Ma infatti era una battuta: è piuttosto generosa, direi…
Anche io, prima, avevo molte orchidee, poi ho rivisto un po’ la consistenza della “collezione” per far posto alle Plumerie.
A proposito di orchidee, una curiosità di archeologia agronomica: le serre di Villa Litta Visconti Borromeo Arese, quelle nel Parco (ce ne sono diverse), bellissime, inizio Novecento (oggi cadenti ma, pare, destinate al restauro) destinate alla produzione su scala commerciale delle orchidee, sono visibili, dall’esterno, entrando nel parco retrostante la Villa. Centinaia di metri quadri, su due piani, destinati esclusivamente alla coltivazione di orchidee in vaso e per la produzione del reciso, da parte della famiglia Toselli (l’ultima occupante privata della Villa, a partire dagli anni Trenta del Novecento fino al 1970): da molti decenni sono state abbandonate e cadono a pezzi. Sussistono ancora gli impianti di riscaldamento (stufe e condotte): il nome delle stufe di ghisa era “Privileggiata” (con due “g”). Ha corridoi sotterranei che permettevano al personale di muoversi da un ambiente ad una altro, da un piano ad un altro senza mai uscire all’aperto oltre a vasche per la raccolta dell’acqua, troppopieni et al.
Ciao
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