicuramente in futuro creerò delle discussioni ad hoc per ciascuna di queste specie. Saluti, Giuseppe Zona 9b (USDA) Sicilia costiera occidentale
Sono pienamente d’accordo con te nell’auspicare che questa splendida specie (ma anche altre) possa prendere sempre più piede in Sicilia.
Finora in Sicilia l’esemplare più grande di Wodyieta b. l’ho visto all’interno del “Parco delle Kentie” di Riposto (CT). Anche per essi ho fatto un bel reportage che troverai in questo forum.
Complimenti anche per le Roystonea regia (adesso vogliamo vedere le foto :D) e le altre. Le Roystonea r. cominciano lentamente ad essere diffuse qui nel ragusano, almeno stando a chi le produce (in vivaista di Scoglitti).
Sarebbe bello se postassi altre foto delle tue piante. 😉
Ciao.
Grazie per il benvenuto, sicuramente andrò a spulciare tra i vari thread del forum 🙂
In questi giorni posterò anche le foto delle roystonee.
Saluti,
Giuseppe
Zona 9b (USDA)
Sicilia costiera occidentale
Come dicevo, ecco le mie nate da seme in anni diversi alcuni anni fa (vaso a sx e vaso a dx), in stato di quasi semi-abbandono e sempre tenute all’esterno:
Attachments:
You must be logged in to view attached files.Decisamente abbandonate, se non ricordo male dovrebbero avere intorno ai quattro anni d’età.
Perché non le metti in piena terra e le concimi con un fertilizzante a lenta cessione?
vuoi fare uno scambio? Ma al momento posso solo darti una chamaedorea plumosa o un’aiphanes minima che ho in abbondanza; le altre sono figlie uniche o in due. Se sopravvivono all’inverno, anche un’arenga hookeriana.
Ciao hans.
Faccio mea culpa, ma fino a un certo punto. Le ho trascurate molto, lo ammetto; ma prometto che quest’estate “risorgeranno” 😀
Sì, alcune hanno 4 anni, altre forse anche 6. E paradossalmente quelle più giovani sono leggermente più grandi.
Grazie per le proposte di scambio, ci penserò su e in caso ti faccio sapere 😉 Nel frattempo se vuoi postare qualche foto….
@hans.thomas
La aiphanes minima resiste all’esterno? potrei farci un pensierino in effetti…
@southernsicily
All’esterno si, ma soffre moltissimo il vento e la mancanza d’acqua… sto perdendo quella che lo scorso anno ho messo in piena terra perché è in un punto in cui troppo tardi mi sono accorto che gli irrigatori non arrivavano. Recupera velocemente, ma rischi di non avere un bello spettacolo ogni primavera.
Le altre vanno tutte bene e sono in esterno da un paio d’anni…
delete
Wodyetia bifurcata presso il “Parco delle Kentie” di Riposto (CT)
Grazie per la foto, dovrebbe essere tra i più grandi esemplari della Sicilia
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao a tutti.
Credo che le mie Wodyetia b. siano ricoperte da “afidi” (le virgolette perché non ho la certezza che lo siano). Ci sono tantissimi puntini neri che però sono rimovibili grattandoli con le unghie.
Li ho puliti con una vecchia spugna utilizzando anche dell’aceto di vino bianco (questo avevo a casa). Ho fatto bene?
Oltre a ciò, adesso li ho messi in una posizione decisamente più soleggiata.
Ciao,
potrebbe trattarsi semplicemente delle microscopiche scaglie nerastre che naturalmente sono presenti su picciolo e parte superiore della guaina fogliare.
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao Southern Sicily,
come dice Pietro, potrebbe trattarsi delle scagliette naturalmente presenti in questa specie.
Allego una foto del dettaglio della mia con cui puoi fare un confronto.
Giuseppe
Zona 9b (USDA)
Sicilia costiera occidentale
Attachments:
You must be logged in to view attached files.Grazie Pietro e Pino. Non l’avrei mai detto sinceramente…
Devi essere connesso per rispondere a questo argomento