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La notizia è di qualche giorno fa, pare che qualcuno sia riusciuto a sconfiggere il “punteruolo”
Che sia la volta buona? 🙂
Calabria – Golfo di Sant’Eufemia – 445 s.l.m.
Latitudine 38°50′
Zona climatica 9a (USDA)
Clima temperato subtropicale (Koppen)
sconfitto ? sta facendo strage tra Santa Marinella e Civitavecchia, piu’ sotto,verso Roma, ormai infuria. la costa e’ punteggiata di palme morte e le lasciano li’ a spargere insetti. ma non colpiva solo i maschi della phoenix ?
Scritto Da – costiero on 11 Dicembre 2009 16:17:53
A parte che bisogna vedere il servizio, e leggere prima di dire che nel Lazio la strage continua.
E’ proprio quello che vuole evidenziare il servizio, pare, e sottolineo pare, che la soluzione ci sia e sia un poco più semplice di quello che si creda.
Prima di gridare al miracolo occorre fare le opportune verifiche, magari con un bel punteruolo in cattività, ma se dovesse essere veramente la soluzione…se mi capita avvicino a villa Whitacher e provo a parlare con il sig. Agostino, anche perchè non mi è chiaro come e quanto prodotto irrora.
Fabio
Cinisi – Palermo
il servizio è vecchio, ha fatto molto risalto sui media, ma non mi sembra che ci siano stati riscontri oggettivi…
al solito ritengo che si faccia su questo argomento giornalismo poco serio, non è cosi inconsueto vedere palme affette o morte che accanto hanno piante perfettamente sane…
il punteruolo a Palermo fà e continua a fare strage , il problema non è risolto per nulla..quello che manca è la prevenzione e l’azione per tempo purtroppo da parte delle istituzioni preposte , che a mio avvisso potrebbero contenere quanto meno il fenomeno..
saluti
Salvo
L’unica cosa particolare rispetto a quanto già si sapeva è la dose del clorpirifos, circa quattro volte quella consigliata (120-150 ml), con un quantitativo di circa 100 litri a palma, rispetto ai 10-20 litri che di solito si danno. Mi sembra davvero una esagerazione.
Se con 100 lt ci fa 20 palme, credo che gli dia 5 lt a palma, a meno che non faccia 100 lt ad una e le altre stanno a guardare 😀
Il dosaggio è relativo a 100 lt d’acqua con la diluizione di 0.5 lt di prodotto, non mi sembra un sovradosaggio.
Resta da verificare se a villa Whitacher e nella villa del conte Tasca ( che non è un fesso )non muoiano palme.
Se non si fa il trattamento segnalato è chiaro che il punteruolo di diffonde.
Non posso dire che non funziona perchè vedo le palme morte a Palermo, potrò dire che non funziona quando vedo morire una palma con il sistema di irrigazione di Agostino
👿
Fabio
Cinisi – Palermo
Oggi sto a Roma e alla stazione trastevere ho visto per la prima volta il punteruolo, e’ bello , esotico. peccato che faccia danni. dal treno tra civitavecchia e roma e’ tutto un punteggiare di phoenix morenti, maschi e femmine.
mi dicono che domani a Roma alle 17 in piazza venezia ci sara’ una manifestazione per salvare le palme dal punteruolo.
“sterminiamo il punteruolo rosso per salvare tutte le palme d’Italia” questo e’ il titolo del gruppo di facebook in cui siparla di una nuova cura che in Spagna ha salvato molte palme.
Credi che servirà a qualcosa???
Chi ci governa è troppo impegnato ad occuparsi di altri problemi, come la crisi economica, il ritorno al nucleare, le riforme costituzionali…
mentre chi non ci governa è impegnato a capire se stesso!!!
L’epidemia del punteruolo rosso è sicuramente un grave problema di tipo paesaggistico e ambientale, ma stanziare dei fondi per la conservazione delle palme sarebbe una cattiva pubblicità per il governo e attirerebbe facili critiche dell’opposizione(ammeso che ci sia!!!), soprattutto in questo periodo di crisi economica in cui sicuramente stanno più a cuore (in quanto necessari) gli stanziamenti per gli ammortizzatori sociali.
Ciao
Giovanni
Noci (BA)
USDA 8b/9a
quote:
“sterminiamo il punteruolo rosso per salvare tutte le palme d’Italia” questo e’ il titolo del gruppo di facebook in cui siparla di una nuova cura che in Spagna ha salvato molte palme.
Ciao, io penso che piu’ di salvare… bisogna prevenire… 🙂
Insettaccio malefico. 👿
bye Giorgio
allora oggi c’e’ la manifestazione pro palme a Roma.
quote:
mentre chi non ci governa è impegnato a capire se stesso!!!
L’epidemia del punteruolo rosso è sicuramente un grave problema di tipo paesaggistico e ambientale, ma stanziare dei fondi per la conservazione delle palme sarebbe una cattiva pubblicità per il governo e attirerebbe facili critiche dell’opposizione(ammeso che ci sia!!!), soprattutto in questo periodo di crisi economica in cui sicuramente stanno più a cuore (in quanto necessari) gli stanziamenti per gli ammortizzatori sociali.Ciao
GiovanniNoci (BA)
USDA 8b/9a
Tristemente vero, così almeno si hanno i soldi per vedere le palme…ai musei di storia naturale 😡
Fabio
Cinisi – Palermo
Scritto Da – squalomediterraneo1 on 27 Aprile 2010 09:36:45
pianteranno palme di altro tipo,come stanno facendo in spagna, in Italia ci si era un po’ fossilizzati con le phoenix canariensis, palma era sinonimo di canariensis. adesso non piu’.
Non credo che sia questa la soluzione.
Al suo arrivo in italia si pensava che attaccase solo le P. Dactylifera, visto che con queste era stato introdotto sul nostro territorio, poi si è visto che preferiva le P. Canariensis, allora molti hanno cominciato a trasformare le P. Canariensis in vere e proprie bombe chimiche e allora lui a cambiato menù e si è indirizzato su le Washingtonia, le Brahea, i Syagrus, le Jubaea e chi sà cos’altro.
Secondo me (questa è solo una mia opinione) è in grado di proliferare su qualsiasi specie di palma che abbia un diametro del tronco dai 10 cm circa in su, prediligendo quelle con diametro maggiore in cui può fermarsi per più tempo e formare una colonia più grande.
L’unico modo che abbiamo per eliminarlo è quello di abbattere prontamente ogni palma che presenti i sintomi e di trasformare in bombe chimiche tutte le palme che non sono state ancora attaccate; ma a questo punto si impone una domanda: varrà la pena disperdere ingenti quantità di sostanze tossiche per salvare delle piante che hanno interesse esclusivamente estetico???
Ciao
Giovanni
Noci (BA)
USDA 8b/9a
ciao, mi sembri un po’ troppo drastico e pessimista nelle risposte, finora il noto coleottero ha attaccato solo marginalmente altre palme che non siano le canariensis e qui da me le femmine non sono ancora state toccate, quasi. comunque ieri a roma, villa torlonia, ho visto il gruppetto delle sabal col tronco bucherellato e qualche foglia giallastra. forse non centra nulla pero’ le phoenix ci sono ancora. e altre ne stanno piantando in quel giardino. ..su…non e’ la fine.
Costiero, forse sono un po’ disfattista, ma in effetti non c’è ancora nessun modo per recuperare una pianta infetta in modo economicamente approciabile; infatti gli unici metodi che hanno mostrato una certa efficacia sono stati le micro onde e i nematodi, ma i costi per pianta schizzano alle stelle e oserei dire che sono quasi insostenibili per un privato.
Inoltre, osservando la situazione a Roma, sembrerebbe che siano state attaccate solo le P. Canariensis maschio, tuttavia nel resto d’italia non è così.
Molti forumisti hanno riportato di attacchi a palme appartenenti ad altre specie molto diffuse, i quali si sono manifestati o quando le Phoenix circostanti erano già passate a miglior vita o quando erano state trasformate in bombe chimiche.
Tutto ciò fa pensare che il bagarozzo quando avrà finito di papparsi tutte le P. Canariensis maschio continuerà con le altre palme che ha già assagiato o, per necessità, comincerà ad assaggiare nuove specie.
Ovviamente tutto ciò non và giù neanche a me, perciò spero di essere smentito il più presto possibile dai fatti!!!
Ciao
Giovanni
Noci (BA)
USDA 8b/9a
su facebook e sui giornali alle volte leggo articoli speranzosi sulle palme resuscitate in spagna. da noi le marche stanno salvando il palmeto di S. benedetto del tronto. io non la vedo cosi’ nera, certo i maschi stanno sparendo ma ce ne sono ancora molti. per le wash. mi dispiacerebbe davvero. le canariensis cominciavo a considerarle un po’ banali, sono dapertutto, qui non piantavano altro.per decenni.
quote:
certo i maschi stanno sparendo
Spariscono maschi e femmine, quindi non facciamoci illusioni.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
E’ molto adattabile, le colpisce quasi tutte… sono stati registrati casi d’attacco anche sulla canna da zucchero e sulle agavi! http://it.wikipedia.org/wiki/Rhynchophorus_ferrugineus
Scritto Da – fede76 on 27 Aprile 2010 21:19:04
Come riferito dal link di Fede76, su Wikipedia si legge che in Spagna hanno avanzato, con buoni risultati, la lotta al punteruolo con i nematodi.
Sembra che anche la Regione Sicilia abbia adottato tra i vari metodi un protocollo basato sullo steinerma carpocapsae.
Vi inserisco il link : http://www.terra-multimedialeagricoltura.it/file/note%20tecniche%20punteruolo%20_agg.%2002_09_.pdf
Sicuramente una strada da provare, almeno da parte mia sono già ad uno stadio avanzato definito “husqvarna”, ma sono ben felice di provare a fare un passo indietro, per le prevenire futuri attacchi sui superstiti.
L’unica cosa che mi lascia perplesso è che i venditori di tale “poltiglia” la propongono come una panacea, utile per la paysandisia ed il rincophoro ?
http://www.bioplanet.it/it/bcas/nemopaksc.php
Altro pesante dubbio insiste sull’alta deperibilità del preparato, che come si evince dalla tabella allegata, và da 12 a 15 settimane, se conservato in frigo a 4~5°c.
Sfido a trovare un venditore di articoli agricoli fornito di frigo…….qui, un’ eresia.
A chi si potrà poi attribuire l’eventuale insuccesso ?
Alla scarsa efficacia del prodotto o al venditore e/o distributore che non ha curato la catena del freddo ?
Vedremo!
Saluti, caio.
Scritto Da – caio on 28 Aprile 2010 09:59:41
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