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  • 25 Agosto 2008 alle 11:28 #4427

    Una piccola premessa, per scusarmi con alcuni amici del forum, in quanto con dei messaggi privati avevo in precedenza annunciato l’uscita di un post specifico al problema della Paysandia nel Lazio, purtroppo per problemi di tempo, sono riuscito solo ora ad inserirlo, spero comunque di fare lo stesso cosa gradita.

    PAYSANDISIA ARCHON :

    Per chi conosce bene gli ultimi problemi che affligono le nostre amate palme, il nome sicuramente non è una novità, mentre per i più la Paysandia non è conosciuta, oscurata dal suo noto “collega” Rhyncophorus ferrugineus.
    Entrambe le specie comunque, nel loro stato larvale aggrediscono “quasi esclusivamente le palme” cibandosene, sino alla morte del soggetto aggredito.
    Io, purtoppo conosco bene la Paysandia, in quanto sono oggetto di un infestazione inziata quasi in sordina due anni fa.
    nonostante i rimedi casalinghi di contrasto, quest’anno l’attacco e esploso in forma molto pesante.
    In questi Tre anni, da profano e per quanto possibile ho cercato di comprendere le abitudini, i ritmi e le esigenze di tale Lepidottero, questo al fine di contrastarlo nella sua fase di espansione.
    Premetto che non sono un sperto in botanica, ne tanto meno ho le possibilità di monitorare h 24 il soggetto, però posso concludere che la Paysandia è meno aggressiva del Rhyncophorus, in quanto riesce a debellare una Palma in 4 o 6 generazioni (variabile per tipo di palma aggredita),e non in una come il punteruolo rosso, questo fattore permette quindi di impostare una lotta sistematica per la difesa della pianta oggetto di attacco.
    Posso affermare che quando il Lepidottero si “impianta” in una zona, prima di spostarsi, infesta sistematicamente tutte le piante vicine, con uno schema diciamo “ a raggi concentrici”.
    Nel corso dell’anno ho notato che qui a Roma, la Paysandia riesce a compiere dai due a tre cicli riproduttivi, e parimenti nella pianta attaccata si ritrovano in estate tutte le generazioni attive al momento (Uova, piccole, medie e grandi larve).
    Lo scorso hanno avevo creato nel forum un post specifico (SOS Palme), dove avevo inserito alcune foto con la prova di disinfestazione casalinga effettuata su due Trackicharpos.
    L’azione consisteva nel pulire la nota peluria del tronco e nello scovare alla base delle ascelle fogliari i soggetti pronti per diventare crisalide, all’epoca ne avevo tolte 36 sull’individuo più piccolo e 33 su quello più grande, ed erroneamente pensavo di aver debellato il parassita, ed invece sbagliavo, quest’anno ho notato che ci sono state nuove aperture sul tronco, sono le seconde o terze generazioni che si sono maturate.
    Infatti più sono piccole le larve è più tendono a percorrere verso l’interno del tronco, poi verso la loro “maturazione” tendono a disporsi nella parte più esterna del tronco per diventare crisalide e poi maturare in farfalla.
    E’ da segnalare comunque che le larve che sono negli strati più esterni della palma, a volte escono per nutrirsi delle foglie, io ho riscontrato un caso dove sono riuscito a catturare due larve al primo stadio in una Chamaerops nel tardo pomeriggio, mentre alcuni amici mi dicono che le uscite sono prevalentemente notturne, resta il fatto che uno dei segnali validi per capire se la palma è sotto attacco di Paysandia è che le foglie pre- o apicali risultano mangiate come se forate da una “bucatrice automatica” .
    I comportamenti della Farfalla:
    Risulta molto attiva nelle ore calde della giornata (dalle ore 9,00 alle ore 18,00) con condizioni di bassa umidità.
    La più o meno umidità sposta di circa un ora il periodo di attività della stessa, le ore che precedono la loro massima attività, la Farfalla le passa in uno stato di torpore, chiuse e mimetizzate in una zona d’ombra, mentre nelle ore più calde, svolazzano ripetutamente in un raggio di circa 20-30 metri dalla pianta ospite in cerca di accoppiamenti ed ovo deposizioni, questa fase dura circa una ventina di giorni.
    Gli svolazzamenti, si ripetono almeno due volte l’anno, anche tre se la stagione è particolarmente calda e lunga, come lo scorso anno.
    Il resto dell’anno, quando le temperature virano sotto i 20 °C, le larve iniziano un pre-letargo diminuendo la loro attvità, per ripendere in primavera il loro normale ciclo.
    Lo scorso anno avevo anche indicato nel post che la Paysandia aveva nel suo “menu” alcune preferenze, infatti aveva aggredito e risparmiato alcune specie, purtroppo l’elenco è tutto da rifare.
    Ho notato che fuori dal suo areale di origine (Sud_America: Brasile Argentina Uruguay) la Paysandia, non si limita ad aggredire le palme autoctone del Sud America (Butia Trithrinax), ma varia e non di poco la sua dieta, senza uno schema ben preciso, inserirò in ordine di preferenza le varietà sin’ora attaccate :
    Trakicharpos, Chamaerops, Phoenix, Tritrinhax, Livinstonia, Sabal, Jubea, Syagrus e notate bene, Beacuarnea Recurvata.
    Per le Phoenix, al pari del Ryncophorus predilige gli esempalri maschili, le Butie al momento non sono state ancora aggredite, ma penso che questo è un particolare che non fa testo, lo ritengo un mancanto attacco per questioni di “tempo” e non di “dieta”.
    Per come si evince la Beaucarnea ha avuto un solo attacco, ma questo è il segno che la Paysandia aggredisce a 360° tutte le monocotiledoni, ripeto la Paysandia è meno aggressiva del Rhyncophorus, ma non è un parassita da sottovalutare, in quanto se lasciato operare porta comunque le Palme ad una morte certa, con un alta possibilità di espansione dovuta alla sua alta adattabilità “alimentare”.
    Per quanto concerne i focolai, per le mie informazioni il lepidottero e diffuso lungo la Riviera Adriatica (AN-MC-AP-TE) nella parte sud-east dei Castelli Romani, ed ho letto su internet che ci sono state segnalazioni nella zona del Pistoiese in Toscana, a tal proposito se qualcuno ha informazioni esatte circa la distribuzione del Lepidottero è pregato di contribuire al forum al fine di avere un quadro chiaro dell’esatta estensione del fenomeno.
    Inserirò alcune foto della Paysandia Archon nei suoi vari stadi e atteggiamenti, al fine di renderLa riconoscibile ai più, questo per evitare lo stupore che avevo avuto 3 anni fa, nel notare in giardino questa nuova e splendida varietà di Farfalla, ma di rendervi edotti di iniziare una lotta a protezione delle vostre e delle Palme altrui.

    Nido di Paysandia su trakicharpos :

    Larva di Paysandia :

    Larve di Paysandia dietro attaccatura folgiare di Trakicarpos :

    nuove Esuvie, con foro di una vecchie “consorella” su Foglia di Phoenix Canariensis.

    Farfalla di Paysandia in piena attività (ore centrali della giornata)NOTARE BENE LA COMPOSIZIONE, HA QUATTRO ALI, LE PIU’ GRANDI ESTERNE DI COLORE MARRONE SCURO SFUMATO (usate per mimetizzarsi nelle ore di riposo)E DUE ALI INTERNE PIU’ PICCOLE E VARIAMENTE COLORATE.

    Farfalla Paysandia vista dal fianco:

    Farfalla di Paysandia mimetizzata, in condizioni di riposo. In questa condizione, si può provare una cattura manuale , in quanto sono molto lente nei riflessi e nei movimenti, le uniche difficoltà sono nel visualizzarla, in quanto hanno un mimetismo quasi perfetto, non a caso la Farfalla è posatta su Cordylina Atroporpurea, è per loro prediletta per il colore delle foglie simile q quello delle loro ali esterne (OTTIMA TRAPPOLA NATURALE PER LA CATTURA MANUALE).

    Per per forza di cose ho dovuto cambiare strategia, mettendo in atto a metà Luglio con l’auslio di una Sevices specializzato, una lotta integrata composta da endoterapia ed infiltrazioni radicali ed apicali.
    Sò che ci sono diverse scuole di pensiero circa la riuscita o meno degli interventi in endoterapia, ma giunti a questo punto, non mi rimanevano che due strade, abbattere tutte Palme attaccate (Tre per l’avanzato grado di infestazione sono già state abbattute e distrutte), oppure incorciare dita, braccia, gambe ecc. e sperare nella buona riuscita dei trattamenti.
    Allo scopo ho inserito alcune foto dei trattamenti occorsi, alle diverse specie trattate.

    Foratura di Phoenix Canariensis (Il foro è unico e lungo circa il 70-75% del diametro dell’esempalare da trattare)

    Foro completato, prima dell’inserimento della valvola di ritenuta.

    Inserimento valvola di ritenuta.

    Fase di trattamento su Phoenix Canariensis

    Trattamento di Livisntonia Decipiens.

    Trattamento su Jubaea Chilensis.

    Non chiedetemi i principi attivi utilizzati per l’endoterapia in quanto non li conosco, posso solo aggiungere che l’immissione dei prodotti (peche è un mix di tre composti) avviene a pressione atmosferica, il protocollo è quello della Harbor_jet, questo per i grandi esemplari, mentre per i piccoli esemplari si è proceduto con irrorazioni radicali è se possibile anche apicali, composte da fertilizzante (Glucophoenix) dai costi proibitivi come quasi tutto del resto, con l’aggiunta di (Decis o Reldan).
    Spero di esser stato utile a qualcuno.

    Invito a contribuire al post in maniera attiva, senza aggiungere commenti forvianti al tema, per non appesantire inutilmente il tutto.

    Nel ringraziarvi saluto, caio.

    Scritto Da – caio il 25 Agosto 2008alle ore 11:33:20

    ale72Posts: 414
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      2 Settembre 2008 alle 16:28 - Views: 727 #36716

      Ciao Caio,
      Post (purtroppo) molto interessante…
      Anch’io ho fatto una cura preventiva con glucophoenix L12 mescolato ad altri insetticidi…mi è costato parecchio ma la paura era troppa (probabilmente ho solo sprecato soldi) ma insieme alle calze con naftalina mi sentivo + tranquillo…ripeto la cura ogni 2-3 mesi dalla primavera all’estate…
      Credo che se fossi stato invaso dal punteruolo saresti stato più tranquillo…almeno syagrus, livistona, sabal etc. non sarebbero in pericolo…mi impressiona il fatto che abbia attaccato anche la beacuarnea!!!non risparmia niente!!!
      Hai mai provato a fare una ricerca su se e come viene combattuto in sud america?
      Credo che anche tu abbia speso una cifra non indifferente…ma la posta in gioco era alta da quel che vedo…mi raccomando però aggiornaci sui risultati!!!!

      CaioPosts: 1336
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        5 Gennaio 2009 alle 11:19 - Views: 661 #36717

        Scusate se riesumo questo post sulla Paysandisia Archon, ma con l’occasione delle Festività ho avuto un attimo di tempo per integrare alcune foto da inserire nel tema.
        Penso sia utile agli appassionati, ricevere più informazioni, meglio se dettagliate, su come avvertire la presenza o meno di tale parassita, questo al fine di preservare il proprio “patrimonio vegetale”.
        Nel mese di Novembre, per lavoro ho battuo molto la costa Adriatica, rilevando purtroppo che il Problema Paysandisia è molto avanzato in quelle zone.
        Le province da me vistate sono il basso AN, MC, TE, PE, CH per dare una scala, ci sono in atto aggressioni tali che il 60-65% dei Trachycarpos sono già deceduti e sono lasciati lì in bella mostra, come serbatoio di accrescimenti, mentre i restanti sono quasi tutti infestati, il parassita ha già abbondantemente iniziato l’aggressione verso le Phoenix.
        Nella Piazza compresa tra porta Romana ed il Duomo di Ascoli Piceno, vi sono tre Phoenix secolari, di cui una è in avanzato stato di deterioramento.
        Per la Zone dei Castelli Romani, lo scenario anzi descritto rimane solo una questione di tempo, in quanto ho rilevato diversi focolai anche sul nostro litorale, in particolare ad Anzio e Nettuno (dove è conpresente il Rynchophorus) .

        Anche se fuori tema, nella stessa occasione ho purtroppo rilevato che il Rynchophorus Ferrugineum è presente anche nel Frosinate ed nei dintorni di Cassino, questo nonostante le temperature invernale risultino essere particolarmente rigide e con una scarsa presenza di Palme, il parassita è riuscito ad arrivare anche lì…..brutto segno.

        Tornando alla Paysandisia, o letto in diversi Forum, ed anche su questo, alcune confusioni sulla titolarità delle aggressioni fogliari, adebitando impropriamente le stesse alle cavallette ecc., oppure la confusione tra i nidi in ovo deposizione ed il nido inteso come accrescimento della pupa.
        Ripeto che con questo post è mia intenzione condividere le esperienze dirette con altri che hanno esperienze dirette con il tema, al fine di valutare aspetti o punti di vista diversi dai miei, con l’intento di affinare il contrasto a tale specie, in quanto su Internato solo ora si inizia a trovare qualcosa appunto sul tema.
        Purtroppo la politica è quella dello struzzo, da parte dei vivaisti, mentre i Comuni o i servizi fitosanitari, per questioni economiche si girano letteralmente “dall’altra parte per non vedere”, quindi per evitare di intervenire, acutizzando così il problema della diffusione.
        In questi due anni ho già cambiato diverse ipotesi sullo sviluppo ed il comportamento del Lepidottero, e molte volte sono stato smentito dall’osservazione costante delle loro varia evoluzione.
        Attendo commenti in merito, ringraziando in anticipo eventuali contributi.

        Danno fogliare Trithrinax, vista frontale

        Danno fogliare Trithrinaxvista laterale.

        Danno fogliare su Jubaea (similitudine del danno con Phoenix)

        Danno folgiare su Sabal

        Come si può notare, è stata mangiata solo una porzione limitata delle punte.

        Danno fogliare su Chamaerops

        Danno folgiare molto evidente e caratteristico della Paysandisia.

        Chamaerops compromessa in modo definitivo

        Si può notare la deformazione del tronco, come reazione ai danni subiti.

        Con l’accrescimento invernale e le forti piogge del periodo, ho notato alla base di una phoenix alcuni “nidi” che occasionalmente avevo già notato aperti lo scorso anno e che pensavo erano dei nidi di ovo_deposizione, invece con questa nuova scoperta, sono salito sulla chioma alla caccia di altri eventuali”nidi”, cosa che ho puntualmente trovato ed asportato, giungendo ad una altra conclusione, sono i nidi che la Paysandisia, può costruire per compiere l’ultima metamorfosi, non sò spiegarmi perchè alcuni soggetti compiono quest’ultimo atto nella parte più superficiale delle folgie, mentre altre appunto compiono tale fase all’esterno ?
        Reta il fatto che monitorare trimestralemnte le ascelle fogliari, può essere un ottimo metodo di lotta e rilevamento.

        Foto di “nido” per impupamento su Phoenix.

        Asportazione di “nido” su Phoenix

        Foto del forto di uscita su Phoenix, posto dietro il “nido” di impupamento

        Misura del foro rilevato

        Rielvazione del foro, intorno ai 20 c.m. di lunghezza.

        Particolare del “nido”

        I nidi possono anche essere multipli, nel caso specifico è doppio.

        Sezione di “nido”, già usato ed abbandonato con esuvia posta la suo interno.

        Sezione di “nido”, con Larva.
        Da notare che la larva è morta, forse con il freddo, o con i trattamenti di fine Estate, non è risucita a compiere l’ultimo atto.

        Che dire, altri segnali utili per evitare di cadere nel mio stesso errore di contemplare per diverse stagioni, la bellezza di questa nuova Farfalla che si è insediata nel giardino ora li avete tutti.
        Le foto della Paysandisia, i fori di ingresso, visibili sulle Phoenix e sopratutto il particolare modo che la paysandisia ha nel mangiare le foglie delle palme ospite, infatti le larve durante qualche loro “uscita notturna” provocano questo tipo di danno.
        L’ultima, le Chamaerops ed i Trachikarpos sono le palme usate in via preferenziale nel primo stanziamento.

        Sarà mia cura mantenervi aggiornati sullo stato dell’arte.
        Saluti e Buon Anno nuovo a tutti.
        caio. 🙂

        Scritto Da – caio on 05 Gennaio 2009 11:22:41

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          21 Marzo 2009 alle 15:31 - Views: 832 #36718

          Ciao Caio,ma c’è qualche trattamento preventivo per la PAYSANDISIA o vanno bene gli stessi prodotti usati per il rincoforo?Sai se è presente nelle zone del casertano o napoletano?Se attacca è possibile rimediare se presa subito? 😡

          Greginson

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            30 Marzo 2009 alle 10:12 - Views: 607 #36719

            Una bella domanda, una meno bella risposta…..al momento i protocolli di trattamento su entrambe i parassiti non ci sono, diciamo che “si naviga a vista”.
            Per il momento le prove sono condotte con gli stessi prodotti, con scarsi risultati direi.
            Per la presenza delal Paysandisia nel Casertano, non saprei dirti, sono alemno due anni che non frequento più le zone, di certo posso confermati che i focolai segnalati sulla media costa adriatica e sul litorale laziale sono in espansione, qui in zona la “farfalletta” è arrivata sino a Nettuno.
            Sono sempre graditi contributi sul genere.
            Saluti, caio.

            quote:


            Ciao Caio,ma c’è qualche trattamento preventivo per la PAYSANDISIA o vanno bene gli stessi prodotti usati per il rincoforo?Sai se è presente nelle zone del casertano o napoletano?Se attacca è possibile rimediare se presa subito? 😡

            Greginson


            AndrexPosts: 154
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              30 Marzo 2009 alle 13:50 - Views: 831 #36720

              !!!!!speriamo che si riesca a fare qualcosa presto…che riescano a scoprire un nemico naturale di questa bella ma maledetta farfalla!!!!fino ad allora mi toccherà fare la sentinella 😡

              Greg

              CaioPosts: 1336
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                11 Agosto 2009 alle 13:00 - Views: 593 #36721

                Dopo circa una nno esatto dal trattamento in ednoterapia, posso tirare una parte delle somme sui risutlati avuti, definendo due tipi di comportamenti e risultati ben diversi a seconda delel specie trattate, mi spiego meglio :

                attualmente positivi, si sono riscontrati per tutte le palme tipo Trakichapros e Chamaerops, cioè con tronchi dai diametri piccoli, mentre assolutamente negativi ed insufficiente per le varietà Phoenix o di largo fusto, in dubbio sul rislutato ottenuto per Jubaea e Syagrus.

                Ora sono al terzo stadio ed avvierò l’applicazione dei trattamenti radicali, ed aerei, ma quest’ultimo per le sole palme di modeste dimensioni, oltre al controllo e soppressione degli svolazzamenti.
                La mia impressione è che la totale indifferenza delle istituzioni preposte al monitoraggio delle infestazioni, oltre alla non curanza della maggior parte della popolazione, rendera molto duro il successo per la lotta a questi due parassiti, infatti la maggiora parte degli svolazzamenti che rilevo nelal mia zona, proviene da palme non curate nelle vicinanze.

                Appena avrò un attimo inserirò alcune foto per meglio riportare quanto riportato.

                Altri hanno esperienze dirette in merito alla progressione della lotta ?

                Saluti, caio.

                AndrexPosts: 154
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                  12 Agosto 2009 alle 15:56 - Views: 808 #36722

                  Ciao Caio ultimamente ho avuto modo di parlare con alcuni giardinireri che sono impegnati nella lotta al punteruolo e tutti mi hanno confermato che viene combattuto facilmente,infatti tutte le phoenix che l’anno scorso sono state infestate e hanno ricevuto un trattamento(alcune anche dopo più di 1 mese dalla comparsa dei primi sintomi)si sono riprese con una percentuale del 90%,tutte godono di buona salute,questo vale per le mie zone ma anche a Latina dove lavoro.Il problema è che quando ho accennato alla paysandisia tutti mi hanno dato la stessa risposta:PAYSA..CHE…!!!alcuni non ne conoscono l’esistenza altri qualcosina……
                  Secondo me il problema è sottovalutato perchè la paysandisia non è aggressiva come il punteruolo,cioè non uccide una palma in poco più di 2 mesi e non ha tutta la risonanza chea ha avuto il punteruolo(anche a livello di media)cosa che dovrebbe avere poichè anche dalle tue esperienze si è capito che il vero nemico delle nostre palme e lei,vista la vastità di specie che colpisce e il difficile riscontro delle infestazioni!!!
                  Ora ne approfitto per farTi qualche domanda,dalla prima volta che l’hai vista svolazzare nel tuo giardino quando sono apparsi i primi sintomi sulle palme?Sei riuscito a capire quanto tempo passa dalla ovodeposizione alla schiusa di qust’ultime,e le larve penetrano subito nello stipite?

                  Greg

                  delli paoli giuseppePosts: 1139
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                    12 Agosto 2009 alle 21:31 - Views: 633 #36723

                    tornando al punteruolo rosso,una mia phoenix canariensis maschio lo scorso autunno la davo per morta,ma il punteruolo aveva attaccato solo l’esterno della pianta,cosa che poi ho visto bene,ho spruzzato solo 2 volte sulla pianta un insetticida a base di deltrametrina pura , ha funzionato molto bene ! ,la pianta ora si è ripresa e sta anche in fioritura,pero ripeto la pianta era stata attacatta solo dall’esterno.
                    purtroppo il punteruolo e ancora presente nella mia citta ,all’entrata del grosso complesso industriale ex siemens ci sono una quindicina di phoenix ,e molte stanno infestate,ma nessuno prende provvedimenti.

                    giuseppe

                    judenzoPosts: 501
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                      13 Agosto 2009 alle 1:00 - Views: 712 #36724

                      quote:


                      purtroppo il punteruolo e ancora presente nella mia citta ,all’entrata del grosso complesso industriale ex siemens ci sono una quindicina di phoenix ,e molte stanno infestate,ma nessuno prende provvedimenti.

                      giuseppe


                      Manda un fax o una comunicazione ufficiale al Servizio Fitosanitario Regionale, devono intervenire per legge.

                      Saluti, Enzo

                      CaioPosts: 1336
                        • 112Topic
                        • 1336Risposte
                        • 1448Post totali
                        19 Agosto 2009 alle 15:59 - Views: 591 #36725

                        Eccomi di nuovo qui per postare alcune foto circa l’argomento d’oggetto.
                        Le prime due foto sottostanti, sono relative allo stesso Trakicharpos inserito nel primo post, dove evidenziavo la prova di cura manuale, ora ad un anno dal trattamento in endoterapia, sembra sia Lei che la sua consorella, in ottima condizione, come da chiome verdi ben riformate

                        La terza foto, mette in evidenza un giovane esemplare di Trakicharpos (ormai spacciato), posto sotto le due palme di cui sopra, dove non è stata praticata l’endoterapia.

                        Per chi riferiva che la Paysandisia non è distuttiva, rispondo che alcuni scatti su Sabal.


                        Le lesioni fogliari, sono il biglietto da visita della Paysandisia Archon

                        Ovviamente allo stato inziale, il tronco dello Sabal era contornato dalle basi fogliari secche, riscontrando alcune esuvie, ho così inziato a pulire il tronco della palma, accorgendomi che la stessa, era anche infestata da un nido di formiche, allora prima di applicare i trattamenti aerei e radicali, ho tolto i giro composto dalle basi fogliari disseccate con il risultato che ben si evidenzia.

                        La foto sottostante, testimonia che per le Phoenix l’endoterapia tout court è inefficace, oppure i quantitativi di principio attivo utilizzato è insufficiente per la Paysandia, in quanto ricordo che il protocollo utilizzato era specifico per il Punteruolo Rosso.
                        Ora sono in corso i trattamenti radicali.

                        .

                        Posso aggiungere ancora un altro risultato purtoppo negativo, sull’utilizzo del Bacillo Thuringesis, ho irrorato la parte fogliare ed il tronco delle palme oggetto d’infestazione da circa 30 giorni , ma ho notato che le esuvie continuano a fuoriuscire dalle stesse, senza nessun risultato.

                        Seguiranno aggiornamenti sugli esisti degli ultimi trattamenti.

                        Volevo rispondere solo a Enzo, dicendo che il servizio fitosanitario regionale non funziona.
                        Appena ho un po’ di tempo, ti posto le foto di grandi esemplari di Phoenix morti da almeno due anni è lasciati lì al fianco di una stazione ferroviaria di zona, forse aspettano che crollino su se stesse o peggio su qualche passante, volgiamo poi parlare di divrse Phoenix palesemente attaccate in quel di Anzio è lasciate muorire pian piano……………..sono tutte Palme in aree pubbliche, il servizio fitosanitario dov’è ?
                        Non vorrei “stuzzicare il can che dorme”, così magari come ripicca per averli disturbati nel sonno, mi fanno abbattere tutte le Palme, Kafka insegna, preferisco spendere direttamente tempo e soldi per curare, non per le carte bollate, questo fin quando riesco a controllare la situazione, poi passerò ai tagli, come purtroppo ho già fatto in più occasioni.
                        Saluti, caio.

                        judenzoPosts: 501
                          • 24Topic
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                          19 Agosto 2009 alle 21:03 - Views: 680 #36726

                          quote:


                          volevo rispondere solo a Enzo, dicendo che il servizio fitosanitario regionale non funziona.
                          Saluti, caio.


                          Ciao Caio, qui ogni segnalazione che ho effettuato da dott. agronomo è andata a buon fine. Ribadisco che c’è una legge che regolamenta il tutto, ed il servizio fitosanitario regionale è obbligato ad intervenire.

                          Saluti, Enzo

                          CaioPosts: 1336
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                            20 Agosto 2009 alle 8:07 - Views: 587 #36727

                            Ciao Enzo, lo sò che le leggi ci sono, ma si interpretano a seconda dell’ufficio di competenza, e se non ricordo male, le nostre regioni sono diverse, come diversi i metodi d’intevento.
                            Di questo posso confermarti che non è normale vedere molte Palme su suolo pubblico lasciate ad una triste sorte, l’uncio intevento l’ho visto nel COmune di Sabadia con il taglio delle Palme alla Base, mentre a Borgo Grappa, l’80% delle Palme è li senza chiome .
                            Cmq ad Ottobre dovrei riscontrare gli esiti dei trattamenti del mese, se negativi attiverò la procedura con il S.F.R., poi se mi segano le Palme stai sicuro che vengo a trovarti 😀 😀 😀
                            saluti, caio.

                            quote:


                            quote:


                            volevo rispondere solo a Enzo, dicendo che il servizio fitosanitario regionale non funziona.
                            Saluti, caio.


                            Ciao Caio, qui ogni segnalazione che ho effettuato da dott. agronomo è andata a buon fine. Ribadisco che c’è una legge che regolamenta il tutto, ed il servizio fitosanitario regionale è obbligato ad intervenire.

                            Saluti, Enzo


                            judenzoPosts: 501
                              • 24Topic
                              • 501Risposte
                              • 525Post totali
                              20 Agosto 2009 alle 20:37 - Views: 680 #36728

                              quote:


                              Ciao Enzo, lo sò che le leggi ci sono, ma si interpretano a seconda dell’ufficio di competenza, e se non ricordo male, le nostre regioni sono diverse, come diversi i metodi d’intevento.
                              Di questo posso confermarti che non è normale vedere molte Palme su suolo pubblico lasciate ad una triste sorte, l’uncio intevento l’ho visto nel COmune di Sabadia con il taglio delle Palme alla Base, mentre a Borgo Grappa, l’80% delle Palme è li senza chiome .
                              Cmq ad Ottobre dovrei riscontrare gli esiti dei trattamenti del mese, se negativi attiverò la procedura con il S.F.R., poi se mi segano le Palme stai sicuro che vengo a trovarti
                              saluti, caio.


                              Ciao Caio, prima di tutto mi auguro che i trattamenti che stai eseguendo diano esito positivo.

                              Se funziona in Calabria il servizio, figuriamoci nel resto d’italia.

                              Naturalmente il S.F.R. se interviene lo fa tagliando e bruciando le piante soggette ad attacco, con relativa quarantena ecc, ecc, ecc…..
                              Se vieni a trovarmi mi fa tanto piacere, mal che vada andiamo al mare, qui si può sino a novembre. 🙂 😎

                              Saluti, Enzo
                              Calabria tirrenica meridionale (sul mare) / zona climatica 9b (USDA)
                              Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)

                              sabatoosvaldoPosts: 74
                                • 10Topic
                                • 74Risposte
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                                24 Ottobre 2009 alle 15:46 - Views: 852 #36729

                                Ciao, voglio segnalarvi infestazioni di paysandisia in provincia di Lecce.
                                La prima palma che mi è stata colpita tre anni fa è stata una jubaea, della quale mi rimase l’apice vegetativo tra le mani; trattata con un insetticida che avevo (non conoscevo ancora la causa) la palma ha vegetato nuovamente, con l’apice decentrato, ma l’ho salvata. Poi è toccato a una sabal, stessa sorte.
                                Sembrava tutto passato, ma lo scorso anno, a fine estate, mi accorgo che erano state colpite altre palme: chamaerops humilis, livistona chinensis, brahea armata, brahea edulis e nuovamente le stesse sabal e jubaea. Quest’anno ho effettuato trattamenti a cadenza mensile con diversi insetticidi e sembra che abbia ottenuto risultati positivi con sabal, jubaea e brahea; nulla da fare con chamaerops e livistona, ho notato giorni fa ancora rosure e emissioni di linfa.
                                Da evidenziare che non mi ha colpito altre palme, anche se vicine, come trachicarpus e butia.
                                Al momento ho visto in provincia di Lecce piante morte da paysandisia solo del genere chamaerops; il punteruolo sta facendo invece strage di phoenix.
                                Vorrei chiedervi un consiglio: devo continuare con i trattamenti anche ora in autunno o mi fermo sino alla prossima primavera? Attualmente sto usando il pyrimex con deltametrina.
                                Un vivaista mi ha consigliato di posare sulla piante palline di canfora, servirà??

                                CaioPosts: 1336
                                  • 112Topic
                                  • 1336Risposte
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                                  24 Ottobre 2009 alle 18:57 - Views: 604 #36730

                                  Salve Osvi e benvenuto sul forum.
                                  Per quanto concerne la canfora, intendiamo le “sferette” già provate, non servono a nulla, anzi se puo’ bastare , le prime chamaerops aggredite erano propro sotto due alberi di Ciannamomun Champhora.
                                  Per i trattamenti fogliari, dipende dal tuo clima, generalmente qui in centro italia con la fine di ottobre finisce il periodo di probabile svolazzatura, infatti tra novembre e gennaio, pratico le uniche potature dell’anno.
                                  Il fatt oche non ti abbiano “assaggiato” Butia e Trachikarpos è solo questione di tempo, o forse di ombra.
                                  ho infatti osservato che le uniche palme schivate sin’ora dal parassita ,sono sotto l’ombra di due grandi pini domestici.
                                  Per i prodotti, visto che li pratichi mensilmente nei periodi giusti, quindi per almeno 6 o 7 mesi, ti consiglio di provare a campione tre o 4 esemplari provando ad irrorarli con olio di neem, è un “insetticità” estratto dall’albero dei rosari, che funge da repellente e ritardante delle fasi larvali.
                                  E’ l’unico insetticida naturale ammesso in agricoltura bologica.
                                  Io lo stò testando, ma non ancora dati certi per confermare con sicurezza la sua efficacia, ma essendo senza controindicazioni lo provo per non soccombere insieme alla paysandisia 😀 .
                                  saluti, caio.

                                  delli paoli giuseppePosts: 1139
                                    • 72Topic
                                    • 1139Risposte
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                                    24 Ottobre 2009 alle 20:24 - Views: 522 #36731

                                    osvaldo un benvenuto anche da parte mia. qua da me la Paysandia non c’è ancora ,e speriamo che non arrivi! mentre il punteruolo sta facendo una super strage di canariensis.

                                    giuseppe

                                    sabatoosvaldoPosts: 74
                                      • 10Topic
                                      • 74Risposte
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                                      25 Ottobre 2009 alle 8:18 - Views: 760 #36732

                                      Ciao a tutti e grazie della celerità nelle risposte. Confermo la posizione in ombra della trachicarpus, sotto un albero di ulivo. Le butia sono invece soleggiate, quindi sotto con i trattamenti preventivi 🙂 .
                                      Ho cercato invano nella mia zona il prodotto biologico che mi hai segnalato Caio, ma nulla da fare. E’ quello che costicchia, vero? Proverò ad ordinarlo, non so.
                                      Appena imparo come si fa, posto delle foto delle mie palme infestate.
                                      A presto.

                                      Salvo.aPosts: 507
                                        • 55Topic
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                                        28 Ottobre 2009 alle 21:12 - Views: 600 #36733

                                        voglio riportare in questo interessantissimo post ,per completezza ed utilità, delle informazioni che ho acquisito da un gentilissimo e preparato coltivatore, ed appassionato di palme, vicino geograficamente alla zona da dove sembra sia partita l’infestazione, Paysandu in Uruguay da qui il suo nome Paysandisia.

                                        L’habitat migliore della Paysandisia sembra sia la butia yatay e si presume sia arrivata in Europa per via di qualche brillante importatore.

                                        La Paysandisia comunque sembra non abbia generato nella sua zona di origine e nei paesi vicini, stragi di palme paragonabili come da noi sta facendo il punteruolo rosso, anche per via del fatto che in sud america sembra ci siano dei predatori naturali che contengono lo sviluppo di questo insetto.

                                        La Paysandisia come già identificato da Caio predilige zone soleggiate , e non si deposita solamente sulle palme ma anche in altri arbusti limitrofi.

                                        Nella sua zona di origine sembra venga combattuta con meteodi di prevenzione a base di acefato quando si presume ci sia rischio di attacco. Mentre in fase di infezione gli amici sud americani usano una soluzione a base di Cipermetrina, Deltametrina e Clorpirifos polverizzandoli sia sulle foglie che sui piccioli , esseno i predetti insetticidi di contatto sembrano diano buoni risultati per debbellare l’infestazione, ovviamente tali trattamenti vengono estesi a tutte le altre piante in giardino essendoci il rischio che le uova possano essere depositate su altre piante.

                                        spero queste informazioni possano essere utili, e nel contempo spero che non vengano mai utilizzate da nessuno di noi e che Caio quanto prima risolva definitivamente il problema.

                                        Saluti
                                        Salvo

                                        CaioPosts: 1336
                                          • 112Topic
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                                          29 Ottobre 2009 alle 18:13 - Views: 508 #36734

                                          Ottimo contributo Salvo, il problema è come irrorare regolarmente (almeno una volta ogni 20 – 30 gg.)le chiome a 8 – 10 metri di altezza.
                                          Invece dei predatori naturali del luogo d’origine si riesce a saperene qualcosa in più ?
                                          Grazie, saluti caio.

                                          delli paoli giuseppePosts: 1139
                                            • 72Topic
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                                            29 Ottobre 2009 alle 18:36 - Views: 522 #36735

                                            tornando al punteruolo.
                                            qua stanno morendo tutte le canariensis,le mie fino a 15 giorni fà ,ogni 10 giorni gli spruzzavo sopra un insetticida a base di deltrametrima,a volte anche un altro insetticida a base di tretrametrina,finora stanno bene ma più crescono e più e difficile buttarci sopra dell’insetticida.

                                            giuseppe

                                            CaioPosts: 1336
                                              • 112Topic
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                                              30 Ottobre 2009 alle 8:27 - Views: 509 #36736

                                              Le temperature si sono rialzate sensibilmente e qualche coleottero che gira si vede ancora, se fossi in te io spruzzerei ancora per coprire i prossimi giorni a scopo preventivo.
                                              Anche qui ad Anzio è inziata l’ecatombe.
                                              In soli 10 giorni su uno dei viali pricipali si sono aperte almeno una quindicina di palme secolari.
                                              Il comune ha inziato a fare un bel lavoro, censendo le palme malate, poi pero’ si sono affidati ad alcuni vivaisti incompetenti che si limitano a toglierte le sole foglie alle palme malate, senza capitozzare……….cosi aggiungiamo al danno anche la beffa.
                                              Saluti, caio.

                                              quote:


                                              tornando al punteruolo.
                                              qua stanno morendo tutte le canariensis,le mie fino a 15 giorni fà ,ogni 10 giorni gli spruzzavo sopra un insetticida a base di deltrametrima,a volte anche un altro insetticida a base di tretrametrina,finora stanno bene ma più crescono e più e difficile buttarci sopra dell’insetticida.

                                              giuseppe


                                              sabatoosvaldoPosts: 74
                                                • 10Topic
                                                • 74Risposte
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                                                30 Ottobre 2009 alle 15:00 - Views: 764 #36737

                                                Ho ricevuto ieri il nuovo insetticida a base di aracditina (neem) e ho effettuato subito un trattamento preventivo sulle phoenix per il punteruolo e curativo sulle altre per la paysandisia. Confermo anch’io le difficoltà a causa dell’altezza delle palme, soprattutto per effettuare le docce, così come dicono. Il fornitore mi ha consigliato come trattamento curativo un prodotto fosforganico, dal nome azim o qualcosa del genere, qualcuno di voi ne ha sentito parlare? Mi ha detto che ha un potere abbattente molto forte, più di ogni altro insetticida.
                                                Potreste dirmi come fare a inserire delle foto? Mi piacerebbe farvi vedere i danni della paysandisia sulle mie piante.

                                                CaioPosts: 1336
                                                  • 112Topic
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                                                  30 Ottobre 2009 alle 19:47 - Views: 504 #36738

                                                  Ciao Osvaldo, mi dispiace che hai il giardino sotto attacco della Paysandisia, ma se ho ben capito, anche di punteruolo ?

                                                  Il Neem va bene per entrambe.
                                                  Per le “doccie” ho visto a Palermo un sistema rudimentale.
                                                  Dopo aver potato le chiome della Phoenix a mò di bonzo tibetano (con poche foglie al centro), gli impiantano piu’ in alto uno spruzzatore tipo irrigatore da giardino, collegato in testa ad un tubo di polietilene che funge anche da supporto, nel basso c’è un attaco con valvola.
                                                  Non l’ho mai visto in azione, cmq mi chiedo quanta potenza e quanta “sostanza” si deve avere per far funzionare un’attrezzaturadel genere ?
                                                  Sicuramente ci vogliono degli attrezzi professionali.

                                                  Per le foto, è piu’ semplice di quanto si pensi. Ti inserisco un link su un post di sicuro interesse.

                                                  Saluti, Caio.

                                                  sabatoosvaldoPosts: 74
                                                    • 10Topic
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                                                    31 Ottobre 2009 alle 11:01 - Views: 762 #36739

                                                    Vediamo se ci riesco:









                                                    Come si può vedere, sulla phoenix ho riscontrato un vero e proprio foro che non so sia stato fatto dalla paysandisia.
                                                    Sulla sabal blackburnia non ho mai trovato la classica foratura a ventaglio ma una parte della foglia mancante del tutto e la morte dell’apice vegetativo.
                                                    Ho dimenticato di dire che quattro anni fa, quando ho avuto il primo attacco in assoluto, sulla jubaea, sono stati colpiti anche i due dasylirion che avevo ai lati. Dopo l’immediato trattamento con insetticida, le piante si sono riprese, sono fiorite e dopo morte.

                                                    sabatoosvaldoPosts: 74
                                                      • 10Topic
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                                                      31 Ottobre 2009 alle 11:06 - Views: 763 #36740

                                                      Dimenticavo le foto di chamaerops e brahea.
                                                      Sapreste dirmi se è una edulis o una dulcis?


                                                      delli paoli giuseppePosts: 1139
                                                        • 72Topic
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                                                        31 Ottobre 2009 alle 13:18 - Views: 519 #36741

                                                        certo che questa farfalla e un pò rompiscatole.

                                                        giuseppe

                                                        judenzoPosts: 501
                                                          • 24Topic
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                                                          31 Ottobre 2009 alle 13:45 - Views: 591 #36742

                                                          quote:


                                                          Sapreste dirmi se è una edulis o una dulcis?


                                                          Edulis

                                                          Saluti, Enzo
                                                          Calabria tirrenica meridionale (sul mare) / zona climatica 9b (USDA)
                                                          Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)

                                                          TraianoPosts: 134
                                                            • 14Topic
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                                                            31 Ottobre 2009 alle 14:26 - Views: 797 #36743

                                                            quote:


                                                            quote:


                                                            Sapreste dirmi se è una edulis o una dulcis?


                                                            Edulis

                                                            Saluti, Enzo
                                                            Calabria tirrenica meridionale (sul mare) / zona climatica 9b (USDA)
                                                            Sub-tropicale mediterraneo costiero meridionale (Koppen)



                                                            Dovrebbe essere una Edulis. 🙂

                                                            Calabria – Golfo di Sant’Eufemia – 445 s.l.m.
                                                            Latitudine 38°50′
                                                            Zona climatica 9a (USDA)
                                                            Clima temperato subtropicale (Koppen)

                                                            CaioPosts: 1336
                                                              • 112Topic
                                                              • 1336Risposte
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                                                              1 Novembre 2009 alle 21:12 - Views: 497 #36744

                                                              Di che periodo sono le foto ?
                                                              Se sono state fatte dopo che hai dato l’insetticida e consecutivamente sono nate le nuove folgie, allora vuol dire che c’è un errore nel periodo di copertura o nella diliuzione del prodotto.
                                                              Te lo dico perchè sopratutto dalle foto delle chamaorops e del sabal, si evince che il parassita è molto vicino al bulbo centrale, tant’è che sono ben ivdenti i fori di ingresso sulle foglie centrali.
                                                              Forse conviene che aggiungi inquesto momento anche un trattamento radicale.
                                                              Quel foro su Phoenix e’ invece un foro d’ingresso……controlla bene le foglie sulle attaccature, e dove vedi fori neri o chiazzature marroni ampie ed evidneti,prova ad inserire un ago o una punta di ferro
                                                              è vedi cosa succede.
                                                              Saluti, caio.

                                                              sabatoosvaldoPosts: 74
                                                                • 10Topic
                                                                • 74Risposte
                                                                • 84Post totali
                                                                2 Novembre 2009 alle 14:10 - Views: 758 #36745

                                                                Le foto sono dello stesso giorno in cui le ho postate; quindi dopo aver effettuato per tutta la stagione estiva trattamenti mensili con diversi insetticidi. A mio avviso ho ancora larve dentro la chamaerops e la livistona, forse anche sabal come dici tu. Le foglie nuove della jubaea sono invece integre. Mi sa che farò un ulteriore trattamento con un prodotto “abbattente”. Come intervento radicale cosa mi consigli?