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Salve a tutti,
vorrei chiedere un consiglio a voi più esperti.
Premetto che ho vissuto a Tenerife per molti anni, luogo dove mi sono appassionato ad avocadi, manghi e papaye.
Sto per trasferirmi in Abruzzo, nella Val Vibrata a 15 km in linea d aria dal mare. Conscio di trovarmi in una zona influenzata dalle discese di aria fredda dal Gran Sasso e dagli implacabili venti provenienti dal “Freddo Est”, vorrei provare a piantare un Avocado di 2 anni ottenuto da seme e violentato dai freddi del Canavese (nord piemonte/Ivrea) dove è stato ricoverato in una vecchia stalla praticamente priva di luce in compagnia di qualche Limone, con il fine di forgiarlo ad un eventuale messa a dimora. Laddove andrò a stare è in collina, un po ventosa nella quale le gelate aveengono con la frequenza di circa 2 volte all anno per 3-4 giorni consecutivi con temperature che arrivano anche a -5 (anche se credo che durante il giorno salgano sostanzialmente). Ora…ho un punto del terreno abbastanza protetto dai venti con muro di pietra alto 1,5 metri esposto a est sud-est. Nella riva della strada che passa 10 metri più in alto rispetto al sito pocanzi descritto, fiorisce, prospera e fruttifica (con tanto di figli nati da seme)una splendida Phoenix canariensis alta circa 1,5 m in ottima salute.
A Tenerife il limite di dove far crescere la palma canaria coincideva con quello dell avocado ( limite altimetrico, essendo Tenerife una montagna-vulcano che si erge nel versante nord quasi a picco sul oceano).
La domanda è: posso considerare anche qui in Italia la Phoenix Canariensis come gemella climatica (permettemi questa licenza poetica) dell avocado?
Grazie per l aiuto
Kalima
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