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Questo Post appositamente aperto per il genere Ceroxylon, è nato comespunto da un “aniamto” interesse sorto nel Psot intitolato Juania Australis avviato da Roberto Bruno.
Terminato il cappello, invito i più esperti a condividere con tutti le prorpie esperienze.……CENSURED IMAGE……
Per rispondere a Sergio, posso confermarti che il titolo del terreno dove abito è acido, ma con un titolo leggermente inferiore al suolo Veliterno, confermo anche che a casa mi vivono in piena terra alcune Camelie e veggetano in modo egreggio, da notare però che il colore fogliare non raggiungono la stessa intensità di colore verde lucido di quelle Veliterne, proprio per i differenti tenori citati.
Mi sembra quindi di capire che ho ottime canche con le Ceroxylon, quindi mi mobilito subito al reperimento e proviamo, magari ad approfittare dei consigli di una guida esperta… 😉
Comunque se posso aggiungere una considerazione puramente teorica all’argomento, (come già anticipato in altra occasione ad Ale72)circa l’habitat della Ceroxylon, posso aggiungere che anche se riescono a vivere a quote di 4.000 mt. di altezza, si deve considerare che durante l’inverno Australe le temeprature scendono ogni notte sotto lo zero, per poi risalire sopra i 20-25°C velocemente durante le ore diurne, con forti escursioni termiche, cmq le condizioni ambientali sono totalmente diverse dalle nostre, in quanto l’aria è molto più rarefatta, condizione che determina una più lenta trasmissione della temperature verso i tessuti ed inoltre il tasso di umidità è notevolmente inferiore al nostro.Per Fede, mi parli dell’Isola di Robinson Crouse a largo delle Coste Cilene….ma le Ceroxylon sono distribuite prevalentemente sulle Zone Andine (Dalla Colombia alla Bolivia).
Per Carlo: scusa considerata la particolarità delle Isole Canarie (Suolo Vulcanico ed estreme altitudini) perchè non riprovare più in alto…..penso che avrai sicuro successo ?
Spero di avervi solleticato con questo Post .
Saluti, Ciao.
Scritto Da – caio il 24 Dicembre 2008alle ore 10:49:57
Scritto Da – caio il 24 Dicembre 2008alle ore 10:52:03
quote:
Questo Post appositamente aperto per il genere Ceroxylon, è nato comespunto da un “aniamto” interesse sorto nel Psot intitolato Juania Australis avviato da Roberto Bruno.
Terminato il cappello, invito i più esperti a condividere con tutti le prorpie esperienze.Per rispondere a Sergio, posso confermarti che il titolo del terreno dove abito è acido, ma con un titolo leggermente inferiore al suolo Veliterno, confermo anche che a casa mi vivono in piena terra alcune Camelie e veggetano in modo egreggio, da notare però che il colore fogliare non raggiungono la stessa intensità di colore verde lucido di quelle Veliterne, proprio per i differenti tenori citati.
Mi sembra quindi di capire che ho ottime canche con le Ceroxylon, quindi mi mobilito subito al reperimento e proviamo, magari ad approfittare dei consigli di una guida esperta… 😉
Comunque se posso aggiungere una considerazione puramente teorica all’argomento, (come già anticipato in altra occasione ad Ale72)circa l’habitat della Ceroxylon, posso aggiungere che anche se riescono a vivere a quote di 4.000 mt. di altezza, si deve considerare che durante l’inverno Australe le temeprature scendono ogni notte sotto lo zero, per poi risalire sopra i 20-25°C velocemente durante le ore diurne, con forti escursioni termiche, cmq le condizioni ambientali sono totalmente diverse dalle nostre, in quanto l’aria è molto più rarefatta, condizione che determina una più lenta trasmissione della temperature verso i tessuti ed inoltre il tasso di umidità è notevolmente inferiore al nostro.Per Fede, mi parli dell’Isola di Robinson Crouse a largo delle Coste Cilene….ma le Ceroxylon sono distribuite prevalentemente sulle Zone Andine (Dalla Colombia alla Bolivia).
Per Carlo: scusa considerata la particolarità delle Isole Canarie (Suolo Vulcanico ed estreme altitudini) perchè non riprovare più in alto…..penso che avrai sicuro successo ?
Spero di avervi solleticato con questo Post .
Saluti, Ciao.
Ciao Caio
Io parlavo della Juania (anche il post..) e credo anche Carlo.
Ho seminato il Ceroxylon alpinum nel 2002 ed il
Ceroxylon quindiuense nel 2003, sono nate poche piantine e non sono mai cresciute, d’estate le tenevo in ufficio dove c’è l’aria condizionate per non far prendere loro troppo caldo..
Non ho più riprovato
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Naturalmente è sfuggito quel piccolo particolare in basso a destra….
http://picasaweb.google.com/Sani.Donia/ColombiaEjeCafetero#5125397446346838210
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Pietro, invece di fare il “foto maniaco”, ritengo, ma è una mia modesta impressione, che serebbe più profiquo un tuo intervento circa le eventuali esperienza avute in merito alla Specie, e magari proporre ad esempio quale varietà di Ceroxylon può adattarsi meglio al nostro clima ecc., più che ricominciare con diritti su foto ecc.
La foto è stata inserita solo per arrichire il post e come esempio dei luoghi di origine della specie e null’altro.
Cmq, siccome conosco bene ” i siciliani” la prossima volta ci sciverò (PER PIETRO & COMAPNY : FOTO CATTURATA DA INTERNET, DA LIBERO DOMINIO) 🙂
Dai Pietro, non fare il prezioso, dacci le info che hai ?
saluti, caio.
quote:
Naturalmente è sfuggito quel piccolo particolare in basso a destra….http://picasaweb.google.com/Sani.Donia/ColombiaEjeCafetero#5125397446346838210
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Scritto Da – caio on 19 Dicembre 2008 13:04:59
Caio, ho visto, non direttamente ma solo in fotografia, un solo Ceroxylon adulto in coltivazione e precisamente un Ceroxylon hexandrum con un tronco di circa 6 m. coltivato nel giardino della californiana Pauleen Sullivan. Nella stessa foto si vede, accanto al Ceroxylon, uno stupendo Dypsis decipiens con un tronco di almeno 3 m. Faccio presente che ho provato più volte a coltivare anche quest’ultima specie con risultati sempre uguali a quelli dei Ceroxylon.
Pertanto, poichè ritengo che il D. decipiens muoia per la mancanza del desiderato livello di acidità nel terreno, penso che la stessa cosa accada per i Ceroxylon.Possiamo fare molte ipotesi, anche quelle sull’aria rarefatta e sulle brusche differenze di temperatura tra giorno e notte nelle zone di distribuzione, tuttavia resto convinto che i Ceroxylon muoiano per problemi legati alla mancanza di acidità nel terreno. Questa è, a mio avviso,la causa principale. Non escludo però che ci possano essere anche delle concause.
Insisto nel dire che tu, tra tutti noi, hai le maggiori possibilità di riuscire a coltivarli dato il particolare livello di acidità del terreno sul quale vivi.
Caio, mi correggo perchè ho ricordato male, non si tratta di un Ceroxylon hexandrum ma di un Ceroxylon ventricosum.
C’è una bella foto in rete con 2 esemplari di 15 anni delle due specie che ho provato io. Stanno per formare il tronco e sono a Sanfrancisco, california , dove le estati sono fresche e gli inverni miti, effetto del freddo oceano pacifico. Forse in liguria ci può essere un clima così ?
Comunque anche in usa e’ una palma rarissima
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
quote:
Caio, ho visto, non direttamente ma solo in fotografia, un solo Ceroxylon adulto in coltivazione e precisamente un Ceroxylon hexandrum con un tronco di circa 6 m. coltivato nel giardino della californiana Pauleen Sullivan. Nella stessa foto si vede, accanto al Ceroxylon, uno stupendo Dypsis decipiens con un tronco di almeno 3 m. Faccio presente che ho provato più volte a coltivare anche quest’ultima specie con risultati sempre uguali a quelli dei Ceroxylon.
Pertanto, poichè ritengo che il D. decipiens muoia per la mancanza del desiderato livello di acidità nel terreno, penso che la stessa cosa accada per i Ceroxylon.Possiamo fare molte ipotesi, anche quelle sull’aria rarefatta e sulle brusche differenze di temperatura tra giorno e notte nelle zone di distribuzione, tuttavia resto convinto che i Ceroxylon muoiano per problemi legati alla mancanza di acidità nel terreno. Questa è, a mio avviso,la causa principale. Non escludo però che ci possano essere anche delle concause.
Insisto nel dire che tu, tra tutti noi, hai le maggiori possibilità di riuscire a coltivarli dato il particolare livello di acidità del terreno sul quale vivi.
Eppure Sergio io ho visto delle foto di una coltivazione in pieno campo di Ceroxylon Alpinum in un vivaio di Alicante in Spagna.Non so delle caratteristiche del terreno e climatiche di quel posto.L’Orto Botanico di Catania ne ha acquisita una la primavera scorsa.Chissà se è ancora viva.
Per quello che so, in Europa esistono solo piante molto giovani in coltivazione, nessun esemplare con tronco formato nè vicino a formarlo. Girando su Internet ieri sera ho trovato altri due Ceroxylon ad alto fusto, un C. parvifrons in un giardino privato di San Francisco ed un C. vogelianum ad Oakland, California.Quest’ultima regione sembra essere l’unica, al di fuori dell’ambiente naturale, a permettere la coltivazione di Ceroxylon(pochissimi per altro).Secondo quanto riportano alcuni palmofili californiani (Palmtalk Forum) le specie di più facile(si fa per dire) coltivazione dovrebbero essere:
– C. parvifrons
– C. vogelianum
– C. quinduiense.
Invito chiunque ami le sfide difficili a provare a coltivarne uno almeno una volta, chissà, potrebbe anche vincere la sfida.
Salve a tutti, ho visto con piacere che il psot ha mosso molto il vostro ( ed il mio) interesse.
Allora che dire ,considerato che ho un terreno ottimale alal specie, sarei tentato, magari a provarne più di una, magari per contracambiare qualche “cortesia” ricevuta da ulcuni amici del Forum, ma mi resta sempre un dubbio, qui le minime, anche se raramente possono a volre scendere per poche ore a -6°c o poco più, ma quale varietà secondo voi è considerata la più rustica ?
Nel ringraziare, saluto.
caio.
Caio, direi di affidarci ai suggerimenti dei palmofili californiani e di prendere quindi in considerazione soprattutto le tre specie di cui sopra non trascurando tuttavia le altre se sono disponibili.
La foto è stata inserita solo per arrichire i
saluti, caio.
Ciao,
ho letto questo post e com e al solito, cosa che ho fatto anche ieri se non ricordo male, in questo Forum vi sono delle “regole” ben precise e se ci atteniamo bene, altrimenti vi sono tanti Forum di questo genere che sono molto più permissivi. Questo no!! Pietro ha solo voluto sottolineare che questa è una delle regole (e lo ringrazio perchè non sempre leggo il Forum). Deduco da questo fatto che i miei interventi non sono letti……..NON ACCETTO FOTO PRESE DA INTERNET senza che vi sia l’autorizzazione riportata nello stesso post. Non importa se la foto serve per “arricchire” il post o altro, non lo accetto. Come ho già scritto questo Forum è vostro, potete utilizzarlo come meglio credete, ma vi sono delle regole e a queste bisogna attenersi, che si voglia o no. In tutti gli ambienti, anche di lavoro o scuola, dobbiamo attenerci a esse, quindi perchè qui no?
Non ho capito poi questa frase:
siccome conosco bene ” i siciliani” la prossima volta ci sciverò (PER PIETRO & COMAPNY : FOTO CATTURATA DA INTERNET, DA LIBERO DOMINIO)
Dal tono direi poco gentile o sbaglio???
Lucia Barabino
Cara Lulu, sei la padrona di casa e prendo atto delle tue regole accingendomi subito ad eliminare la foto.
Per l’esternazione su Pietro…….prendo atto che non si è compreso bene lo spirito della mia provocazione, ergo deduco che non è neanche lecito scherzare.
Chiedo cmq scusa se ho toccato la suscettibilità altrui.
Una consiglio se mi è concesso gradirei esternarlo …………prendete la vita con un pò più di spirito 🙂 .
saluti, caio.
quote:
Quote:Pietro, invece di fare il “foto maniaco”, più che ricominciare con diritti su foto ecc.
La foto è stata inserita solo per arrichire i
saluti, caio.Ciao,
ho letto questo post e com e al solito, cosa che ho fatto anche ieri se non ricordo male, in questo Forum vi sono delle “regole” ben precise e se ci atteniamo bene, altrimenti vi sono tanti Forum di questo genere che sono molto più permissivi. Questo no!! Pietro ha solo voluto sottolineare che questa è una delle regole (e lo ringrazio perchè non sempre leggo il Forum). Deduco da questo fatto che i miei interventi non sono letti……..NON ACCETTO FOTO PRESE DA INTERNET senza che vi sia l’autorizzazione riportata nello stesso post. Non importa se la foto serve per “arricchire” il post o altro, non lo accetto. Come ho già scritto questo Forum è vostro, potete utilizzarlo come meglio credete, ma vi sono delle regole e a queste bisogna attenersi, che si voglia o no. In tutti gli ambienti, anche di lavoro o scuola, dobbiamo attenerci a esse, quindi perchè qui no?
Non ho capito poi questa frase:
siccome conosco bene ” i siciliani” la prossima volta ci sciverò (PER PIETRO & COMAPNY : FOTO CATTURATA DA INTERNET, DA LIBERO DOMINIO)
Dal tono direi poco gentile o sbaglio???Lucia Barabino
Scritto Da – caio on 24 Dicembre 2008 10:53:56
Ho inserito un quesito sui Ceroxylon in un Forum internazionale ed ho avuto delle risposte interessanti di cui vi faccio partecipi:
1) Nella “Temperate House” presso i Kew Royal Gardens di Londra sono coltivati almeno due C.quindiuense con tronco già formato e sviluppato.
2)Nel sud del Brasile un palmofilo, dopo avere tentato negativamente la coltivazione di alcune specie, sta avendo successo con 2 C. parvum alti circa 1 m.
3)Nel sud del Portogallo , in un giardino privato,cresce un bellissimo esemplare (ho visto la foto)di C. quindiuense alto circa 3 m., piuttosto vicino a formare il tronco, piantato nel 1996.
4) A Torquay in Cornovaglia, Inghilterra, un appassionato inglese sta avendo successo con un C. alpinum alto circa 1,4 m. Ha anche comunicato la propria abitudine di somministrare periodicamente sequestrene e acidificante del terreno.
Tutti hanno sottolineato la facilità di marciume delle radici, causa della maggior parte delle perdite ed hanno pertanto raccomandato di limitare le annaffiature e di evitare i ristagni d’acqua.
Gli esemplari di cui sopra sembra si trovino meglio in inverno che in estate.
Sono poche notizie ,tuttavia se riescono a coltivarli loro forse può avere successo anche qualcuno di noi.
Ciao ed auguri Sergio, ottime info, sopratutto i sucessi di Key Garden e della cornovaglia, lasciano ben sperare in un porbabile successo qui nei pressi di Roma, cmq dopo le festività mi attivero per reperire C. Quindiuense ed Alpina.
saluti a tutti, caio.
quote:
Ho inserito un quesito sui Ceroxylon in un Forum internazionale ed ho avuto delle risposte interessanti di cui vi faccio partecipi:
1) Nella “Temperate House” presso i Kew Royal Gardens di Londra sono coltivati almeno due C.quindiuense con tronco già formato e sviluppato.
2)Nel sud del Brasile un palmofilo, dopo avere tentato negativamente la coltivazione di alcune specie, sta avendo successo con 2 C. parvum alti circa 1 m.
3)Nel sud del Portogallo , in un giardino privato,cresce un bellissimo esemplare (ho visto la foto)di C. quindiuense alto circa 3 m., piuttosto vicino a formare il tronco, piantato nel 1996.
4) A Torquay in Cornovaglia, Inghilterra, un appassionato inglese sta avendo successo con un C. alpinum alto circa 1,4 m. Ha anche comunicato la propria abitudine di somministrare periodicamente sequestrene e acidificante del terreno.Tutti hanno sottolineato la facilità di marciume delle radici, causa della maggior parte delle perdite ed hanno pertanto raccomandato di limitare le annaffiature e di evitare i ristagni d’acqua.
Gli esemplari di cui sopra sembra si trovino meglio in inverno che in estate.Sono poche notizie ,tuttavia se riescono a coltivarli loro forse può avere successo anche qualcuno di noi.
Per l’esternazione su Pietro…….prendo atto che non si è compreso bene lo spirito della mia provocazione, ergo deduco che non è neanche lecito scherzare.
Chiedo cmq scusa se ho toccato la suscettibilità altrui.
Una consiglio se mi è concesso gradirei esternarlo …………prendete la vita con un pò più di spirito 🙂 .
saluti, caio.
Caro Caio,
io prendo la vita con spirito, purtroppo sono quelli che fanno le denunce (senza senso secondo me, per delle foto che poi sono sempre cose “materiali”) che prendono la vita con troppa serietà.
Grazie per avermi ascoltata…….
Lulù
Ciao a tutti.
Al Palmetum di Tenerife vi sono alcuni Ceroxylon. Tre C.alpinum di poco piú di un metro, che vivono molto bene in piena terra da Settembre 2007 ed un “sp.” di quasi 2 m che e’ in campo da 7 anni: soffre le estati e si riprende d’inverno.
All’orto botanico di Tenerife (Jardín Botánico de Aclimatación de La Orotava), invece vi e’ un C.alpinum di 1,5 m che stenta. C’e’ meno caldo che al Palmetum ma non per questo sono andati meglio. Ce n’era un altro, morto d’estate con un fungo. Sicuramente crescerebbero meglio “in montagna”, fra i 400 e i 700 m, ma in pochi li hanno provati e le prove non sono andate a buon fine. Da un anno un commerciante locale vende piantine di C.alpinum e C.amazonicum, dunque fra qualche tempo sapremo come reagiranno.
Carlo
Scritto Da – Carlo Morici on 28 Dicembre 2008 12:15:46
nel link di seguito una foto del Ceroxylon parvifrons che vive da 25 anni a San Francisco, la specie vive fino a 3150 metri d’altezza nelle Ande dal Venezuela alla Bolivia,
http://www.flickr.com/photos/jjuania/2376684134/
un esemplare più giovane
http://www.flickr.com/photos/jjuania/2402858474/
qui in habitat il c. quindiuense
http://www.flickr.com/photos/alecaldo/443775249/
http://www.flickr.com/photos/happilyunsettled/2785678983/
al giardino botanico di Bogotà
http://www.flickr.com/photos/sophiesunset/834055504/
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
io presumo che a quelle altezze le temperature arrivino ben sotto lo zero, Fede non è il caso di provare queste specie anche noi nordisti?
se non sbaglio Alberto mi sembra si aver intravisto un ceroxylon nella tua pagina web, mai provato all’esterno?
Moris
Moris, i Ceroxylon sono stati provati più volte in Italia, l’ho provati io stesso ed altri palmofili amici.Le palme in un breve volgere di tempo ingialliscono e muoiono, così come ingiallisce e muore una camelia se il terriccio da acido diventa basico. La mia personale conclusione è che esigono un suolo spiccatamente e costantemente acido. Ritengo che ove il suolo presenti questa caratteristica,si può provare a coltivare queste palme con possibilità di successo.
quote:
io presumo che a quelle altezze le temperature arrivino ben sotto lo zero, Fede non è il caso di provare queste specie anche noi nordisti?se non sbaglio Alberto mi sembra si aver intravisto un ceroxylon nella tua pagina web, mai provato all’esterno?
Moris
Moris ne ho visti in vendita da Canarius, ci vuole una settimana di viaggio con la formula veloce per farli arrivare.
ecco un Ceroxylon parvifrons che felicemente cresce in Nuova Zelanda al South Pacific Palms, a Keri Keri, nella Northland Peninsula, dove non fa mai ne troppo caldo né troppo freddo
Se fosse solo una questione di terreno potrebbe esser provata sulle colline dei laghi del nord..
ciao
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
sarei tentato di farlo visto che qui è il regno delle acidofile, camelie, azalee, rododendri, cornus e altre si possono piantare in molti luoghi senza problemi.
Moris
Moris, penso allora che dovresti provare a coltivarne almeno uno.
erano…. c. alpinum,uno il piu bello é morto in serra (mai sotto lo zero), l’altro
ha preso una pioggia di troppo.
avevano circa 7 anni,erano germinati benissimo ed in quanto al terriccio era drenante ma non ci avevo badato.
comunque una lentezza esasperata….ma mi é dispiaciuto molto….
ciao
feruglio alberto
hai qualche immagine alberto?
Moris
l’unica che avevo fatto é nel sito,
comunque se ritenterò coltiverò altre specie
(c.quindiense o parvifrons) sembra abbiano meno problemi.
ciao
feruglio alberto
Periodo di goduria per il mio ceroxylon amazonicum, la temperatura notturna oscilla tra i 6 e i 10 gradi…. 😛
Da quel che ho letto, all’aperto questo genere non è coltivabile da nessuna parte da noi?
dato che mi sembra che è anche esigente come condizioni ambientali
Stefano
Roma
Stefano questo che stà per affrontare è il secondo inverno… ma non credo che sia questo il periodo di cui mi debba preoccupare, ma il caldo estivo… per questo l’ho piantato in una posizione in cui prende il sole soltanto la mattina… ovviamente c’è anche da considerare che abito in collina…
Quindi non vogliono ne il freddo intenso ne il grande caldo
Stefano
Roma
Praticamente è cosi… Se hai un posticino dove fargli prendere ombra durante i mesi estivi io ti suggerisco di provarla… Quella che ho io è la varietà Amazonicum, che viene data come la più resistente al caldo… 😉
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