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  • 6 Ottobre 2012 alle 19:16 #4013

    salve, nel mio giardino tropicale a marzo ho piantato un litchi da talea di 2 anni alto un mt circa arrivato dopo un viaggio di tre giorni da un noto vivaio siciliano.La pianta ha sofferto un po’ anche se aveva l’estremita’ delle foglie gia’ bruciacchiate.Premetto che il mio terreno e’ sostanzialmente calcare e ricco di argilla.La pianta e’ rimasta li senza mostrare segni di ripresa per oltre 4 mesi durante i quali ho irrigato regolarmente e concimato.Pensavo fosse destinata a morire fino a quando a fine agosto ha germogiato su tutti i rami perdendo le foglie vecchie.Adesso le foglioline sono cresciute ma non esageratamente,lentamente.Cosa devo fare quando a dicembre arriveranno le prime gelate ,anche se da me non eccessive? Dopo quello che e’ accaduto posso pensare che il peggio e’ passato e che ormai si e’ adattata e acclimatata ? Considerando quello che sento dire sulla delicatezza e imprevedibilita’ di questa pianta. saluti Claudio

    Antonio 46
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      7 Ottobre 2012 alle 1:36 - Views: 635 #32617

      Ciao Claudio e benvenuto fra noi.
      Da quello che ho visto su Google Earth, pur trovandoti ad una latitudine favorevole ma con 440 metri s.l.del mare, al centro ma purtroppo lontano dall’influenza benefica dei due mari che ti circondano, (influenza indispensabile a mitigare i rigori invernali a favore del tuo Litchi coltivato in piena terra), opterei dunque per una protezione seria in vista del prossimo inverno.
      La pianta in questione, piuttosto lenta e delicata di suo, è troppo giovane, indifesa e assolutamente non ancora acclimatata per poter superare la sua prima vera “prova di sopravvivenza”!
      In questi ultimi quattro anni, sia pure indirettamente, ho avuto l’occasione di seguire l’andamento vegetativo del Litchi dell’amico Paolo di Alassio (recentemente scomparso).
      Pur lentissima nella sua crescita, questa magnifica essenza era la sua preferita fra le numerose tropicali ospiti del suo “Eden” affacciato sul mare; solo di recente, questa sua “pupilla”, cresceva rigogliosamente, arrivando soltanto lo scorso anno e per la sua grande soddisfazione, quasi alla fruttificazione!
      L’amico Paolo teneva così tanto a questa essenza che solo a questa e in via del tutto eccezionale, le aveva costruito una mini serra con pannelli in vetro, (probabili residui della sua vecchia serra) a protezione del preannunciato, scorso, rigido inverno.
      Pochi mesi fa, in occasione di una mia visita al giardino di Paolo coltivato da una brava persona che se ne è preso cura, l’ho trovata in ottima salute e ormai sufficientemente matura per il classico “taglio del cordone ombelicale” e per marciare, grazie al clima straordinario del luogo che la ospita, finalmente con le proprie gam….radici! 😀

      Antonio Sabbetti
      Torino zona USDA 7B

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        7 Ottobre 2012 alle 19:26 - Views: 521 #32618

        Antonio sono molto contento che il giardino di Paolo è in buone mani…
        Claudio segui i consiglio di Antonio,per testare la rusticità di una pianta devono trascorrere almeno 3 anni.Sai per caso se quel noto vivaio,aveva il longan?Grazie