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Dionaea muscipula: nozioni di coltivazione
Le piante carnivore sono ormai vendute abbastanza frequentemente nei vivai e negozi di fiori. Anche nei supermercati è facile trovare le specie più comuni.
Nonostante questo sono ancora coltivate in maniera errata nonostante si conoscano bene le loro esigenze di coltivazione.
i vivai si ostinano a coltivare e vendere le piante carnivore tenendole all’interno della serra anche nel periodo invernale e questo è sbagliato…
Ma quali sono le piante carnivore più comuni e come si coltivano per ottenere una buona crescita?
Le piante carnivore in vendita nei vivai sono generalmente Dionaea muscipula, Sarracenia (disponibili in alcuni ibridi e nella specie purpurea), Drosera (nelle specie capensis e aliciae), Pinguicula moranensis, Nepenthes x mixta e N.x ventrata (ibridi).
La Dionaea Muscipula è la pianta carnivora più conosciuta, le sue foglie si chiudono di scatto appena un insetto si posa sulle sue foglie e successivamente viene assorbito, le foglie si saldano strettamente e la pianta lentamente secerne un liquido simile a quello gastrico distruggendo la preda.
Vive in una strettissima fascia costiera del Nord e Sud CAROLINA in U.S.A.
In primavera inoltrata e in estate fiorisce con un alto stelo in cui vi sono fiori bianchi a 5 petali, potete tagliare questo scapo fiorale per permettere alla pianta di rimpiazzare continuamente le trappole altrimenti lasciatelo, la pianta si bloccherà un pò nella crescita e se avete un’altra pianta potete fare l’impollinazione incrociata per ottenere molti semi. la pianta però patirà un pò abbruttendosi ma una volta impollinata con un pò di pazienza tornerà alla sua forma migliore.
Il fiore indebolisce un pò la pianta, meglio tagliarlo o tenere qualche pianta in più da riservare allo scopo.Dopo l’acquisto bisogna travasare la dionaea in un composto idoneo, solitamente è coltivata in un terriccio sbagliato composto da torba, pula e a volte grani di concime.
Si estrae la piantina, si immergono le radici in acqua piovana o distillata in modo da pulirle del terriccio. Si trapianta successivamente in un vaso di plastica in cui metteremo 60% di torba acida di sfagno o torba bionda (non quelle mischiate), 40% di perlite o sabbia di fiume silicea (meglio acquistarla in un negozio di acquari).
Dopo aver adagiato la pianta nel nuovo contenitore e per i primi giorni la si tiene in ombra appoggiata ad un sottovaso colmo d’acqua piovana o distillata (mai acqua del rubinetto).
Successivamente dopo alcuni giorni si sposta la pianta e il suo vaso al sole, la pianta vuole più sole possibile, dalla mattina alla sera, mettetela nel posto più assolato che avete.
Il sottovaso deve rimanere SEMPRE colmo d’acqua. Non teme pioggia, neve o gelo, sopportando temperature dai -10 C° ai 35 C°.
IMPORTANTISSIMO: non stimolate il movimento delle foglie con le dita e non somministrate insetti, la piantina cattura da sola ciò che gli serve.
Se il posto in cui la sistemate è veramente assolato e caldo con altissime temperature potete ombreggiarla leggermente durante le ore centrali.
Gli afidi possono attaccare i fiori ed è meglio eliminarli a mano che usare un’insetticida.
Se coltivate la Dionaea sotto il sole e con il vaso appoggiato in un sottovaso sempre pieno d’acqua piovana e in in verno non cedete alla tentazione di portarla in casa avrete una crescita rigogliosa e la pianta stessa anche senza semina si moltiplicherà da sola con numerosi polloni riempiendo totalmente il vasetto.
Ciao buona coltivazione Giupe
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