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Chamaedorea cataractarum
Le Chamaedorea generalmente non riscuotono molto successo presso i palmofili, probabilmente per i fusti sottili ed il fogliame di aspetto solitamente cartaceo, ma per le ridotte dimensioni e la grande varietà di forme potrebbero essere vantaggiosamente utilizzate in un giardino a palme. Una di queste è a mio avviso la cataractarum.
Chamaedorea cataractarum
Originaria del Messico (Chiapas, Oaxaca) dove vive in foreste umide ai margini di corsi d’acqua e di cascate (da cui il nome specifico), spesso parzialmente sommersa, che ne fanno una delle poche palme reofite. Pressochè acaule, col tempo forma tozzi e corti fusti che ramificano per divisione dicotomica (altra rarità nell’ambito delle palme). I cespi che forma sono densi, con foglie da 1,5 a 2 m circa di lunghezza, flessibili e con pinnule morbide, chiaro adattamento all’ambiente (offrire minore resistenza quando i corsi d’acqua si fanno tumultuosi). La posizione ideale è a mezza ombra, ma resiste anche in pieno sole, pur con vegetazione più compatta. Naturalmente richiederebbe elevata umidità, specie del suolo, ma si è dimostrata anche resistente a lunghi periodi di secco. Viene data rustica in zona 9b e marginalmente 9a (utili, come sempre, informazioni in merito da chi la coltiva) ed infine risulta gradita alle cocciniglie.
Le foto sono di alcuni anni fa; a causa del rifacimento del balcone soprastante il cespo è stato maciullato (sob!) ed è già tanto che si sono salvati due frammenti.Qui mi sembra che contribuisca non poco a dare una impronta tropicaleggiante:
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
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