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Considerata la moria di palme, da questa estate mi sono “gettato” nella coltivazione degli agrumi, ed a tal proposito con l’aiuto di alcuni amici siciliano ho tentato di coltivare l’arancio sanguinello anche qui ai Castelli Romani.
Certo il test di Dicembre scorso avrei preferito evitarlo al primo anno d’impianto, però devo dire che a distanza di quasi due mesi la pianta ha superato ogni più rosea aspettativa.
La pianta ha portato a maturazione tutti i suoi frutti, perdendo solo alcune foglie più esterne, per le bruciature da freddo e niente più.
Di questo successo ne sono contentissimo, in quanto erano anni che sognavo di poter coltivare qui un arancio pigmentato, ma i vivaisti locali mi avano sempre sconsigliato la cosa, ed invece il sanguinello qui pò svernare con grande successo.
I frutti sono più che ottimi, sia come succosità che come dolcezza e sapore nell’insieme, senza nulla a che invidiare alle coltivazioni delle zone più vocate.Saluti, caio.
Scritto Da – caio il 08 Febbraio 2011alle ore 23:05:19
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