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Buongiorno a tutti
Phragmipedium besseae
Piccola orchidea sudamericana di recente scoperta (1981), produce, col tempo, piante molto estese, emettendo stoloni che collocano i nuovi germogli abbastanza lontano dal getto che li ha generati.
Quando fu scoperto, per puro caso, tra l’altro (nonostante il colore vistosissimo, pare che nessuno si fosse accorto di lei fino alla fine del XX secolo, vai a capire…), rilanciò la coltivazione dei Phragmipedium che, per il colore (verde, marroncino, rosa, giallino) e la forma dei loro fiori, erano considerati troppo “sobri”. Cominciò, di fatto, un programma di ibridazione a tappeto per introdurre il colore rosso negli ibridi derivati, in parte riuscito (Phrag. “Jason Fischer”, Phrag. “China Dragon”), in parte (anzi, mi correggo: spesso) dai risultati piuttosto deludenti.
All’epoca, le prime piante della specie pura arrivate in Europa venivano pagate anche 10.000 dollari l’una: ora il costo è sensibilmente sceso .
Successivamente, l’interesse per questo gruppo di orchidee è di nuovo calato, esperienza che, di fatto, non hanno mai vissuto altri gruppi di piante (Pahiopedilum, Cattleya, Phalaenopsis et al.), relegandolo alla coltivazione di qualche sparuto coltivatore. Le stesse pubblicazioni divulgative sulle orchidee a “scarpetta” (Selenipedium, Mexipedium, Paphiopedilum, Phragmipedium, Cypripedium) trattano in maniera molto marginale questo gruppo di piante interessantissime e così generose, che mi hanno sempre stregato con i loro fiori così originali ed esotici.Phragm. besseae viene coltivato in serra intermedia, in posizione luminosa, dove il Sole arriva solo nelle ore più fresche e se la pianta vi è stata avvezzata, mantenendo il substrato sempre fradicio (non umido: proprio fradicio), substrato costituito di bark e sfagno, senza grossi problemi per l’alcalinità dell’acqua. Viene concimato come le altre orchidee (1 gr/l.) procedendo, con regolarità, al lavaggio del substrato, facendo scorrere nel vaso molta acqua, per allontanare i sali che, con l’acqua e le concimazioni, si depositano nel substrato e che configgono con l’attività metabolica delle piante.
Note dolenti: soffre in maniera esasperata il ristagno di aria (ne ho perso una pianta proprio per questo motivo, accidenti) che, soprattutto col caldo, favorisce lo sviluppo di crittogame. Inoltre, tra la prima fioritura e le successive, possono passare alcuni anni.Curiosità: una delle leggende su questa pianta vuole che sia stata scoperta da una tale Mrs. Elizabeth Besse che, durante una gita in Perù, facendo pipì, si fosse appartata dietro un cespuglio e il suo sguardo fosse stato attirato da una miriade di fiorellini rosso corallo che trapuntavano il sottobosco della foresta andina. Un’altra versione, meno simpatica, vuole che questa pianta sia stata scoperta per caso dalla stessa signora, attratta da strani “fiorellini rossi” di cui non conosceva il nome e che porto con sè negli Stati Uniti, sotto forma di exsiccata e piante.
Fede, che ne dici? So che ti piacciono le orchidee!
Desclaimer:
tutte le mie orchidee, quando richiesto dalla legge, vengono regolarmente dichiarate e/o registrate sui registri CITES del venditore. Inoltre sono in possesso dei necessari documenti di cessione.Tasha
MonzaScritto Da – nelumbo il 19 Dicembre 2010alle ore 12:25:59
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