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  • 17 Ottobre 2011 alle 22:58 #2075

    Buongiorno

    La foto di Psychopsis papilio var. lutea, varietà alba (a me sembra più “lutea” ma vabbe’…) di una bellissima orchidea epifita Sudamericana diffusa nell’America Centrale, Meridionale e a Trinidad. Caratteristico l’appiattimento degli ultimi segmenti di stelo che precedono il fiore e che distinguono questa specie dalle altre del genere Psychopsis.
    Questa rara varietà si distingue per la soppressione totale del colore rosso mattone nel fiore che, sovrapponendosi al giallo, dona quella caratteristica e complessa lavorazione tipica della specie base.

    I fiori sono prodotti su lunghissimi steli (circa un metro), assai esili, che oscillano al minimo vento: questo habitus, in natura, deve evidenziare molto il fiore che si staglia nell’aria e si muove oscillando, attirando ancor più l’attenzione dei pronubi. Il fiore non profuma ma, come dice un mio amico, grande appassionato di orchidee “che te ne fai del profumo quando sei così bella?”.

    Purtroppo, come talvolta capita nelle varietà a fiore albino o lutino, almeno nelle orchidee, è molto, molto, molto debole e assai soggetta ad infezioni. La crescita è lenta ed estenuante, almeno nella mia esperienza (le mie piante non si trovano esattamente nelle migliori condizioni di coltivazione possibili).

    Decisamente amante dell’acqua durante la bella stagione, questa orchidea deve essere assoggettata ad un deciso periodo di riposo che corrisponde all’inverno, durante il quale deve essere bagnata molto meno. Marcisce facilmente, motivo per il quale, soprattutto durante l’inverno, deve essere bagnata il mattino: in questo modo le vegetazioni arrivano asciutte alla notte, solitamente più fredda. Le foglie mancano delle classiche macchie sulla pagina inferiore a motivo della soppressione degli antociani presente, ovviamente, anche nei fiori.

    Viene concimata come tutte le altre orchidee.

    Ciao!

    Tasha
    Monza

    Fede76Posts: 644
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      18 Ottobre 2011 alle 7:27 - Views: 592 #19847

      😮

      giulianaPosts: 616
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        18 Ottobre 2011 alle 9:55 - Views: 652 #19848

        Per tutte!
        😮 😮 😮

        Ma Tasha il profumo delle orchidee non è estraibile? Non mi sembra compaia nei componenti dei vari profumi. La mia Laeliocattleya (Sua) in una settimana mi ha profumato tutta la casa 😀
        Saluti
        Giuliana

        NelumboPosts: 255
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          19 Ottobre 2011 alle 12:03 - Views: 901 #19849

          Federico e Giuliana

          anzitutto grazie per la serie di 😮 !

          Giuliana, la pianta è ancora giovane e le temperature di queste due ultime settimane non aiutano molto “a spander profumi” quindi, se Le sembra già molto profumata, vedrà i prossimi anni!

          A proposito di profumi di orchidee, la risposta è ni (no + sì): se, per profumo, si intende l’essenza floreale (la serie di sostanze odorose che emana il fiore), il profumo di alcune orchidee sarebbe anche estraibile attraverso la tecnica dell’enfleurage o con l’esano non fosse che… i fiori costano troppo, spesso profumano solo in certe ore del giorno e la consistenza estremamente complessa, cerosa e ricca di acqua (dall’odore quasi sempre di cetriolo) delle corolle farebbe degradare l’essenza durante le fasi di estrazione o si mischierebbero a questo, alterandolo.

          Se per profumo si intende l’essenza estratta da una qualsiasi parte di una pianta di orchidea, la risposta è sì!
          La vaniglia (oggi ottenuta in gran parte per via sintetica e avvalendosi di sostanze assai tossiche, poi eliminate -formaldeide, permanganato di potassio, forti ossidanti- a partire da lignina, eugenolo e guaiacolo) viene estratta dalle capsule immature di alcune specie del genere Vanilla, principalmente Vanilla planifolia.

          Quest’anno ho provato anche io a ottenere i “baccelli” fermentati e ci sono riuscito: il processo è lungo e un pò macchinoso ma il risultato sono stati dei “baccelli” molto profumati.
          Alcuni individui sono allergici alla Vaniglia naturale e, ancor di più, alla vanillina sintetica.

          Una curiosità: un prodotto originale ottenuto dalle orchidee era la colla, ottenuta dai fusti di Grammathophyllum speciosum, la più pesante e grande tra le orchidee: un vero colosso di vari quintali, dallo sviluppo simile a Arundo donax. Oggi, ovviamente, non si ricava più colla o altro dalle orchidee che, al contrario di quanto si pensi, non hanno mai dimostrato di avere alcun interesse da un punto di vista farmaceutico o cosmetico (le due grandi industrie, insieme a quella del terrore, che mandano avanti il mondo) ma solo scarsamente alimentare, visto il consumo di vaniglia e dei cormi di talune specie, seppur raramente.
          Tutti i vari prodotti -shampoo, creme…- a base di “estratto di orchidea” sono delle bufale: quale orchidea? Estratto di che? Avete idea di quanti anni servano per portare un’orchidea ad una dimensione tale da essere interessante per l’industria cosmetica?

          Insomma, in barba alle pratiche che prevedevano decotti di Ansellia africana per prevenire gravidanze o, al contrario, preparazioni a base di Orchis di varie specie per favorire la fertilità maschile (la teoria della segnatura, insomma…), tutte le orchidee si sono rivelate, farmaceuticamente o cosmeticamente, assolutamente inutili: sono apprezzate solo per la bellezza originalissima dei loro fiori. E per la vaniglia, ovviamente.

          “Posso fare a meno di tutto, tranne che del superfluo” (Oscar Wilde, mica io).

          Buona giornata!

          Tasha
          Monza

          Scritto Da – nelumbo on 19 Ottobre 2011 12:37:47

          giulianaPosts: 616
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            19 Ottobre 2011 alle 19:53 - Views: 651 #19850

            Buonasera Tasha!
            Le Sue risposte sono come le Sue orchidee 😮 😮 😮
            Chiaro che ottenere l’essenza floreale dalle orchidee costa troppo se occorre tanto tempo prima di portarle alla fioritura! Avrei dovuto arrivarci da sola 😳 …..ma imparerò 😀
            Interessante la storia della colla, ci manda le foto della obesissima Grammatophyllum speciosum? Scommetto che Lei da qualche parte la coltiva 😉
            Mi rallegra che le orchidee siano inutili per l’industria ma che siano così belle e particolari 🙂
            Giuliana

            Scritto Da – giuliana on 19 Ottobre 2011 19:57:35

            NelumboPosts: 255
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              20 Ottobre 2011 alle 9:16 - Views: 902 #19851

              Giuliana

              ecco qui:

              http://www.animalsandearth.com/en/search/tags/query/Grammatophyllum%20speciosum#1#images#viewed#

              Purtroppo non la coltivo, ma non per la mia cronica mancanza di spazio, ma perchè non l’ho mai trovata in vendita… 😀

              In compenso ho un paio di varietà di Grammatophyllum scriptum, più piccole.

              Curiosità: la più pesante pianta conosciuta di Grammatophyllum speciosum fu esibita nel 1851 al Palazzo di Cristallo, a Londra: pesava due tonnellate e portava steli fiorali lunghi oltre tre metri, ciascuno dei quali portava circa 80 fiori.

              Saluti

              Tasha
              Monza