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Cio a tutti ho messo a dimora da tre anni,una butia radicata in vaso con tronco di 1,5 metri circa, a Castellaneta Marina (TA). Premetto che nel corso dell’inverno in qualche nottata si registrano temperature di 0°C, – 1°C,(le rubellinie e una ravenea gelano) e che la situazione del terreno non e’ delle migliori, poichè non vi e’ un buon drenaggio, la falda e’ alta e si irriga il prato. Nel triennio ho notato che la pianta anche se ha fatto nuove foglie si e’ un po appiattita, nel senso che non vedo un apice vegetativo vigoroso e alto ma stentato nella crescita. Le nuove foglie non sono di un verde intenso ma non posso dire che sono gialle. Le foglie più vecchie invece man mano si sono riempite di anelli brunastri(anche allungati di 2-3 mm nel senso longitudinale della foglia) diffusi su tutta la lamina. Non so cosa fare, qualcuno mi ha ipotizzato il marciume radicale, qualcun altro mi ha parlato di ruggine. Devo dire che sino ad ora, ingenuamente non ho fatto alcun trattamento con fungicidi, cosa che intendo iniziare a breve. Mi piange il cuore vederla così. Mi date un consiglio?
Scritto Da – zzr600 il 02 Maggio 2009alle ore 19:05:52
Ciao, quest’inverno ho visto alcune palme morte per marciume a causa delle eccessive precipitazioni. A questo aggiungi le basse temperature combinate all’elevata umidità(la butia teme l’eccesiva umidità) con il terreno sotto che non drena, ed il gioco è fatto.
Se le cose stanno così, non so se esistano trattamenti per questo, dovresti espiantarla e metterla a dimora in condizioni più idonee di terreno e luminosità.
In ogni caso aspetta il parere dei più esperti del forum.
Saluti
Enzo
Calabria tirrenica meridionale s.l.m. / zona climatica 9b (USDA)
Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)
grazie Enzo, non escludo che sia così, aspetto ulteriori pareri.
🙂 Non voglio contraddire Judenzo…ma per quello che riguarda umidita’+ basse temperature..penso di aver acumulato abbastanza esperienza (visto che abito nel posto piu’ freddo e umido d’italia 😎 )
Dopo 9 anni..posso dire che la Butia capitata è quella che sopporta meglio di tutte umidita e freddo.
Mai una foglia bruciata o maculata a fine inverno …..dunque penso che il problema sia un altro ..magari qualche foto aiuterebbe… 🙂
ciao e benvenuto nel forum… certo qualche foto aiuterebbe molto tutti noi, anche se leggendo non credo che sia una questione di drenaggio abitando a castellaneta marina anch’io conosco bene il terreno estremamente sabbioso e tutto si può dire tranne che non drenante… piuttosto essendo castellaneta in una pineta fitta non è che magari la palma riceve poca o scarsa luce del sole che unito anche all’irrigazione automatica fa il resto????
io non sono un esperto ma con le palme ci gioco da quando avevo 10 anni, se vuoi un’occhiata dal vivo quando scendo a castellaneta posso dargliela…
Daniele (TA)
clima marino temperato subtropicale
qualcuno del forum diceva che le butie non amano essere innaffiate nel tronco…
ciao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
quote:
Non voglio contraddire Judenzo…ma per quello che riguarda umidita’+ basse temperature..penso di aver acumulato abbastanza esperienza (visto che abito nel posto piu’ freddo e umido d’italia )
Probabilmente vivrai nel posto più freddo d’italia ma non credo più umido di casa mia.
Questa è una foto fatta dal mio giardino che è lambito dal mare:
più umido di così…
Enzo
Calabria tirrenica meridionale s.l.m. / zona climatica 9b (USDA)
Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)
Tra qualche giorno allegherò delle foto che renderanno la situazione più chiara. Per essere più precisi non sono in pineta ma in un complesso di ville adiacenti. Il sottosuolo presenta, ad un paio di metri di profondita’, uno strato di argilla bluastra totalmente impermeabile, inoltre sono stati distribuiti in superficie 30-40 cm di terreno limoso(peccato, per noi delle ville, non essercene accorti prima, si poteva dissodare più in profondità).
Vi posto le foto della mia butia.
Spero in una vostra risposta
Ciao, Gianni
Ho delle butie in posizione poco assolata in autunno inverno ma il terreno drena abbastanza bene.Anche le mie a fine inverno presentano le tipiche macchioline brunastre sulle fogie più vecchie.la butia della foto è ben esposta al sole ed il problema è il cattivo drenaggio causato dalla struttura nono ottimale di un terreno argilloso-limoso associato ad ua irrigazione eccessiva (prato).Secondo me
potresti scavare una trincea profonda 1 m e larga 80 cm intorno alla butia(senza intaccare la zolla della pianta quando stava in vaso)e riempirla con un terreno tendenzialmenta sabbioso arricchito con della pozzolana e regolare l’irrigazione in modo tale che la butia non riceva H2O con la stessa frequenza del prato.
francesco papagni
Se ho ben capito, il tuo è un problema di FALDA superficiale, se poi aggiungi che le falde prospicenti il mare (sino ad un Km all’interno) risentono della maggiore o minore pressione delle maree, combinate con gli afflussi idirici interni, che ne produce una commistione di acque.
Tale fenomeno e ben riscontrabile da tutti quelli che possiedono un pozzo in tale range ed attingono acuqe dallo stesso noteranno che il sapone non si scoglie bene cusa abbondante presenza di sali.
Visto che hai inserito a dimora la butia da tre anni (non è un bel lavoro), ma la alzerei di almeno 1 metro dal piano attuale generando una finta collinetta.
Io al mare avevo una situazione simile, ma con Chamaerops e Phoenix non notavo questo comportamento.
Retsa inteso che il freddo nel tuo caso non c’entra nulla inoltre la butia rispetto alle palme citate prima e molto più lenta.
Devi solo monitorare e se il colore rosso inzia aad entrare nei giri fogliari interni, devi intervenire quanto prima.
Spero di non averti incasinato 🙂 🙂
Saluti Caio.
…per me è solo un problema di irrigazione e/o di impianto della palma… conosco tutte le Butie della zona, una x una (mi riferisco a quelle che hanno un impianto di almeno 10 anni), e tutte sono più vicine al mare della tua e per giunta in pineta e quelle che stanno meglio sono nei giardini con relativo “abbandono” (senza impianto automatico d’irrigazione)!!! purtroppo hai il prato perchè altrimenti ti avrei detto di lasciare tra un’abbondante irrigazione e l’altra il tempo di far asciugare il terreno. io mi limito all’osservazione e ti riporto ciò che vedo…
ah grazie della mail, ho salvato il num di cell… non appena scendo a Castellaneta ti chiamo!!!PS. …e cmq la tua Butia non è in fin di vita 😀 😀
Scritto Da – maculato on 09 Maggio 2009 09:48:53
Questo fine settimana ho avuto modo di scavare con mezzo meccanico a pochi metri di distanza dalla butia ed ho notato che la situazione non è così grave in fatto di drenaggio in quanto, sotto un primo strato (di 30-50 cm) di terreno di riporto, (per fortuna?)vi è un atrettanto strato di materiale edilizio di risulta (ghiaia, materiali misti, ecc.) che se non e’ il massimo come contenuto in sost. organica e di fertilizzanti, almeno risulta più drenante. Comincio a considerare sempre più le ipotesi di attacchi fungini (ruggine?) e quindi ho già iniziato i trattamenti periodici con fungicidi sistemici. Monitorerò la situazione, se occorre bisognerà spiantare e ricollocare la butia in situazione più idonea. Adesso l’ho potata eliminando 6-7 foglie più vecchie e l’aspetto è oggettivamente più presentabile. Grazie Vi aggiornero’.
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