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Eccole qui, nate tutte e quattro grazie alla scatola riscaldata.
Se ne vede solo una qui, e la foto è di pessima qualità, ma sono tutte lì, anzi ora stanno “tirandosi su”. Non so nulla su questa pianta, eccetto che è delicatissima e che le sue noci sono eccezionalmente buone. Tenendo conto che vivo in Puglia, potrei tenerla all’aperto oppure mi conviene ritirarla dentro casa in inverno? Ma arriverà mai a fruttificare da noi?
Grazie… 🙂Scritto Da – emanuela il 20 Aprile 2008alle ore 22:30:01
Ci vorrà tempo ma dovrebbero fruttificare, magari non sul tuo terrazzo 😀 😀
Pensavo di seminarle anch’io, Francesco ne ha una pianta che fruttifica, magari qui in Liguria ci vorrà una protezione invernale.
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Dimenticavo, hai seminato semi nel guscio o sgusciati?
Dicono che il guscio sia durissimo
Paolo
un blog di caprette, ulivi e curiosità vegetali:
http://caprettetibetane.splinder.com
Ciao Paolo,
sto seriamente meditando un’extension al terrazzo…chissà quale coiffeur pour dames riuscirebbe nell’impresa… 😀
Scherzi a parte, il seme era abbastanza duro, ma non so se nel guscio o meno, mi sono stati gentilmente forniti da un amico siciliano 😉 anche se la sua macadamia ancora non fa frutti sufficienti per cui è ricorso ad aiuti esterni. E dovevano essere freschi, perchè hanno impiegato due settimane a spuntare. Magari riuscissi una buona volta a venire a trovare te e le caprette potrei portartene una, sempre ammesso che sopravvivano alle mie “sgrinfie”…
Ho seminato 3 semi di macadamia freschi in primavera ma non e’ nato nulla
I semi tolti dal terreno, erano senza guscio e ancora intatti,
saranno ancora geminabili la prossima primavera o posso buttarli ??
Angelo
La germinazione della Macadamia è un pò particolare…
Salvo casi eccezionali, per una buona riuscita bisogna mettere la noce in un bicchiere e versare dell’acqua distillata coprendo 2/3 della noce (una parte deve stare all’aria è importante!). La parte della noce che era attaccata alla pianta farà entrare l’acqua all’interno e successivamente farà gonfiare la noce rompendo il guscio e cacciando le radici… Comunque dopo due settimane bisogna prendere la noce dal bicchiere e urtarla contro una superficie dura se all’interno si muove qualcosa allora bisogna praticare un altro foro dalla parte opposta all’attaccatura facendo attenzione a non andare troppo affondo (questo aiuterà la noce a gonfiarsi più velocemente in acqua). La germinazione può richiedere da diverse settimane a due mesi, poi non uscirà più, poichè marcirà.
Allora: L’acqua deve essere assolutamente senza cloro, va cambiata ogni giorno dal bicchere e deve avere la temperatura costante di 24 °C.
Appena la noce si rompe ed escono le radici, bisogna piantarla ad 1 cm di profondità in terriccio molto ben drenato ad una temperatura superiore ai 20 e inferiore ai 30°C.
io lo scorso anno a ottobre avevo raccolti alcuni semi freschi di macadamia,subito sono entrati in germinazione !
Al momento la tecnica del bicchiere con acqua si e ‘ dimostrata fallimentare. E’ marcito tutto.
Adesso i rimanenti semi, non messi un acqua, li ho seminati in vasi in un luogo fresco, sperando che germoglino in primavera
Angelo
Mi dispiace Angelo! Comunque a me con quella tecnica seguita alla perfezione su due semi,uno me ne è germinato.
Beh forse in dicembre/gennaio non e’ il periodo migliore
Aspettero’ con pazienza quelli seminati
Angelo
Ciao Fede,
permettimi di fare una battuta … certo che complicarsi la vita quando si possono fare le cose semplicemente….
Le macadamie non sono molto diverse dalle altre proteacee, sono relativam,ente schizzinose per quanto riguarda la germinazione e la seguente coltivazione, ma con alcuni accorgimenti tutto o quasi è possibile. Di per se occorre riprodurre semplicemente quanto avviene in natura.
Per le proteacee di clima tropicale non occorre la differenza di temperatura fra giorno e notte per stimolare la germinazione. Una temperatura costante di 20-24°C è sufficiente (io li faccio germinare in serra calda con minimo 18-20 gradi). Importante è un miscuglio ben drenante e tendenzialmente acido (ph 5.5). Io uso: composto molto leggero con torba, perlite, poca sabbia, poca lava di piccola pezzatura. L’ultima semina su 10 semi 8 piantine (Macadamia tretraphylla). Altro punto importante , se non il più importante, i frutti devono avere al massimo 1-2 settimane (da quando sono state staccate dall’albero). Semi vecchi non si svegliano ne con l’acqua ne con la vodka (scherzo). Se dopo due-tre settimane non sono germinati, niet. La stessa cosa capita con la sua cugina sudamericana, la Gevuina avellana (i cui frutti sono ancora più buoni ma in Europa praticamente introvabili). Visto che all’Orto botanico di Napoli vive sia la Macadamia tetraphylla che la M. integrifolia e fruttificano entrambe, penso che più al Sud non sia difficile coltivarla all’aperto (ho i miei dubbi che possa fruttificare in vaso, al massimo cultivar innestate ma questa è tutta un’altra storia, comunque alle Hawaii le coltivano innestate. Se qualcuno fosse in partenza…).
Luca
Locarno/USDA 8
Metodo Luca
prima piantina spuntata stamattina
Angelo
quote:
……Altro punto importante , se non il più importante, i frutti devono avere al massimo 1-2 settimane (da quando sono state staccate dall’albero). Semi vecchi non si svegliano
Luca
Locarno/USDA 8
La mia macadamia e’ nata e morta subito
Adesso mi hanno dato altri semi, ma non si sa quanto tempo abbiano
Vale la pena seminare ?
Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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Ciao angelo non so se vale la pena provare ,ma io ti posso consigliare un metodo per far germogliare prima i semi un pò piu veloce di quelli elencati prima, che io utilizzo con gran successo con i durissimi semi di Nelumbo nucifera (fior di loto). La tecniaca della scarificatura che consiste nell’eliminare la parte esterna ( cioè il tegumento ) del seme con della carta vetrata. Devi grattare in un solo punto quando intravedi il parenchima ( il tessuto nutritivo dell’embrione) ti fermi. Lo riconosci è molto piu chiaro dell’involucro esterno, l’unico accorgimento che ti do e di stare attento ad non andare troppo in profondita. Poi puoi seminare. Ps tutto ne vale anche dalla freschezza del seme che a quanto pare tu non sai.
Giuseppe Leone
Forse dato il tipo di seme è meglio utilizzare un flessibile o una mola per il primo tratto (logicamente stando molto attenti a intaccare solo il tegumento)
Modena e appennino modenese.
Liborio hai ragione e molto duro lo conosco bene, ma con un po di pazieza si puo fare. Poi nel mondo vegetale c’è di peggio immagina di dover scarificare il seme della Lodoicea maldivica ( coco de mer ) bell’ impresa.
Giuseppe Leone
Io avevo provato in alcune noci a incrinare il guscio o praticare un piccolissimo foro , ma senza esito
Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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Ciao Angelo può darsi che quando hai provato a forare ed incrinare hai fatto dei danni che Scarificado non vai a fare perché vai solo a ridurre tramite l’abrasione il tegumento esterno, cosa che serve a far imbibire il seme prima e non aiutare a far uscire il germoglio prima. Poi se vuoi puoi ulteriormente fare un’altra cosa oltre che scarificare, puoi aggiungere hai semi dell’ormone radicante per talee legnose aiuta a farli nascere prima. Io ci ho provato con altri semi sicuramente meno coriacei della macadamia funziona senza averli scarificati ma nel caso in questione lo farei lo stesso.
Giuseppe Leone
La scarificazione serve per far assumere acqua al seme ??
L’ormone, polvere o liquido, dove va messo ??
Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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Si Angelo perché per qualsiasi seme in natura viene fatta o per ingestione dagli animali o dagli acidi umici presenti nel suolo naturale. In questo caso la pratichiamo noi artificialmente. Poi il seme una volta che si imbibisce aumenta di volume provocando lui stesso la rottura del tegumento. Nelle monocotiledoni escono quasi contemporaneamente radice e guaina protettiva delle foglie , con un leggero anticipo la radice. Nelle dicotiledoni l’accrescimento interessa prima la radice e poi successivamente le foglie. Per quanto riguarda l’ormone utilizza quello in polvere (mi raccomando quello per talee legnose ). Fai una sorta di infarinatura setacci l’eccesso e poi semini come hai sempre fatto.
Giuseppe Leone
Ho riprovato per l’ennesima volta con macadamie australiane : i semi incrinati oppure forati sono marciti o riempiti di insettini bianchi; mentre un paio seminati integri si sono aperti e stanno germogliando !
Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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quote:
Ho riprovato per l’ennesima volta con macadamie australiane : i semi incrinati oppure forati sono marciti o riempiti di insettini bianchi; mentre un paio seminati integri si sono aperti e stanno germogliando !Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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🙂 🙂 in effetti, a pensarci bene, se in natura nessuno le scarifica ma germogliano lo stesso un motivo ci sarà
Stefano
Roma
In natura avviene naturalmente mi ripeto o per ingestione degli animali o dagli acidi umici presenti nel suolo per i semi a tegumento duro e poco poroso. Non so angelo avrà sbagliato qualcosa, perché con la scarificatura se elimini troppo tegumento esterno faciliti si la penetrazione dell’acqua ma anche di batteri. Angelo puoi provare con quella chimica e vedere come va. Perché se il seme in generale, non si imbibisce di acqua non riesce a rompere il tegumento esterno.
Giuseppe Leone
Partinico (Pa)
zona climatica 9b (USDA)
temperato subtropicale (koppen)
Non mi piace la chimica : preferisco che la natura faccia il suo corso !
per ora ne e’ nata una sola, da seme integro, senza nessuna scarificazione !
Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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Anche io preferisco che la natura faccia il suo corso però se uno vuole aumentare le probabilità di riuscita i metodi ci sono poi uno li sperimenta tutti e vede col quale si trova meglio ( pensa che se io non effettuo la scarificazione sui semi di loto posso aspettare anche anni prima di veder spuntare qualcosa, tutto ne vale da quel che si deve piantare), però dai almeno una ti è nata. 🙂
Giuseppe Leone
Partinico (Pa)
zona climatica 9b (USDA)
temperato subtropicale (koppen)
Per ora cresce bene : qlc consiglio di coltivazione ??
Angelo
http://picasaweb.google.it/AANGELO.MILAN
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Avrei alcune domande!
Innanzitutto, per fruttificare ci vogliono pinte innestate?
Poi, i vostri esperimenti come sono andati a finire, vivono ancora le piante?
Infine, esistono vivai da noi che le vendono, o all’estero e che spediscano?
Sì ho visto, grazie Angelo!
Però, dopo una breve ricerca, mi par di capire che il problema di questa pianta sono i microelementi che provocano clorosi, in particolare il calcio!
Inoltre, pare che sia la Macadamia Tetraphylla e non la Integrifolia ad essere più adattabile al clima subtropicale e temperato, quindi a climi come quelli dell’Italia centro-meridionale.
In Sicilia pare ci siano piante di Macadamia che fruttificano, non so che varietà e cultivar siano però!
Leggendo, peare che la Tetraphylla cultivar Beaumont sia più adatta a climi più freschi!
Quindi, in sostanza, se uno vuole vedere i frutti direi che deve comperare una pianta innestata…il problema è dove!!!
Qui dice che sotto i -4°C muore, quindi è adattabile!
Già da me, nell’Abruzzo costiero raramente si va sotto i -2°C -3°C, ma a volte si va sotto…quindi, diciamo un po’ come gli agrumi, qui crescono ma quando ci sono gelate fuori dalla norma, kaputt, seccano!
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