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Sembrerebbe questa una specie che i meno fortunati non-siciliani-palermitani potrebbero avere la gioia di coltivare.Ho letto da più parti che ha discrete doti di rusticità sabbene abbastanza sofisticata nelle esigenze.Ho letto anche che esistono solo 2 esemplari adulti fuori dall’habitat naturale in Chile,uno nientepocodimenochè in Irlanda.Ma come,il palmetum di Tenerife non ce l’ha?E nemmeno quel famoso giardino di Palermo di cui si favoleggia da più parti?Tempo fà un vivaio italiano vendeva delle piante infantili a prezzi da oreficeria per cui ho soprasseduto all’acquisto,anche perchè sembra che un bel giorno decidono di morire e manco ti avvertono.Avete notizie?
Saluti
RobertoScritto Da – roberto bruno il 16 Dicembre 2008alle ore 16:08:53
Sembrerebbe una specie adatta per climi piuttosto freddi.Ho potuto vedere recentemente tre foto di altrettanti esemplari in ottima salute(almeno così sembravano) alti da 1,5m. a 2 m. coltivati in giardini di palmofili inglesi.Questo potrebbe far pensare ad una notevole resistenza al freddo.
L’unica limitata esperienza con questa specie è stata fatta con i semi nel senso che un’amica appassionata di botanica era riuscita a raccogliere in Cile, nella villa privata dove crescevano maschio e femmina ad alto fusto di J. australis, alcuni semi.
Ci incontrammo a Palermo, a casa di Pietro e dividemmo equamente i pochi semi tra me e lui,tre o quattro ciascuno.
Dai miei nacque una piantina che morì sorprendentemente molto presto, alla seconda foglia.Pensai allora che la specie fosse di difficile coltivazione e che avesse, similmente ai Ceroxylon, particolari esigenze di terreno. Però dopo aver visto gli esmplari coltivati in Inghilterra direi che forse non è così difficile coltivare questa specie, comunque non così difficile come coltivare i Ceroxylon.
quote:
Dai miei nacque una piantina che morì sorprendentemente molto presto, alla seconda foglia.
Stessa fine tra seconda e terza foglia in estate.
Sergio, una discreta pianta l’abbiamo vista nella villa di Carl Shell in Svizzera.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Pietro,ricordo molto bene la Juania che vedemmo a Brissago nel giardino di Carl Shell e ricordo bene anche la sua squisita ospitalità. Devo però dire che era piccola in confronto agli esemplari coltivati in Inghilterra e che ho visto in foto. Questi ultimi mi hanno realmente stupito.
Ma è anche bella oltre che rara e complicata?
Ottimo spunto ed ottima la rocambolesca storia dei semi ricevuti dal Chile, ma si potrebbe vedere qualche foto della “bella” citata, oltre info sulla loro distribuzione in Cile. (non dimentichiamoci della comprovata resistenza della connazionale Jubaea).
Scusa Sergio, ma la particolarità del terreno per le Ceroxylon ??? puoi darci qualche info in più.
Grazie, caio.
Roberto, Le juania nella foto sono disponibili in Irlanda . Mi e’ appena arrivata una mail di conferma disponibilita’. Ma io non provero’ mai piu’ questa pianta, mi muore solo a vedere il sole!!
Per l’indirizzo, mandami una mail,
ciao M@x” border=0>
quote:
Roberto, Le juania nella foto sono disponibili in Irlanda . Mi e’ appena arrivata una mail di conferma disponibilita’. Ma io non provero’ mai piu’ questa pianta, mi muore solo a vedere il sole!!
Per l’indirizzo, mandami una mail,
ciao M@xMax sei un grande è già lo sapevo.Io voglio quella al centro." />
Roberto, a mio parere è una bella palma,ad una prima occhiata fa venire in mente il Butiagus nabonnandi(B.capitata x S.romanz.).
Caio,poichè i Ceroxylon vivono ad altitudini notevoli, qualche specie fino a circa 4.000 m.,quando ho cominciato ad interessarmi di palme ho pensato che palme così resistenti al freddo sarebbero state l’ideale in coltivazione da noi.Ho cominciato quindi a seminare alcune specie di Ceroxylon. Le piantine molto presto cominciavano ad ingiallire e poi morivano. Quella che è durata di più è morta al quinto anno.Sicomportavano come le camelie piantate in un terriccio basico.In vaso , anche se si utilizza un terriccio acido, con le frequenti innaffiature quest’ultimo diminuisce il grado di acidità e la palma ingiallisce e muore.Voglio precisare però che è un mio parere personale che la morte dei Ceroxylon possa dipendere da questa causa.
Forse ai Castelli, dove stai tu,potresti tentarne la coltivazione perchè so che nella zona di Velletri il terreno è acido tant’è che si possono vedere in terra alberi di camelie e forse è acido anche nella tua zona.Sarebbe veramente una bella soddisfazione riuscire a coltivarne uno!
Ritengo che in Europa non esistano esemplari in terra di una certa dimensione(esistono in California).
Un amico palmofilo di Aprilia è riuscito a portare avanti un Ceroxylon in terra per alcuni anni.Sono stato da lui due mesi fa e l’ho visto notevolmente ingiallito, forse avviato(speriamo di no) alla solita fine.
quote:
Roberto, a mio parere è una bella palma,ad una prima occhiata fa venire in mente il Butiagus nabonnandi(B.capitata x S.romanz.).
Ciao Sergio
Su Pacsoa dice che non è poi così tollerante del freddo e non ama le temperature notturne superiori a 15° C.
Last but not least ha la antipatica abitudine di crescere senza problemi per diversi anni per poi morire improvvisamente senza ragioni apparenti…
Immagino i costi saranno alti… i semi non si possono esportare dall’isola di cui è originaria (Juan Fernandez) => da evitare?
Federico
Ravenna
Zona climatica 8a/8b (USDA)
Scritto Da – ffeeddee on 18 Dicembre 2008 10:43:15
Al Palmetum non ce la farebbe mai, perché e’ troppo caldo, sulla costa. Forse sopravviverebbe al fresco dell’ottogono.
Qualche anno fa ne ho comprate due, di 3-4 anni: una per Tenerife e una per Messina. Sono finite male tutte e due.
Quella in Sicilia era in mano di Natale Torre. L’aveva in serra e morí al primo caldo di giugno.
Quella di Tenerife, tenuta in campagna (notti piú fresche che al palmetum), passó invece la prima estate senza troppi dolori. La seconda estate invece soffriva molto e decisi a Luglio di regalarla ad un amico che vive su a 600 metri d’altezza. Purtroppo le fece male un trattamento chimico per togliere i parassiti e peggioró, per poi morire qualche mese dopo.
Credo che qui alle Canarie andrebbe bene dai 300 m in su e forse anche in Sicilia un po’ in collina.
Carlo
Grazie Sergio per il contributo ed anche a Fede e Carlo.
Visto l’interesse, apro un Post ad hoc per continuare e rispondevi a tutti.
grazie per la migrazione 😀 😀 😀 😀
Saluti, Caio.
Credo che il problema siano le notti calde, ma con temperature notte-giorno di 15-25 va piú che bene. Per questo dovrebbe andare meglio in Sicilia o Canarie in collina, piuttosto che in Irlanda.
Carlo
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