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  • 14 Luglio 2005 alle 10:29 #273

    Non vi preoccupate, non inizio a scrivere post a tutto andare ;) ma era un pò che avevo alcune cose da chiedere…
    Allora, sabato vedo un amico che mi porta dei semi di Plumeria, secondo voi è meglio la talea o la pianta da seme ? Io so per esperienza con molte specie arboree o succulente che le talee sono più veloci e più precoci nel fiorire però seminando ottengo esemplari tutti genotipicamente differenti. Sono lente ?
    Qualche tecnica particolare per la semina ? Scarificazione, stratificazione, vernalizzazione, imbibizione presemina ?

    coltivatore di piante esotiche del Madagascar, allevatore di animali esotici

    pietropuccio
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      14 Luglio 2005 alle 12:38 - Views: 789 #7733

      Ciao Giuseppe,
      se fai una ricerca nel forum troverai molti messaggi sulla Plumeria, ad ogni modo ti riporto parte di un vecchio messaggio che forse può interessarti:

      II – RIPRODUZIONE

      2 – Esistono tre differenti modi di riproduzione della Plumeria: da seme, da talea e da margotta. A questi si può aggiungere l’innesto, che non è esattamente un metodo di riproduzione, ma presenta certi vantaggi nel campo amatoriale.

      2.1 – Riproduzione da seme
      E’ questo ovviamente il metodo naturale, ma a parte l’uso per ottenere nuove varietà è il meno utilizzato nel campo amatoriale. Ciò è dovuto in parte alla solitamente scarsa o nulla fruttificazione nei nostri climi e nelle piante coltivate in vaso (in piena terra in certe varietà può essere relativamente abbondante), in parte al fatto che le piante ottenute non è certo che abbiano le caratteristiche dei genitori, ma sopratutto per il tempo necessario alla prima fioritura, 3-5 anni in teoria, che possono essere molti di più nei nostri climi. I caratteristici ‘follicoli’ impiegano 8, 9 mesi a maturare ed i semi vanno prelevati quando stanno per aprirsi. I semi sono piatti, romboidali con una caratteristica ‘ala’ lunga 2, 3 cm. Prima della semina molti consigliano di distendere per una notte i semi tra due strati di carta assorbente inumidita e mettere a dimora solo quelli che al mattino presentano un evidente rigonfiamento, tralasciando gli altri perchè molto probabilmente non ‘vitali’, la germinazione comunque può avvenire anche senza questo pretrattamento. I semi vanno interrati per tutta la loro lunghezza, l’ala può essere tolta o lasciata a mo’ di segnale. Per il terriccio esistono tante formule ed ognuno può prepararsi il proprio, ciò che è importante è che deve essere poroso, drenante e poter trattenere l’umidità, come ad es. uno costituito per il 50-60% del classico terriccio per la semina di succulente, ulteriormente ‘alleggerito’ con agriperlite o sabbia di fiume o pomice di pezzatura 3-6 mm. Per diminuire il rischio di marciumi in fase di germinazione il terriccio può essere sterilizzato o trattato con apposito fungicida. Il vaso con il terriccio inumidito va quindi messo in un luogo molto luminoso ad una temperatura orientativamente non inferiore a 20°C; per mantenere l’umidità può essere chiuso in un sacchetto di plastica trasparente o coperto con analogo foglio. La germinazione avviene solitamente nel giro di 2, 3 settimane.

      2.2 – Riproduzione da talea
      La talea si preleva con un taglio netto alla fine dell’inverno, scegliendo preferibilmente una porzione di ramo cresciuto nella precedente stagione della lunghezza compresa tra 20 e 40 cm (potrebbe essere anche più lunga, ma potrebbe dare problemi di stabilità), con talee di lunghezza inferiore si hanno meno probabilità di riuscita. Il taglio, se in corrispondenza ad una ramificazione, va fatto a qualche centimetro dalla stessa. La talea viene quindi fatta asciugare per almeno una decina di giorni in ambiente fresco e ventilato, può all’occorrenza essere conservata per più tempo, anche mesi, ma è bene evitare un suo eccessivo raggrinzimento, sintomo di disidratazione, perchè contrariamente a quanto spesso ritenuto, in queste condizioni il radicamento è meno probabile. Al fine di minimizzare nei nostri climi il rischio di marciume è opportuno interrare la talea per una lunghezza intorno a 3 cm, ossia inferiore a quella consigliata nelle pubblicazioni e siti specializzati, anche perchè l’emissione delle radici avviene solamente dal ‘callo’ che si forma alla base. Importante è inoltre la stabilità della talea durante la radicazione, che avviene con l’emissione di radici filiformi molto delicate e la cui rottura può ritardarne il processo, occorre quindi mantenere ben ferma la talea con un tutore od altro. Le talee poste a radicare vanno posizionate possibilmente in pieno sole ed il terriccio, la cui composizione può essere la stessa di quella indicata per la semina, mantenuto sempre leggermente umido. La radicazione avviene nel giro di qualche mese ed è testimoniata dalla produzione di foglie dalle dimensioni tipiche della varietà di appartenenza.

      Pietro Puccio
      Palermo
      Zona climatica 9b/10a (USDA)
      Temperato subtropicale (Koppen)

      Pietro
      Palermo
      Zona (USDA) 9b
      https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/

      Ripepi_GiuseppePosts: 9
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        14 Luglio 2005 alle 14:57 - Views: 963 #7734

        sì hai ragione ma me ne sono accorto dopo che c’erano dei post passati e non sono riuscito a cancellare il mio.
        Grazie
        Giu

        coltivatore di piante esotiche del Madagascar, allevatore di animali esotici