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Coccothrinax argentata
Originaria del sud della Florida, Mexico, Caraibi e Colombia, presenta un fusto singolo, slanciato, 10-15 cm di diametro, coperto nella parte più giovane da una fitta rete di fibre. Foglie tondeggianti su un lungo picciolo, profondamente incise, verde lucido nella parte superiore, grigio-verde in quella inferiore, con estremità dei segmenti lievemente ricadenti. L’hastula (il lembo all’inserzione della foglia sul picciolo) giallo oro dà alla foglia un che di “solare”.
Contrariamente a quanto riportato in letteratura ed in rete ha una crescita abbastanza veloce; per nulla esigente in fatto di suolo, può tollerare da adulta lunghi periodi di siccità. Adatta alla zona (USDA) 9b, si potrebbe forse tentare nella fascia alta 9a su suoli ben drenati ed in posizione riparata. Per la sua eleganza, dimensione contenuta, totale assenza di spine è a mio avviso anche un’ottima candidata alla coltivazione in vaso.Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
pietro ma tu pensi che nella zona di napoli potrebbe vivere?,ultimamente una persona della florida conosciuta tramite palmtalk forum me li voleva dare ma io ho detto di no,
giuseppe
Pietro, bella pianta ed anche in perfetta salute per quanto vedo! Ricordo anche quella ad alto fusto dell’Orto batanico di Palermo.Personalmente ho smesso ormai da tempo i tentativi di coltivare un Coccothrinax a Sabaudia.E’ rimasto soltanto un ultimissimo tentativo relativo al Coccothrinax argentea, quello della Repubblica domenicana come ricorderai benissimo. Secondo T. Spanner, persona per altro seria su questi argomenti,potrebbe essere insospettatamente la specie del genere più resistente al freddo. Ho due piantine che in serra fredda, insieme a tre piccole Thrinax morrisi, hanno sopportato 0°C senza riportare alcun danno.Promettono quindi bene ma può anche darsi che un altro grado in meno sia fatale.
Hai fatto qualche esperienza con questa specie?
quote:
pietro ma tu pensi che nella zona di napoli potrebbe vivere?
Ciao Giuseppe,
non ho esperienze dirette di temperature al di sotto dello zero, quindi le notizie sulla sua resistenza sono quelle riportate da altri, pare che i -3°C siano sopportati senza problemi e forse qualcosina in meno se tenute all’asciutto. Io sono sempre dell’avviso di tentare, magari con esemplari non impegnativi, economicamente parlando.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
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Ciao Sergio,
tra argentata ed argentea la più rustica forse dovrebbe essere l’argentata. Ho tre o quattro argentea da seme in un microscopico vaso fuori, ma nel balcone cittadino, quindi situazione molto favorevole e poco indicativa.
Ho anche una Thrinax morrisii (ora Leucothrinax!) in piena terra da forse quindici anni, ma a 50 cm dalla Phoenix reclinata, quindi cresce con una lentezza esasperante, ma non ha mai avuto problemi di freddo e del resto è universalmente riconosciuta come la più resistente tra le Thrinax (ma ora che le hanno cambiato nome, non si può più dire 🙂 ).
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
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quote:
Pietro, bella pianta ed anche in perfetta salute per quanto vedo! Ricordo anche quella ad alto fusto dell’Orto batanico di Palermo.Personalmente ho smesso ormai da tempo i tentativi di coltivare un Coccothrinax a Sabaudia.E’ rimasto soltanto un ultimissimo tentativo relativo al Coccothrinax argentea, quello della Repubblica domenicana come ricorderai benissimo. Secondo T. Spanner, persona per altro seria su questi argomenti,potrebbe essere insospettatamente la specie del genere più resistente al freddo. Ho due piantine che in serra fredda, insieme a tre piccole Thrinax morrisi, hanno sopportato 0°C senza riportare alcun danno.Promettono quindi bene ma può anche darsi che un altro grado in meno sia fatale.
Hai fatto qualche esperienza con questa specie?
Non so se qualcuno di voi ha mai avuto l’oppotunità di vedere le bellissime Coccothrinax etichettate come Alta dell’Orto botanico di Firenze.Sono coltivate in vaso da decenni ma in effetti non sembrano risentirne tanto.Sono tenute in serra fredda e sono sicuro che a Firenze fredda voglia dire veramente fredda.Io ho da qualche anno una Miraguana in vaso che riparo in inverno e che sebbene venga descritta come una delle meno resistenti,non ha mai dato segni di sofferenza da freddo.E non mi sembra neanche tanto lenta.Non mi sono mai attrezzato di un termometro con memoria ma da me una minima di -3 non è inusuale.Qualche esperienza con questa specie?
Saluti
Roberto
quote:
Non so se qualcuno di voi ha mai avuto l’oppotunità di vedere le bellissime Coccothrinax etichettate come Alta dell’Orto botanico di Firenze…..Sono tenute in serra fredda e sono sicuro che a Firenze fredda voglia dire veramente fredda.Io ho da qualche anno una Miraguana in vaso che riparo in inverno e che sebbene venga descritta come una delle meno resistenti,non ha mai dato segni di sofferenza da freddo…. Non mi sono mai attrezzato di un termometro con memoria ma da me una minima di -3 non è inusuale.Qualche esperienza con questa specie?
Ho visto le foto e sinceramente mi sembrano piuttosto “filate”.
La dizione “serra fredda” è molto vaga, solitamente si intende una serra con riscaldamento di emergenza in modo che la temperatura non scenda sotto lo zero o qualche grado sopra lo zero, ma spesso il “fredda” è in relazione con “calda” (a Firenze vi è la grande “serra fredda” e la “serra calda”) nel senso che è riscaldata ad un livello inferiore. Data la quantità e la tipologia delle piante coltivate nella serra fredda dell’Orto, mi sembra molto improbabile che non sia riscaldata con continuità in inverno.
Riguardo la C. miraguama ho avuto in piena terra per molti anni la varietà roseocarpa, cresciuta fino a formare un discreto fusto, defunta nell’inverno 1999, in una delle settimane più fredde della seconda metà del ‘900; non ero in loco, quindi non ho potuto rilevare temperature, comunque nella zona più fredda di Palermo la minima è stata -1°C, mentre nella stazione meteo più vicina al giardino (ma 100 m più alta) -0.4°C.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
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Ciao,
mi dispiace assai interrompervi, ma questa è davvero magnifica! mi piace moltissimo la fitta rete di fibre che copre il fusto.
Come al solito grazie Pietro! 🙂
scusate l’intromissione.
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ciaociao…… piera.
provincia Bergamo 550 mt.s.l.m. Zona climatica 7b (USDA)
NON amo le piante, cerco di “capirle”, di “sentirle” per il piacere di coltivare.
AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita. piera.
Scritto Da – piera on 16 Dicembre 2008 19:46:22
come se chiama la pianta con il fiore rosso in la prima foto?….e clerodendro speciosissimun?
E´magnifico Pietro, impeccabile, come ai tropici in buone condizioni.
Carlo
Ciao,
– Piera, nessuna intromissione, i tuoi interventi sono sempre graditissimi. In effetti questo intreccio di fibre è proprio una caratteristica del genere.
– Gloriosa, il rampicante è il Clerodendrum splendens, questo è invece il Clerodendrum speciosissimum
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
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grazie per la risposta,in primavera provero a coltivarle in vaso
Pietro, e’ bellissima!! Ho alcune piantine che Sergio mi ha regalato recentemente. Adesso, dovro’ custodirle con cura!!Grazie per le stupende foto
M@x
…5 anni dopo:
le dimensioni sono più che raddoppiate, ora è alta, tutto incluso, 3,10 m, con le foglie che hanno già raggiunto la massima dimensione, 1,75 m di diametro (per un confronto, le foglie del ben noto Trachycarpus fortunei hanno un diametro di circa 80 cm). La specie si riconferma quindi una delle più veloci, se non la più veloce del genere, e perfettamente rustica in zona 9b.
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
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