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Salve a tutti i lettori!
Volevo chiedervi che procedimento esatto adottate per la moltiplicazione da talea!
Dopo aver tagliato i rami dalla pianta madre usate farli riposare per un pò(..quanto?)prima di piantarli e vi servite di stimolante ormonale oppure no?
Come per l’Euphorbia pulcherrima(Stella di Natale)dalle talee fate scolare via un pò di lattice servendovi per la coagulazione sui bordi di una velocissima fiamma oppure no?
Inoltre,per evitare marciumi come usate innaffiare i nuovi rametti? Subito?!
Secondo la vostra esperienza continuate a pensare che il terreno più adatto alle plumerie sia composto di torba e sabbia oppure… di cosa?
Ciao! 😮
Ciao,
io ho delle foto con i vari passaggi che ti invio in privato perchè ci sono le foto che qui non posso mettere.
Spero che ti servano.
😀
quote:
Ciao,
io ho delle foto con i vari passaggi che ti invio in privato perchè ci sono le foto che qui non posso mettere.
Spero che ti servano.
😀
Ciao Lucia! come al solito sei di un tempismo eccezionale:le tue foto sono arrivate immediatamente e sono state utilissime.
Hai provato a fare anche degli incroci?
Grazie 😉
Titti
Ciao a tutti di nuovo!
Un amatore americano della plumeria mi ha assicurato che più è grande il vaso e più grande cresce la pianta ma la mia che è di 8 anni in un vaso molto capiente (e nonostante l’inverno mantiene le sue foglie!) continua ad essere composta da un unico fusto altissimo-2,50cm.-e solo 3 diramazioni piuttosto contenute:allora,secondo voi,cosa devo fare per vederla più folta?
Devo provare con un concime più potente?
Voi quale usate se non quello molto ricco di potassio?
Il sole che riceve quando la trasferisco all’aperto non supera le 7/8 ore!
Ciao a tutti!
Rimanendo in tema di talee di Plumeria, chi sa dirmi un metodo che sia valido per evitare i marciumi basali? Dalle esperienze che ho avuto l’anno scorso, ho notato che è un handicap vero e proprio; ho seguito anche istruzioni riportate su vari siti, ma sembra che non tutti dicano la stessa cosa; c’è chi dice che bisogna usare 2/3 di perlite ed 1/3 di torba, altri in proporzioni diverse.. che caos…. Help me…
Cara tytti,
no, non ho mai provato “incroci”. riguardo al vaso io faccio proprio il contrario,uso vasi piccoli.
Hai scritto se le talee devono asciugare dopo la potatura. Si!! Pensa che la mia prima Plumeria mi è stata regalata da un Orto Botanico e non ci stava sul Camions in altezza, per cui l’hanno cimata. Mi hanno poi dato le talee che io ho scordato in un cantuccio. Dopo circa 3 mesi ho visto qualcosa di giallo che appariva e………era la talea fiorita. Allora ho posizionato le talee e sono radicate senza problemi.
G. Betto ne suo famoso libro LE PIANTE INSOLITE dice che bisogna farla disseccare senza pietà, fichè raggrinzisce.
Gli americani dicono questo:
Un fungo della ruggine vive nella simbiosi con le piante di Plumeria. Nelle circostanze bagnate il fungo che vive durante la volontà “fioritura” della pianta e produce il raccolto abbondante delle spore arancioni sul lato del va. Sono molto simili alle spore delle piante del fern visibili sul lato dei fronds. La ruggine che sta vivendo su tutto il Plumerias del mondo indurrà la defogliazione della pianta. È un processo naturale che permette che la pianta fornisca la dormienza durante la stagione asciutta dell’anno. I fungicidi di Funginex, di Bayleton o di Plantvax possono essere usati per controllare i sintomi della ruggine.
Torino
Zona ( USDA ) 8a.
Oggi neve!!! 😀
Ciao Lucia,
ho una grandissima ammirazione per Guglielmo Betto, che in Italia ha svolto un ruolo fondamentale nella divulgazione delle piante tropicali e di cui tutti gli appassionati sentono ancora la mancanza, ma nel campo delle plumerie non credo avesse molta esperienza. La sua frase, che ritengo piuttosto infelice e che purtroppo viene spesso riportata “che bisogna farla disseccare senza pietà” credo nasca da quanto scritto nel ’78 in un libretto monografico sulla Plumeria (credo il primo che sia circolato in Italia) da appassionati coltivatori del Texas, in cui è scritto che anche quando una talea appare “wrinkled and dehydrate…. the plumeria may surprise you and when placed in soil in March or April, roots form rapidly and stem fills out quickly.” (anche quando appare raggrinzita e disidratata la plumeria può sorprendere e quando piazzata in terra in marzo o aprile, radica e vegeta rapidamente). Questa frase è in massima parte la classica esagerazione per stupire il lettore ed interessarlo alla pianta ed in piccola parte corrisponde alla situazione degli autori che si riferivano al clima del Texas, molto più caldo ed umido di quello nostro dalla primavera all’autunno. Posso dire che tutte le volte che per varie cause una talea è raggrinzita in maniera evidente, non si è mai ripresa; probabilmente quando l’apparato ‘vascolare’ della talea collassa completamente non esiste possibilità di recupero.
Sulla propagazione per talea aggiungo due cose che ritengo per esperienza fondamentali: la talea non deve essere molto interrata, massimo 2-3 cm e deve essere legata ad un robusto tutore per tenerla ben ferma nella prima fase della radicazione, quando appaioni radici filiforme e delicatissime, la cui rottura provoca un arresto del processo.
Ciao
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Ciao Lucia!
Come sempre sei molto esplicativa con foto,pareri,esempi e citazioni.Mi sembra che tu sia come le maestre di una volta:rassicurante,incoraggiante,prottettiva e sempre presente!Grazie.
Titty
n.b.
A Trieste non nevica come da te ma la bora gelida addosso è ghiacciata veramente!!!!!
quote:
Un amatore americano della plumeria mi ha assicurato che più è grande il vaso e più grande cresce la pianta ma la mia che è di 8 anni in un vaso molto capiente (e nonostante l’inverno mantiene le sue foglie!) continua ad essere composta da un unico fusto altissimo-2,50cm.-e solo 3 diramazioni piuttosto contenute:allora,secondo voi,cosa devo fare per vederla più folta?
ciao titty
Secondo la mia esperienza , che in realta’ e’ dettata da esigenze tecniche(il rientro in casa delle piante d’inverno)i vasi piccoli sono meglio.
( dimmi Pietro se sbaglio in qualcosa)
1)le pomelie nei vasi stretti da me fioriscono piu’ di quelle nei vasi grandi,hanno forse fiori piu’ piccoli ma fioriscono di piu’.(non so’ esattamente perche’)
2) in alcune pomelie le radici hanno occupato tutto il vaso, finendo per apparire sulla superficie, ma soffrono meno di quelle piantate in vasi piu’ grandi.( pietro e lulu’ continuo a chiedere conferme o comunque lumi su cio’)
3) per quello che riguarda le talee appena si staccano , le ficco subito e a casaccio nella terra, e prendono tutte. non aspetto neanche un giorno e non cauterizzo de cospargo di funghicida, nessun ormone o rituale voodo. Mi succede comunque che le talee piantate in terra vecchia crescano piu’ rapidamente di quelle in terriccio misto (aiuto… perche????)
4) per fertilizzante io uso l’osmocote in cubetti che dura 1 anno piu’ per pigrizia che altro e sembra andare benissimo
queste sono le mie esperienze con le pomelie a Roma su di un terrazzo, dove le piante prendono sole ,in periodo estivo, tutto il giorno,e soprattutto d’estate verso i momenti critici sono esposte direttamente alla calura ardente delle 2.
spero queste informazioni(confermate o comunque vagliate da altri) possono servirti,tenendo sempre presente la differenza di clima ed esposizione del caso
Tytti,
mi sento tanto “CHIOCCIA” con quello che hai scritto. Grazie!!! Forse è il mio ex lavoro che mi ha portato ad essere così ( ero Capo Sala in Ortopedia ) per cui la maggior parte dei degenti erano giovani, con tanta paura addosso e se non ti presentavi nelle vesti di MAMMA Chioccia non riuscivi a far nulla con loro. I ragazzi poi molto più delle ragazze hanno “paura” di tutto e di tutti. Non sono “spavaldi” come fuori, in quell’ambiente vedi veramente la diversità fra i 2 sessi.
Scusate se mi sono permessa di uscire dai cardini ( so che a qualcuno può dar fastidio ) ma ho avuto uno spunto con l’intervento di Tytti di presentarmi un pochino.
Adios!!!
😳
Lucia Barabino
quote:
quote:
Un amatore americano della plumeria mi ha assicurato che più è grande il vaso e più grande cresce la pianta ma la mia che è di 8 anni in un vaso molto capiente (e nonostante l’inverno mantiene le sue foglie!) continua ad essere composta da un unico fusto altissimo-2,50cm.-e solo 3 diramazioni piuttosto contenute:allora,secondo voi,cosa devo fare per vederla più folta?
ciao titty
Secondo la mia esperienza , che in realta’ e’ dettata da esigenze tecniche(il rientro in casa delle piante d’inverno)i vasi piccoli sono meglio.
( dimmi Pietro se sbaglio in qualcosa)
1)le pomelie nei vasi stretti da me fioriscono piu’ di quelle nei vasi grandi,hanno forse fiori piu’ piccoli ma fioriscono di piu’.(non so’ esattamente perche’)
2) in alcune pomelie le radici hanno occupato tutto il vaso, finendo per apparire sulla superficie, ma soffrono meno di quelle piantate in vasi piu’ grandi.( pietro e lulu’ continuo a chiedere conferme o comunque lumi su cio’)
3) per quello che riguarda le talee appena si staccano , le ficco subito e a casaccio nella terra, e prendono tutte. non aspetto neanche un giorno e non cauterizzo de cospargo di funghicida, nessun ormone o rituale voodo. Mi succede comunque che le talee piantate in terra vecchia crescano piu’ rapidamente di quelle in terriccio misto (aiuto… perche????)
4) per fertilizzante io uso l’osmocote in cubetti che dura 1 anno piu’ per pigrizia che altro e sembra andare benissimo
queste sono le mie esperienze con le pomelie a Roma su di un terrazzo, dove le piante prendono sole ,in periodo estivo, tutto il giorno,e soprattutto d’estate verso i momenti critici sono esposte direttamente alla calura ardente delle 2.
spero queste informazioni(confermate o comunque vagliate da altri) possono servirti,tenendo sempre presente la differenza di clima ed esposizione del casoCiao a tutti
ho seguito per la mia Plumeria un suggerimento trovato su un articolo di Gardenia (grazie al quale ho avuto la fortuna di conoscere Lucia)che raccomandava di riporre la pianta in un luogo fresco e senza acqua fino alla primavera. Cosa che ho fatto l’anno scorso e la ripresa vegetativa è stata veloce anche se, come detto in un’altra occasione, senza fiori. Per quest’inverno ho fatto la stessa cosa e a giorni la riporterò sul terrazzo e seguirò i consigli degli amici del forum sperando di vedere i fiori.
Buona primavera a tutti
Olli
Olindo Galeotti
Ciao Olindo,
alcune risposte alle tue domande (grazie per la fiducia! 🙂 ) erano già nella nota sulla Plumeria in “Discussioni e commenti”. Il fatto che in natura vivano in terreni poveri e spesso su rocce solo con un pò di muschio, può spiegare l’adattabilità a vasi piccoli e a terricci poveri. Naturalmente l’ambiente in cui vivono e le modalità di coltivazione può condizionare anche la scelta del vaso, ad es. in vasi grandi ed in climi non favorevoli è più probabile un ristagno idrico con conseguente rischio di marciume radicale (si può dire il principale nemico delle plumerie). Per le talee, l’universale consiglio di aspettare alcuni giorni prima di piantarli è cautelativo, non tassativo, e serve al solito per limitare l’introduzione di patogeni nei tessuti freschi, privi di qualsiasi barriera. Infine la costanza della fioritura, anno dopo anno, dipende moltissimo dalla varietà (la Plumeria rubra presenta un’alta variabilità genetica), ne esistono alcune che anche nelle condizioni ottimali di coltivazione, fioriscono a intervalli anche di anni).
Pietro Puccio
Palermo
Zona climatica 9b/10a (USDA)
Temperato subtropicale (Koppen)
Pietro
Palermo
Zona (USDA) 9b
https://www.monaconatureencyclopedia.com/enciclopedia/piante/
Caro Franco,
io di talee di plumerie ne ho fatte un pò e per evitare marciume basale o del colletto, annaffiavo molto poco, più che altro le spruzzavo e se dovevo annaffiarle, lo facevo all’estrema area del vaso, non vicino alla talea.
Comunque è verissimo che vanno fatte seccare, anche se vedi qualche ruga non è preoccupante!
Ciao Lavinia
Ciao Pietro, ci si vede alla Landriana quest’anno??
Ciao a tutti,
personalmente uso vasi piccoli e vedo che si trovano bene. Nell’inverno annaffio pochissimo, se non nulla e quando lo faccio metto l’acqua nel sottovaso che poi logicamente tolgo.
Come concime uso uno inpolvere che acquisto in Francia con queste caratteristiche: 10-40-10
Leggo che alcuni usano fare taleeare le Plumeria in acqua. Che mi dite? Io non l’ho mai fatto e vista la probabilità di marcescenza è una pratica che non mi piace molto, però sembra funzioni bene.
Torino
Zona ( USDA 8a )
Ciao Lavinia,
grazie per la risposta; il messaggio che ho inserito nel forum, era rivolto ad un mio problema con la radicazione delle Plumerie; purtroppo non mi è possibile assicurare sempre una temperatura basale costante, cosa che da quello che ho capito è essenziale per una corretta radiazione delle talee, e per questa mancanza, ho perso alcune varietà a cui tenevo molto (marciume del colletto). Ho letto in alcuni siti internet, che esistono dei “germinatoi”, capaci di evitare questo mio “problema”; c’è qualcuno che sa dove poterli reperire o costruire, (anche per la semina) ovviamente abbastanza grandi per le talee di Plumeria?
USDA 8A
🙂
Franco per evitare marciumi vari, io ho usato la fibra di cocco, che è sterile, almeno quando la compri, ed è più difficilimente soggetta a strani attacchi micotici!!!
Provare per credere!
Ciao 😀
Ciao Lavinia,
grazie per la risposta; toglimi una curiosità, che procedimento usi per le talee di Plumeria? Ho letto che usi fibra di cocco (dove la trovi?)…. Finora ho sempre seguito le istruzioni ed i suggerimenti sentiti da amici e trovati su internet; io uso 2/3 di perlite ed 1/3 di torba, però, come ho già detto ho sempre problemi con marciumi… (http://www.plumeria101.com/cuttings101.html)
USDA 8a 👿
La torba non la userei, il cocco lo compro da un mio amico che ha un negozio a Roma, ma si trova anche via internet.
Per le talee le faccio seccare per 20 giorni almeno dopo il taglio, e poi le interro per 8/10 cm legate a un tutore se la forma lo richiede.
Poi do una bella innaffiata, per rimuovere i residui di ormone radicante in cui avevo immerso la talea ( la bagni un pò e poi la immergi nella polvere orminale).
Fatto ciò la lascio in pace fino a che non è asciutto il substrato, possono passare anche 5/6 giorni.
Insomma l’acqua gliela devi proprio far desiderare come nel deserto, fino a che non vedi che sta bene.
A quel punto puoi assumere un comportamento normale.
Pensa che quelle che ho fatto a giugno scorso hanno le radici che escono da sotto!!!
Spero di averti aiutato!
Lavinia 😀
…alla prossima piantata….!
Ciao Lavinia;
una piccola curiosità, quando prepari il terriccio per le talee di plumeria, usi solo fibra di cocco, oppure aggiungi qualcos’altro (perlite) per alleggerire il composto? Infine, per tenere ferma la talea in superfice, cosa usi? Ghiaia fine, o cosa?
🙂 😀
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