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  • 29 Ottobre 2009 alle 16:13 #4887

    Guardando le foto di T. fortunei postate da Caio, mi è venuto in mente di spendere qualche parola su questa specie. Come si sa, si tratta di una palma molto resistente al freddo e notevolmente diffusa in Italia, così diffusa che quando la incontriamo probabilmente non la degniamo nemmeno di uno sguardo.Invece evidenzia un comportamento così strano e particolare per cui penso che valga la pena di spendere qualche parola.
    Intanto possiamo definire la specie soprattutto dioica cioè fiori maschili e fiori femminili sono portati da piante diverse.Tuttavia con il passare degli anni il fortunei diventa sempre più spesso poligamo-dioico,cioè sia gli esemplari maschi che femmine producono anche fiori ermafroditi che sono autoimpollinanti.Quindi quando vediamo un fortunei adulto con dei frutti già formati nell’infiorescenza, non è detto che sia necessariamente un esemplare femmina perchè potrebbe essere un maschio che ha prodotto dei fiori ermafroditi che hanno dato luogo a frutti regolari.Esaminiamo il comportamento singolarmente sia del maschio che della femmina.
    MASCHIO.
    Se l’infiorescenza ha prodotto solo fiori maschili, subito dopo la fioritura l’infiorescenza stessa si secca rapidamente.
    Se ha prodotto fiori maschili e alcuni fiori ermafroditi, l’evoluzione dell’infiorescenza dipende dal numero di questi ultimi:se sono pochi (ritengo meno di 10)l’infiorescenza si secca ugualmente subito. Se sono un buon numero, allora l’infiorescenza continua a mantenersi viva fino a che i frutti derivanti dai fiori ermafroditi non siano maturi.Nel primo caso i pochi frutti non sono in grado di fornire all’infiorescenza una certa sostanza in quantità tale da mantenerla in vita. Nel secondo si.
    FEMMINA.
    Se l’infiorescenza ha prodotto solo fiori femminili,dopo la fioritura questi cadono e l’infiorescenza si secca subito.
    Se ha prodotto fiori femminili e fiori ermafroditi,bisogna vedere, come sopra, se questi ultimi sono pochi o tanti. Il comportamento è comunque diverso dal caso maschile. Se sono pochi (anche uno solo è sufficiente),gli altri fiori femminili non cadono ma sviluppano fino ad un certo livello le tre carpelle invece di una sola (il numero tre ed i suoi multipli sono ricorrenti nel mondo delle palme) formando i cosiddetti “falsi frutti” che rimangono vivi fino a che i pochi frutti derivanti dai fiori ermafroditi sono maturi. In questo caso sia i falsi frutti che i pochi frutti veri forniscono all’infiorescenza la sostanza per tenerla in vita.
    Se i fiori ermafroditi sono molti, allora sia i fiori femminili che i falsi frutti eventualmente formatisi si seccano e cadono molto presto. I molti frutti veri sono sufficienti per tenere in vita l’infiorescenza.

    A Montopoli Sabina coltivo due esemplari di T. fortunei nainital,sono purtroppo entrambe femmine e hanno fiorito già alcune volte. Quest’anno una delle due femmine ha prodotto pochissimi fiori emafroditi, uno per infiorescenza.
    Nella foto seguente vediamo l’unico frutto vero, a sinistra e tanti falsi frutti.

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    SergioPosts: 671
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      29 Ottobre 2009 alle 16:16 - Views: 600 #43291

      Un’altra infiorescenza della stessa pianta. Anch’essa mostra, a sinistra,un solo frutto vero e molti falsi frutti.

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      SergioPosts: 671
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        29 Ottobre 2009 alle 16:19 - Views: 608 #43292

        Questa foto, presa più da vicino, mostra meglio l’unico frutto vero dell’infiorescenza precedente.

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        delli paoli giuseppePosts: 1139
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          29 Ottobre 2009 alle 18:02 - Views: 524 #43293

          sergio come sempre ci sei di grande aiuto.

          giuseppe

          CaioPosts: 1336
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            29 Ottobre 2009 alle 18:02 - Views: 510 #43294

            Ciao Sergio, io purtoppo nel post precedente ho inserito delle foto orrende, fatte con un telefonino.
            La differenza con i frutti che hai mostrato e quelli che ho cercato di fotografare sono nei colori e nelle forme, infatti il giallo dei semi di “Frascati” sono di un giallo molto piu’ intenso, e tutte con le ramificazioni piene di datteri a forma di uovo.
            La caratterizzazione che tu hai mostrato la rilevo qui nei mie T. Fortunei, l’unica differenza e che a maturazione diventano di un blu scuro molto intenso, che quasi si confonde con il color nero.
            Grazie di nuovo, saluti.
            Claudio.

            ffeeddee
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              29 Ottobre 2009 alle 22:10 - Views: 489 #43295

              questa è una femmina un po’ lontana dai maschi, é la sua prima fioritura, è alta sui 3 m e le foglie sono ancora verdi a partire da mezzo metro di altezza. La pianta è in ombra nella bella stagione e al sole d’inverno, quando gli alberi vicini perdono le foglie

              Federico

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              edoPosts: 47
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                30 Ottobre 2009 alle 7:32 - Views: 736 #43296

                Lunedì ,al parco di Nervi, mi hanno incuriosito i semi di un trachicarpus : erano piuttosto strani!
                Leggendo questo post forse ho scoperto il perche’:esaminando la foto ho notato che im mezzo ai semi più piccoli ve ne sono alcuni normali. E’ un maschio che ha prodotto fiori ermafroditi? (nelle vicinanze sono presenti altri trachicarpus).
                Saluti (e grazie per tutte queste informazioni minuziose e dettagliate sempre interessanti: qui ogni giorno si impara qualcosa!
                )

                Edo

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                SergioPosts: 671
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                  30 Ottobre 2009 alle 8:43 - Views: 608 #43297

                  Federico ed Edo,gli esemplari nelle vostre foto sono “femmine”, probabilmente lontane da qualche maschio, perchè non sono state impollinate da quest’ultimo in quanto altrimenti avremmo visto l’infiorescenza piena di frutti veri.Vediamo invece le infiorescenze piene di falsi frutti(le tre carpelle del fiore sviluppate tutte e tre fino ad un certo punto e basta) che sono determinati solo dai fiori femminili non impollinati.Quando vediamo infiorescenze come quelle nelle foto piene di falsi frutti sappiamo subito sicuramente che:
                  – si tratta di un esemplare femmina (i fiori maschili hanno l’ovario con le tre carpelle atrofizzato).
                  – Nascosto tra i falsi frutti c’è almeno uno o pochi frutti veri in accrescimento che derivano da fiori ermafroditi prodotti sull’infiorescenza insieme a quelli femminili.Infatti se non ci fosse nessun frutto vero e quindi nessun fiore impollinato,l’infiorescenza femminile non svilupperebbe i falsi frutti ma i fiori femminili si seccherebbero subito insieme all’infiorescenza.La formazione dei falsi frutti a partire dai fiori femminili non impollinati, avviene solo per tenere in vita l’infiorescenza cosicchè possano giungere a maturazione i pochi (può essercene anche uno solo) frutti veri prodotti da fiori ermafroditi.
                  Gli esemplari maschi non possono mai avere falsi frutti sull’infiorescenza perchè,come ho già detto,nel fiore maschile la parte femminile (ovario-tre carpelle) è abortita.

                  Saluti,Sergio.

                  P.S.
                  Edo,sinceri complimenti per le tue osservazioni!

                  costieroPosts: 945
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                    30 Ottobre 2009 alle 10:14 - Views: 559 #43298

                    a Roma ce n’e’ un bel vialetto a villa Celimontana.
                    ma alle volte le piantano in riva al mare, per fare “esotico” e crescono con le foglie bruciacchiate dalla salsedine.

                    edoPosts: 47
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                      30 Ottobre 2009 alle 22:45 - Views: 736 #43299

                      Grazie Grande Sergio per le ulteriori delucidazioni!
                      Ancora due cose: “nei maschi i fiori maschili hanno l’ovario con le tre carpelle atrofizzato” : visivamente come sono , cioè sono piu’ piccoli, diversi o quasi assenti?
                      Poi : si trovano più maschi o femmine che producono fiori ermafroditi?
                      Saluti.

                      Edo

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                      SergioPosts: 671
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                        31 Ottobre 2009 alle 9:31 - Views: 608 #43300

                        Edo,i fiori sia maschili che femminili del T. fortunei sono molto piccoli e per poterli osservare in dettaglio devi utilizzare una buona lente di ingrandimento. Con questa puoi vedere che nei fiori maschili è presente e funzionante solo la parte maschile del fiore stesso, cioè solo gli stami con le antere che producono il polline che serve appunto per l’impollinazione. La parte centrale del fiore, quella femminile, cioè il pistillo o meglio i pistilli relativi alle tre carpelle che formano l’ovario, non esistono, sono atrofizzati o, come anche si dice, abortiti.
                        Nel fiore femminile avviene il contrario, esistono e sono attivi solo i pistilli che devono ricevere il granulo di polline che, scendendo dentro il pistillo stesso feconderà poi la carpella.
                        Quindi con una lente di ingrandimento puoi distinguere in questo modo i fiori maschili da quelli femminili.
                        Il fiori ermafroditi hanno presenti e quindi attivi sia gli organi femminili che quelli maschili.

                        Per ciò che riguarda la formazione di questi ultimi, direi che quando la pianta, sia maschio che femmina, è giovane, si comporta quasi esclusivamente come dioica, potendo produrre di tanto in tanto pochi fiori ermafrodi.Con l’invecchiamento della pianta questa produzione aumenta fino a che ,in piante molto vecchie, i fiori ermafroditi sono la maggioranza.
                        Saluti, Sergio.

                        edoPosts: 47
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                          31 Ottobre 2009 alle 16:24 - Views: 736 #43301

                          Chiarissimo!
                          grazie!

                          Edo

                          Prov. Asti
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                          ffeeddee
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                            1 Novembre 2009 alle 18:23 - Views: 489 #43302

                            ciao Sergio
                            ho controllato e uno dei miei 2 maschi, che è anche quello più cresciuto in larghezza ed in altezza ha qualche frutto! In passato non ne faceva, sono sicuro
                            sono stati tutti piantati intorno al 1985, dopo la devastazione di quell’inverno, erano dei seedling più o meno uguali, ora però hanno altezze diverse..

                            Federico

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                            SergioPosts: 671
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                              2 Novembre 2009 alle 10:10 - Views: 608 #43303

                              Federico,complimenti per le tue osservazioni, uno dei tuoi fortunei maschi ha cominciato a produrre qualche fiore ermafrodita.
                              Questo comportamento del T. fortunei purtroppo non è ben conosciuto neanche a livello internazionale,anche se il grande O. Beccari già lo conosceva nel 1905.Ho provato a discuterne in un Forum inglese ma ho avuto la sensazione che mi abbiano considerato molto bizzarro e forse un pò fuori di testa.Lo stesso Martin Gibbons che è un’autorità nel campo dei Trachycarpus e con il quale sono stato a lungo in contatto nel 2006, è stato d’accordo solo dopo avere verificato direttamente la presenza di alcuni frutti veri sull’infiorescenza di un fortunei maschio che cresceva nel giardino della madre.
                              Saluti, Sergio.

                              ffeeddee
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                                8 Novembre 2009 alle 9:16 - Views: 491 #43304

                                Ciao Sergio
                                secondo Pacsoa un comportamento come quello sopra descritto, l’essere una specie dioica solo in giovane età è tipico anche di altre specie di palme, non parenti fra loro: la Kentiopsis magnifica e le Psuedophoenix.
                                Saluti

                                Federico

                                Ravenna
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